Capitolo 34

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Cammino a passo spedito dentro questa grande città in miniatura che è l'aereoporto Kingsford Smith.
Dietro di me ci sono Max, Luke, Ashton, Calum e Micheal.
Incredibile come cinque ragazzi molto più alti di me non riescano a stare al mio passo, hanno pure le gambe più lunghe delle mie!

"Ehy Half Aussie rallenta un po'" mi richiama dolcemente Ashton, afferrandomi poi per mano.
"Devi sapere che il buon piccolo Luke non ha mai visto la zona dell'aereoporto dedicata ai voli internazionali, già è spaesato di suo ora è anche curioso" mi spiega il riccio ma a me viene un dubbio.
"Ma non è uguale a tutto il resto dell'aeroporto?"chiedo insicura ad Ashton, insomma ci sono stata un po' di volte in questo luogo e mi è sembrato sempre sostanzialmente uguale.
"Lo so, ed infatti è così. Stiamo parlando di Luke però, che tra parentesi sta andando ad importunare quella coppia seduta vicino alla macchina automatica" ridacchia Ash seguito poi da me.
"Andiamo a recuperarlo" borbotto tra una risata e l'altra tirando con me il riccio che cerca in ogni modo di placare la sua risata.

"Davvero dovete andare a Città del Messico? Dicono che sia molto bella da visitare, e poi il cibo messicano è fantastico, forse solo un po' pesante da digerire.
Sapete c'è il mio amico Michael che ogni volta..." e come per magia la bocca di Luke viene tappata dall'intervento fulmineo di Calum che gli ficca una merendina in gola.

Brutale ma efficace.

"Chiedo scusa, davvero. È solo che il nostro amico è leggermente particolare, spero che non vi abbia dato troppo fastidio" chiedo scusa sentendomi in colpa, insomma Luke potrebbe pure frenarsi un po'.
"Tranquilla tesoro, non ti preoccupare.
Beh Luke stacci bene" lo saluta sorridendo la ragazza mentre il ragazzo accanto a lei si limita a fare un cenno con la testa.
"Arrivederci Kate e buon viaggio John" saluta tutto allegro il biondo dopo aver ingoiato l'intera merendina in un sol boccone.

"Luke dammi la mano" ordina Calum ed il biondo annuisce, allegro come una pasqua.
"Calum guarda ci sono dei palloncini!" esclama la giraffa e sentiamo il moro pronunciare una lunga serie di insulti a mezza voce.

...•••...•••...

"Mi sto annoiando" borbotta Luke alzandosi dalla sedia sulla quale era seduto, per poi venire verso di me.
"Half Aussie mi racconti una storia?"domanda il biondo come se fosse un bambino ed io mi ritrovo a sorridere.
"Lukey tra poco dovrebbe atterrare il volo, stai tranquillo. Perché non vai a farti un giro? Oppure chiama Angel" suggerisco al biondo ma anche gli altri compagni di avventura mi incitano per raccontare una storia.

"Max vuoi riascoltare qualche storia in particolare?" domando a mio cugino che conosce molti degli aneddoti che sono andata a cercare nel corso degli anni.
"Non saprei, fai tu Avril" sorride ed io cerco di ripescare tra i ricordi qualcosa di interessante.

"Come ben sapere la storia greca non è proprio la mia preferita, adoro molto di più quella romana.
Nonostante ciò esiste un particolare che mi ha sempre affascinato.
La Grecia fu sempre divisa in Polis quasi sempre in conflitto tra di loro, l'esempio tipico sono Atene e Sparta.

Atene città dedita alla cultura, alla filosofia, al teatro e alla democrazia.
Sparta invece la città guerriera per eccellenza.

Entrambe le città pensavano che le altre sbagliassero a fare ciò che facevano.
I cittadini di Atene non apprezzavano lo stile di vita degli Spartani e viceversa.

Con l'arrivo dei Persiani guidati da Serse I però tutte le città della Grecia si trovarono costrette a collaborare.
La prima invasione persiana era stata respinta grazie alla vittoria degli ateniesi nella piana di Maratona nel 490 a.C.
Nel 480 a.C però i greci si ritrovarono costretti a dover affrontare nuovamente questo popolo.

Una delle battaglie che hanno più lasciato il segno nella cultura di massa è la Battaglia delle Termopili del 480 a.C.
Un gruppo di spartani guidati dal loro generale Leonida affrontò l'esercito persiano per permettere al resto dell'esercito greco di rafforzarsi e preparare un piano d'azione per sconfiggere il nemico.

Circa 1000 uomini contro un esercito dieci volte più grande.

Un'impresa titanica che ha dimostrato quanto lo spirito guerriero di un popolo possa proteggere il resto di un'esercito.

Chissà se i Greci sarebbero riusciti a sconfiggere ancora una volta i Persiani se questi non avessero trovato un piccolo intoppo alle Termipili.

Il desiderio di voler mantenere la loro terra libera, è riuscita a mettere d'accordo così tante polis che in comune avevano poco.
Atene,Sparta, Tebe, Corinto, Delo...l'elenco potrebbe essere infinito"

"Quando si dice che l'unione fa la forza" mi precede Ashton ed io annuisco.

"Grazie Half Aussie" mi sorride Luke, appoggiando la sua testa sulla mia spalla ed io sorrido di rimando.
"Per cosa Luke?" chiedo al biondo che nel frattempo ha chiuso gli occhi.
"Per avermi fatto rivalutare la storia" .

E se per qualcuno questo è una semplice frase, per me è la cosa più bella che qualcuno possa dirmi.

"Grazie a te, a Michael, a Calum ed a Ashton di ascoltarmi" sussurro quasi a me stessa ma il biondino mi sente e propone un mega abbraccio di gruppo a cui nessuno vuole rinunciare.

A interrompere questo nostro momento di pura dolcezza è una voce che conosco molto bene.

"Avril Smith mi hai sostituito?"

Scatto subito in piedi e corro tra le braccia della mia migliore amica.
Erano mesi che non vedevamo, solo qualche messaggio.
Le nove ore di fuso orario ci hanno causato un po' di problemi di comunicazione.

"Elettra mi sei mancata" sussurro tra i suoi capelli.
Mi era mancato il suo profumo di camomilla.
I suoi lunghi capelli ramati.
Qualcuno con cui parlare in italiano ed essere capita.

"Lo sai vero che dovrai aiutarmi a comunicare perché l'accento australiano non lo capisco bene" esclama alzando lo sguardo verso i ragazzi che mi aspettano in fila indiana.
Ma che fine hanno fatto i miei amici casinisti?

Quando sto per iniziare le presentazioni generali un'altra voce mi fa girare di scatto.
Mio fratello Tyler corre come un disperato ed io gli corro incontro.

"Avril mi sei mancata un sacco" biascica Tyler stritolandomi in un'abbraccio spacca ossa.
"Mi sei mancato anche tu Ty" sussurro con un filo di voce.

Ehy eccomi ancora qui.
Ieri ho pubblicato il prologo di una nuova storia chiamata "Quelli del Black Angel" ed è su Michael amoredellamiavita Clifford, e mi farebbe piacere se vorreste passare a leggerla
Tornando a questa storia, capitolo un po' così ma sono appena atterrati Elettra e Tyler, tenetevi pronti per qualunque cosa.

Half Aussie||5 Seconds Of SummerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora