Eyanel [SOSPESO]

5.Il primo sorriso

Eyanel si svegliò scombussolata, si sentiva a pezzi, non capiva dove si trovava. Dopo qualche minuto, beandosi di quella sensazione di fluttuare aprì gli occhi: era dentro una specie di capsula piena di un liquido verde, con dei tubi che si collegavano alle sue braccia, non capiva come era possibile che potesse respirare.

-Finalmente sei sveglia piccola creatura inutile- era Satana.

Era appena entrato nella stanza e non fu sorpreso di trovarla sveglia, infondo erano passate solamente due settimane da quel tragico incidente. Si avvicinò a quella capsula premendo un pulsante collocato sulla pulsantiera poco distante da dove si trovava Eyanel. Premuto quel pulsante la capsula si svuotò facendo cadere Eyanel a terra con i tubi che si ritrassero, era frastornata. Satana era visibilmente scocciato. Dietro di lui c'erano i due fratelli e con tono secco ordinò che se ne prendessero cura loro. Impartendo l'ordine Satana girò i zoccoli e se ne andò.

-Io non bado alla mocciosa, occupatene tu fratello-

-Con molto piacere fratello- Sayak era entusiasta.

Il fratello lo guardò disgustato non capendo come poteva essere così felice di quella notizia. Si girò uscendo dalla porta.

Eyanel osservava quel'angelo, non sapeva se essere spaventata o no, ma dentro di lei qualcosa le suggeriva che era suo amico, l'aveva aiutata già una volta, lo ricordava, per lei era trascorso molto tempo, Sayak lo ricordava molto bene.

-Hey piccina, buongiorno... hai preso proprio una bella ferita... mi presento, mi chiamo Sayak... per gli amici Sasu- disse lui sorridendo e chinandosi prendendola in braccio, era davvero piccola e calda... la voleva stringere a se e proteggerla, ma non poteva, non li e non ora.

Eyanel si strinse a lui, finalmente un contatto, le lacrime sgorgarono.

-Oh, piccina, su, non fare così, andiamo, mangiamo qualcosa e giochiamo un po' va bene?- sorrideva avviandosi fuori da quel laboratorio.

Le preparò un biberon con del latte che lei bevve avidamente per poi decidere di portarla al suo branco. I lupi l'avrebbero accolta come una di famiglia, e sopratutto avrebbero avvertito la purezza della sua anima, cosa che lui aveva notato dal primo momento. La vestì in modo che non prendesse freddo per poi, tenendola in braccio teletrasportandosi nella foresta, era fitta e la luce filtrava a malapena. Eyanel si guardava in giro non capendo dove fosse.

-Perché l'hai portata qui?- parlò una voce molto profonda proveniente da dietro dei rovi.

-Alpha, questa è Eyanel, la figlia di Supremo e Satana, volevo portartela e...-

-Anima molto candida e rara... - la creatura uscì dal suo nascondiglio. Era un lupo alto circa due metri, con un manto di color terra, da cui si vedevano piccoli ciuffi bianchi, era vecchio.

-Meglio portarla dai cuccioli, si divertirà, almeno per poco- disse lui, i lupi come lui avevano il dono della veggenza, ma avevano anche divieto di dire cosa sapevano e cosa vedevano, ma indirettamente potevano aiutare, sapeva cosa Eyanel avrebbe passato in futuro, e stare con dei cuccioli come lei l'avrebbe rallegrata, forse.

Sayak seguì l' Alpha e arrivarono al loro villaggio, li correvano un sacco di cuccioli di ogni razza, Eyanel appena gli vide volle scendere e giocare con loro.

-Non le faranno del male figliuolo, la accetteranno come una di famiglia-

-Anche tu Alpha?- chiese lui dubbioso

-La piccola ha potenziale e gran cuore, ma dipenderà tutto da lei. Vieni, andiamo a parlare- disse il vecchio lupo molto seriamente, Sayak sospirò e lo seguì non prima di aver messo a terra la piccola.

Eyanel si divertì un mondo con i cuccioli, appena Sayak l'aveva messa giù molti cuccioli le si avvicinarono e l'annusarono. Lui provò ad accarezzarli e loro si lasciarono coccolare da lei, dopo un'oretta lei si trasformò in una cucciola di lupa, giocando e mescolandosi con loro, rideva e scherzava, era la prima volta per lei, si sentiva felice come non mai prima d'ora, per poi addormentarsi insieme a loro verso sera. Non volendo era entrata nel loro branco, era diventata la sua famiglia.