Capitolo 30

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Chiedo scusa a tutte le ragazze della lane di Luke per la foto crea-inondazioni.

Credo di essere entrata in casa Hemmings solo un paio di volte volta. Giusto il tempo di accompagnare Luke a prendere un paio di cose e basta, e poi la famosa sera in cui si siamo infilati tutti e quattro dentro la vasca da bagno.
Conosco di vista la signora Hemmings poiché insegna nella scuola che frequentiamo, ma nulla di più, ma non ho mai visto il padre di Luke.
Credo sia quindi comprensibile il mio timore ed il mio essere restia ad entrare.

"Muoviti Avril, vorrei tornare a casa dal mio ragazzo" esclama Max cercando di farmi schiodare dal sedile della sua macchina.
"Devi andare a casa di uno dei tuoi migliori amici, mica devi sposarti! Quello sono io!" sbotta alzando le mani al cielo esasperato.
"Va bene, va bene ora me ne vado" borbotto prendendo tutto il coraggio che possiedo.

Che sarà mai? Devo andare a calmare un Luke Robert Hemmings in preda a chissà quale crisi esistenziale.
Devo ricordarmi di fare testamento, non credo di riuscire a sopravvivere.
Speriamo solo che non ci siano i suoi genitori, ho seri problemi a rapportarmi con gli adulti che non conosco.

Per una buona volta la sorte ha giocato a mio favore, più o meno almeno.
La casa di Luke è completamente vuota, fatta eccezione per Calum, Ashton e Michael spiaggiati nel salotto.

"Ragazzi ma dove diavolo è Luke?" domando non appena arrivo nel salotto.
"Credo che al momento sia chiuso in camera sua a fare non so bene cosa" mi risponde Ashton afferrando una manciata di pop corn da una ciotola che stanno condividendo.
"Quindi voi vi guardate un film e scaricate a me il lavoro?" chiedo inarcando un sopracciglio leggermente arrabbiata.
"Io ci ho provato fino ad ora!" si difende Calum massaggiandosi le tempie, "Ora però tocca a te. Vai su, raccontagli qualcosa e fallo rinsavire!" mi ordina il moro puntando i suoi occhi nei miei.

"Ma che cosa dovrei dirgli! Non so nemmeno perché stia avendo una crisi esistenziale!" esclamo mentre comincio a salire le scale per raggiungere il biondo.

Provo subito ad andare nel bagno del piano superiore e la porta semi chiusa mi fa intravedere un ciuffo color del grano che mi fa sorridere.

"Ehy Luke, posso entrare?" domando gentilmente infilando la testa nello spiraglio tra la porta ed il muro.

"Sembri Maria Antonietta sulla ghigliottina" biascica il ragazzo prima di soffiare il naso ed asciugarsi le lacrime.

Scoppio a ridere non appena il biondo parla e subito mi viene in mente che cosa potrei raccontargli.

Vado a sedermi accanto al mio amico e poggio la testa sulla sua spalla.

"Sai che Maria Teresa D'Austria, madre di Maria Antonietta, aveva avuto 16 figli?" domando pur sapendo che la risposta sarà negativa ed infatti Luke scuote la testa.

"Quasi tutti divennero grandi ma alcuni di loro morirono in giovane età.
Lei fu una madre molto amorevole con i suoi figli ma ebbe anche lei delle preferenze tra di loro.
E' vero che una madre non dovrebbe fare preferenze ma credo che sia normale, siamo umani e possiamo sbagliare.
Una delle sue figlie preferite era Maria Cristina, nata a Vienna il 13 Maggio del 1742.
Amava molto il disegno infatti ci sono pervenuti dei suoi autoritratti e sue rappresentazioni di scene di vita quotidiana a corte della sua famiglia.
Visto che Maria Teresa adorava particolarmente la figlia decise che ella poteva sposare chi amava veramente, nonostante il padre non accettasse questa decisione. Lui però morì prima rispetto a quando poi Maria Cristina sposò effettivamente qualcuno di diverso rispetto al pretendente scelto da parte paterna.
Così nel 1766 convolò a nozze con Alberto di Sassonia-Tescher.
La coppia ebbe una sola figlia, chiamata Maria Teresa che morì il giorno stesso della nascita. Successivamente decisero di adottare il nipote Carlo, figlio dell'imperatore Leopoldo II, che essendo il terzo genito sarebbe stato indirizzato alla vita ecclesiastica.

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