7.Sentimenti incompresi

787 60 4
                                    

Cosa gli stava succedendo? Non capiva, lui era stato creato per tenere sotto controllo il fiume dei morti, dove traghettava le anime nell'inferno più buio per le creature di quel mondo. Non dovrebbe provare emozioni, ma quando l'aveva vista attraverso l'incantesimo... si era sciolto, provava un sentimento tanto dolce quanto unico. Aveva il desiderio di proteggerla e stare accanto. Tornò nella sua dimensione, un lungo fiume scorreva, ma non era semplice acqua, se si guardava bene si vedevano delle anime, tutte cambiavano colore, chi era trasparente, e chi emanava un colore sgargiante, e così via. Lui era comparso al centro di questo fiume, dove prendeva vita un enorme albero scarlatto, con foglie dorate, unico luogo dove poteva riposarsi per un breve lasso di tempo, non sembrava ma anche la sua padrona aveva un cuore.

-Mi vuoi seguire ancora a lungo?- chiese Acheronte seccato.

-Finché non farai la tua mossa- ghignò.

-Oh, io non farò nessuna mossa, ho solo un paio di compiti di sbrigare, mentre tu e tuo fratello siete ancora sotto il suo comando? Siete proprio caduti in basso-

-Non è semplice conquistare la fiducia di quella puttana, però è molto semplice portarla a letto. Sai, dopo un po' inizia ad addolcirsi e ascoltarti- rise al solo pensiero.

-Buon per te, ma non capisco cosa tu voglia da me- chiese lui visibilmente seccato, scrollando le spalle.

-Il tuo aiuto, voglio prendere il suo posto, voglio solo una cosa: il potere-

-Io non mi intrometto in queste cose, ho un'unica padrona, e sono fedele solo a lei. Ora vattene, prima che io perda la pazienza-

Acheronte aveva fatto apparire un remo molto semplice, quasi umano. Alle radici dell'albero era comparsa una barca nera, semplice, senza nessun ornamento o addobbo, scese con passo felpato e riprese il suo infinito lavoro.

-Dannato, farò tutto da solo- L'uomo sputò in acqua per poi scomparire. Non sarebbe tornato da Supremo.

Fato osservava dal suo incantesimo Eyanel.

-Oh, la piccina sta prendendo possesso dei suoi poteri- ridacchiò vedendola giocare, era proprio dolce.

Osservò Sayak.

-Sasu eh...-

Aveva sbirciato nel futuro, e sapeva che loro due sarebbero stati davvero felici, cosa che lui non poteva essere insieme a lei. Sospirò e chiuse quel portale, stava per fare una pazzia. No, avrebbe aspettato. Almeno un poco, non voleva rischiare, non di nuovo. Sconsolato ritornò a lavoro.

-Non credi che ci stia andando troppo pesante?- chiese Supremo sbadigliando.

-Per quel mostro è davvero poco, merita molto di peggio- disse Satana accarezzandole la schiena. Era disteso accanto a lei a letto.

-Ricordati che non sei solo tu che vuoi divertirti con lei-

-E tu ricordati che i nostra regni sono comunque in guerra-

-E allora? Credi che mi importi di quei imbecilli?- ride, la sua risata si propagò per tutto il castello.

-No, mia signora- Satana sorrise e la fece sua.

Eyanel si svegliò sorridendo-

-Buongiorno principessa mia- Sayak sorrise prendendola in braccio, Eyanel rise appena cercando con le braccia di abbracciarlo. Lui la strinse a se e si diresse in cucina a prepararle qualcosa da mangiare.

-Allora tesorino mio, oggi ti mostro altre creature che ti piaceranno va bene?- chiese mentre le dava da mangiare la pappa, ormai era cresciuta per bere il biberon. Lei tra un boccone e l'altro annuì, era davvero entusiasta di passare del tempo con Sasu.

Dopo che Sayak le diede da mangiare la portò nella sua camera dove la vestì.

-Oggi principessa andiamo volando, hai delle belle ali ma è meglio saperle usare- sorrise.

Eyanel era preoccupata, ma si fidava di lui. Finito di vestirla la portò sul balcone, era ora di imparare a volare.

Eyanel [SOSPESO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora