Capitolo 6

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Avete presente quelle mattine in cui quando ancora siete nel letto e avete la sensazione che nella giornata che comincerà non appena la sveglia suonerà qualcosa andrà storto?

Beh io lo so bene, nel mio caso però non solo una cosa mi è andata storta ma tutto! Credo proprio che il Fato abbia deciso di creare una fiction comica su di me per rallegrare le feste che gli dèi fanno sull'Olimpo.

Ma ricapitoliamo le mie sventure, partiamo dal principio.

1)la sveglia per qualche motivo a me non noto ha deciso di non suonare facendomi svegliare in ritardo.

2)i miei capelli tanto per cambiare non hanno una forma, e non ho ancora avuto tempo per rifare la treccia, infatti ho ancora la coda sfatta di ieri sera.

3)sono arrivata tardi a lezione di matematica, ma forse questo va visto come un dono del cielo visto che odio la materia

4) prendendo un thè alle macchinette mi sono venuti addosso e ora sulla mia maglietta bianca c'è una chiazza marroncina proprio sul seno

5)non sono ancora riuscita a mangiare dato che il thè ha fatto una brutta fine e ora il mio stomaco richiede cibo

6)deve arrivarmi il ciclo è ho l'umore piuttosto variabile, una voglia di fare fuori tutti e voglia di cioccolato

La lezione di biologia sembra non passare più, la signora o come si fa chiamare lei, Signorina Jackson, ci sta riempiendo di informazioni riguardanti i gatti ed i felini in generale. Questa vecchia zitella che abita con cinque gatti come mai non è ancora in pensione? Sputa mentre parla e rischia di perdere la dentiera ogni tre per due, credo sia del paleolitico quindi potrebbe darci informazioni maggiormente dettagliate rispetto alle pitturi rupestri, agli usi e costumi di quel periodo quindi perché è ancora qui a spiegare o per meglio dire torturare noi poveri studenti? Potrebbe essere molto più utile alla comunità scientifica se ci spiegasse come si viveva 10 mila anni fa!

Finalmente la Jackson smette di parlare e miracolosamente la campanella suona, subito schizzo in piedi e mi stringo un libro al petto per mascherare la chiazza sulla maglietta.

Mentre sto correndo per i corridoi per andare a lasciare i libri che non mi serviranno più per questa mattina, improvvisamente però vedo spuntare una testa mora e non riesco a fermarmi in tempo che vado a sbattere contro di lei, o per meglio dire la travolgo visto che si tratta di una ragazza più bassa di me.

"Oddio scusami, è che sono leggermente di fretta e non so proprio dove io abbia lasciato la testa" mi scuso allungando una mano per aiutarla ad alzarsi.

"Tranquilla ormai ci ho fatto l'abitudine, pensa che poco tempo fa un ragazzo mi è venuto addosso, sarà stato alto due metri e leggermente goffo" spiega sorridendo e io forse ho capito di chi si tratta, "Era per caso biondo, con gli occhi azzurri e un piercing al labbro?" chiedo per confermare la mia teoria "Si è proprio lui! Non è che è venuto addosso anche a te?" chiede quasi preoccupata per me, "No è un mio amico, gli faccio ripetizioni" o almeno ci provo aggiunge il mio subconscio mentre le sorrido rassicurandola che il gigante Luke Hemmings non abbia travolto anche me.

"Di cosa, biologia?" chiede indicando il libro che tengo stretto al petto come se da quello dipendesse la mia vita, ma non è così.

"No ti prego, la biologia non la reggo. Lo aiuto con storia, tu invece sogni di fare la scrittrice non è così?" chiedo indicando il suo volume di scrittura creativa e la sua copia di Orgoglio e Pregiudizio.

"Scoperta, già voglio intraprendere quel viaggio contorto della scrittura" spiega sorridendo.

"Beh per farmi perdonare se vuoi posso offrirti qualcosa al bar qui di fronte, comunque io sono Avril" mi presento offrendole anche la possibilità di farmi perdonare per questo inconveniente.

Half Aussie||5 Seconds Of SummerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora