Half Aussie||5 Seconds Of Summer

Capitolo 31

Michael

"Credete che Avril riuscirà a tirare su Luke misscrisiormonalidaciclo  Hemmings?" domanda Ashton facendomi ridacchiare.
"Lo spero vivamente se non tocca a te Ash" gli ricorda il moro seduto al mio fianco ed il riccio sbuffa contrariato.
"Tranquilli ragazzi che la nostra Half Aussie farà un miracolo. Sapete che è molto brava con le parole e poi Luke adora sentirla parlare di storia" incoraggio i miei amici prima di riempirmi la bocca con i pop corn.

" A te invece piace baciare la nostra piccola mezza australiana eh Clifford" ribatte Ashton e per poco non mi strozzo.
"Già Gordon parlaci un po' di questa cosa" gli dà corda Calum incrociando poi le braccia al petto ed assumendo un'espressione seria.

Ecco potrei essermi dimenticato di raccontare questo piccolo particolare ai miei amici. Forse il mio cattivo umore, durato fino a un'ora fa, avrà fatto intuire loro che qualcosa mi è successa ma sincerante speravo che non lo scoprissero.

"Cosa volete sapere" chiedo buttando la testa indietro e chiudendo gli occhi.
"Intanto perché lo hai fatto. Poi se per caso provi qualcosa per lei" risponde Ashton puntando il suo sguardo su di me.

"Vorrei tanto risponderti ma non mi capisco. Devo riuscire a trovare un sacco di risposte a domande che mi fanno anche paura.
Vorrei tanto parlarle ma in questi giorni non ha risposto ai miei messaggi, ha rifiutato le mie chiamate.
Forse ha solo bisogno dei suoi spazi, forse non vuole più vedermi, forse..."

Vengo bruscamente interrotto dalla manona di Ashton che si posa, non molto, delicatamente sulla mia spalla.
"Ascoltami bene cretino di primo ordine.
Tu ora esci in giardino con lei. Vi parlate e cercate di porre fine a questa situazione che per i miei gusti va avanti anche fa fin troppo tempo" asserisce il riccio mentre Calum annuisce vigorosamente.
"Veramente sono passati tre giorni scarsi" provo a controbattere ma vengo subito ripreso da Calum.

"Michael ascoltami bene. Come ben sai abito accanto a casa sua e sebbene gli allenamenti mi tengano fuori casa per molto tempo durante la giornata sono un bravo osservatore e poi mia sorella Mali Koa mi aggiorna in continuazione su tutto ciò che accade nel vicinato.
Avril è tornata dai suoi zii e non ha mai lasciato la sua stanza, se non per andare in bagno.
Sua zia dice di averla sentita piangere molto e si è preoccupata.
Appena scendono quei due, tu alzi il tuo bel culetto pallido ed andrai a parlarle.
Accidenti siete Avril e Michael, dovete risolvere. Se non fate pace voi nessuna amicizia ha forza per esistere!"

Come unica risposta, il moro riceve da parte mia un sonoro sbuffo di frustrazione.
Sembra tutto così facile a parole, eppure nella pratica è più complicato.

Seguono minuti interminabili di silenzio.
Dal piano superiore si sente Avril parlare ma non riesco a capire che cosa stia dicendo.
Vorrei che fosse tutto diverso, che io non abbia una totale confusione nella mia mente.

I miei pensieri sono talmente intricati da somigliare ad una delle matasse di lana che mia nonna usa per prepararmi quegli orribili maglioni natalizi.
Seriamente il fatto che in Australia il Natale arrivi in estate non le impedisce di preparare quegli orripilanti maglioni, e la cosa peggiore è che ci costringe ad indossarli.

Ancora perso nei meandri della mia mente non mi rendo conto dell'arrivo del biondo insieme ad Avril.

Luke sembra più tranquillo di prima e vorrei tanto sapere che cosa la rossa tinta gli ha raccontato, lei invece sembra malinconica e forse anche un po' preoccupata.

"Luke ti va di andare un po' in giardino? Possiamo fare quattro tiri col nuovo canestro di tuo fratello" chiede Ashton ed in questo preciso istante vorrei strozzarlo con la bandana che tanto si diverte ad annodare tra i suoi ricci dotati di vita propria.
La giraffa che ho per migliore amico decide di dare retta a quei due squinternati e tutti e tre escono dal salotto di casa Hemmings tranquillamente, come se nulla fosse.