11.Passato che ritorna

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"Ci sono quasi, non mi ricordavo che fosse così lontano" pensava Sayak, stava camminando ormai da ore.

Sapeva perfettamente quella strada labirintica, molti pensavano che quella foresta fosse un posto isolato e abbandonato, ma in realtà nascondeva uno dei più grandi villaggi dei draghi, ma non draghi qualunque, ma i padroni del cielo.

Pochi sapevano che i draghi si differenziavano in sette razze, e ogni razza governava un elemento. Sayak si stava dirigendo dalla razza più nobile: quella del cielo, che risiedeva in quella foresta, chiamata proibita, molti non ne sapevano il motivo, Sayak lo sapeva molto bene e solo il pensiero lo fece rabbrividire.

Dopo un paio di ore arrivò finalmente in una radura mastodontica, migliaia di draghi si trovavano li, tutti di un colore bianco con delle sfumature che cambiavano da drago a drago, in mezzo a quei draghi mastodontici correvano all'impazzata piccoli draghi, che per il suo aspetto tanto piccoli non erano, infatti erano alti quanto lui. La sua altezza era paragonabile a un portale, infondo sia demoni che angeli erano alti all'incirca due metri superandoli anche abbondantemente, era la norma.

-Cosa ci fai qui puttana? E perché quel aspetto maschile?- tuonò una voce molto carica d'odio.

La voce proveniva da un drago bianco con sfumature di un azzurro cielo, i suoi occhi erano di un azzurro ghiaccio, proprio come quelli di Sayak, era una figura gigantesca, forse il più grande di tutti i draghi presenti.

-Padre- disse Sayak un po' titubante, lo odiava.

-Non mi hai risposto, perché sei un uomo- disse lui guardandolo come se fosse un insetto.

-L'ho fatto per volere di mio fratello, padre-

-Ah si, tuo fratello... quell'essere che ha ucciso tua madre per gioco, non capisco come tu faccia a stare ancora con lui e ubbidirgli. Ah già, tu sei la puttana della famiglia. Per questo non ti darò mai la mia corona- disse lui ghignando, gli altri draghi ascoltavano, ma non reagivano, erano indifferenti.

Sayak si stava trattenendo le lacrime.

-Si padre...-

-Ora ritorna al tuo aspetto, vieni con me, mi sei mancata-

Sayak sospirò e ritornò al suo aspetto da donna, era alta con un seno prosperoso, non cambiò molto, i capelli erano già lunghi, cambiò solo la fisionomia del corpo. Suo padre si avviò verso il posto del campo designato a lui, essendo il capo di quel gruppo di draghi aveva il privilegio di avere il proprio posto isolato dagli altri. Nell'esatto momento in cui Sayak entrò lui prese l'aspetto di un angelo, con l'unica differenza di avere delle corna e una coda da drago.

-Figlia mia, sai cosa fare- disse con voce dolce, troppo dolce.

Sayak annuì e iniziò a spogliarsi, per poi inginocchiarsi davanti a suo padre che sorrise soddisfatto osservando come sua figlia giocava con lui, fino a possederla.

Eyanel [SOSPESO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora