Acheronte si inginocchiò, stava sudando freddo. La sua padrona, la vera madre di Eyanel era davanti a lui. Era raro vederla, praticamente era la seconda volta che la vedeva in tuta la sua vita.
-Mia signo...- disse.
-Silenzio Acheronte- lo zittì la donna.
-Mi sembra che il tuo compito fosse quello di controllare mia figlia. Invece tu, TU, non mi aspettavo questo tradimento nei miei confronti... e pensare che ti ho creato io. Tu invece mi ripaghi cercando di uccidere mia figlia- la donna aveva la voce affranta, ma anche molto arrabbiata.
-Ma io...-di nuovo Acheronte fu interrotto.
-Osi anche rispondermi?- chiese la donna furente.
-Meriti punizione esemplare- la figura d'ombra volò fino ad arrivare a un palmo di distanza da lui.
-Acheronte, traghettatore delle anime che hanno lasciato il proprio corpo, cavaliere reale e guardiano di questo regno, da oggi ti condanno ad essere maledetto. Non avrai più sentimenti, non potrai avere nessun tipo di affetto, non protrai più avere contatto con nessun essere al di fuori di questo regno. I tuoi figli saranno i tuoi allievi e non avrai più nessun diritto di vedere Eyanel, almeno che non te lo chieda io esplicitamente. I tuoi sentimenti saranno custoditi da Satana- finì di dirlo e Acheronte era sbiancato.
-Non può farlo!- rispose Acheronte quasi incredulo.
-Ma davvero?- chiese la donna quasi a mo di sfida.
Con quella domanda una mano d'ombra penetrò dentro il petto del traghettatore come se stesse cercando qualcosa, per poi pochi minuti dopo tirare fuori una sfera che sembrava quasi una biglia che cambiava colore quasi ogni secondo. Quella piccolissima sfera racchiudeva i sentimenti di Acheronte che la donna posò tra le mani di Satana.
-Satana, Eyanel ora è nel palazzo, credo che Supremo se ne prenderà cura-
-Come desideri- disse Satana ghignando e assorbendo dentro di sé quella sfera.
Acheronte era crollato sulla sua barca pallido, quasi senza vita, per poi pochi minuti dopo alzarsi in modo freddo, impassibile, sembrava quasi un androide, mentre il suo anello era diventato gelido.
Se prima serviva per sentire i sentimenti di Eyanel e viceversa, ora era semplicemente un semplice anello.
-Puoi riprendere il tuo lavoro- disse la donna l'ombra sparendo.
Satana osservò la scena ghignando.
-Credevi davvero che avresti vinto? Beh ti sbagli. Buon lavoro Acheronte- disse il re degli inferi sparendo con una risata beffarda.
Acheronte continuava ad osservare in giro per poi andare a prendere i suoi figli e svegliarli in malo modo.
-Papà io ho ancora sonno- disse Malif mentre Flaim si rannicchiò dove prima dormiva la madre.
-Non chiamarmi così. Sono Acheronte, traghettatore di anime. forza, alzatevi. Ormai è ora che inizi il vostro addestramento-.
Eyanel si svegliò non capendo dove fosse, anche se era un luogo famigliare. Aveva la sensazione di aver dormito molto, troppo.
-Finalmente ti sei svegliata- disse una voce molto famigliare per Eyanel.
Lei si sedé e vide Farel che era seduto sulla poltrona che si trovava ai piedi del letto in cui lei si trovava. Eyanel impallidì, era da tanto che non lo vedeva ma ricordava ancora tutto quello che le aveva fatto e non erano cose belle. Il ragazzo stava indossando una camicia nera e dei pantaloni del medesimo colore, mentre dietro di lui si stagliavano le sue ali bianche candide che andavano in contrasto sia con il suo abbigliamento che con il colore dei suoi capelli e occhi.
Eyanel notò di avere un anello alla mano destra, sull'anulare. Era freddo e sopratutto non ricordava perché lo indossava, anche se era molto bello. Ma da dove veniva? Non lo ricordava.
Farel si alzò e si sedé accanto alla ragazza che lo guardava spaventata.
-Che c'è? Credi che ti farò del male?- chiese il ragazzo beffardo mentre si portava indietro i suoi capelli blu elettrico in modo molto sensuale mentre la osservava con i suoi occhi verde smeraldo.
-C-cosa ti serve?- chiese Eyanel insicura.
-Mi servi tu, non riesco a soddisfare le mie voglie, forse tu ci riuscirai- sorrise beffardo iniziando a togliersi la camicia che aveva addosso e avvicinandosi a lei.
Eyanel era spaventata, era paralizzata.
-Ma che brava, non scappi, mi piaci quando fa così- disse ghignando e prendendole i polsi, portandola sopra si sé.
Era ancora seduto con Eyanel il braccio e iniziò a mordicchiarle il collo, mentre con una mano le stava tenendo fermi i polsi e con l'altra la bloccava se avesse fatto qualcosa di sbagliato.
Si distese portando la ragazza con sé e facendola sua.
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Eyanel [SOSPESO]
Fantasy~Primo libro della duologia~ Eyanel, una bambina affidata a Satana e la sua amante Supremo, regnati di due regni contrapposti da migliaia di anni: quello dei demoni e degli angeli che combattono. Ma non tutti sanno chi è veramente, tutti credono che...