La porta si spalancò mentre Eyanel a quelle parole del padre era sbiancata. Non si aspettava minimamente che lo avrebbe detto e poi... che cos'era una matrimonio? Nessuno le aveva mai spiegato nulla.
-Mio signore dobbiamo preparare lei?- chiese una donna.
Era una demone ordinaria, capelli bianchi e occhi neri, pelle scura con alcune parti squamate, ali come quelle di Satana. Una vera demone, rimasta sorpresa nel vedere Eyanel. Nessuno le aveva detto di chi era il matrimonio, e non si aspettava di certo una... neonata. Sapeva che era comunque inutile inveire, sopratutto con Satana che poteva farle tutto.
-Si lei. Dovete preparare mia figlia in modo impeccabile. Tornerò tra due ore, la cerimonia si tiene tra quattro ore- disse Satana girando i tacchi e andandosene.
"Al tramonto quindi" le demone pensò nella sua mente sospirando e facendo due calcoli veloci. Solo i vampiri si sposavano al tramonto, o forse Satana voleva cambiare un po' le tradizioni. Scrollò le spalle e guardò la figlia di Satana. Non sapeva che aveva avuto una figlia, ma da chi? Aveva così tante amanti, come anche lei infondo.
-Andiamo- disse la demone riferita ad Eyanel.
La irritava il fatto che doveva preparare una neonata. Era come se Satana la stesse prendendo il giro, e in più sembrava quasi come se volesse mandare all'aria tutte le tradizioni create in quei millenni. Eyanel seguì la demone titubante entrando con lei nella stanza piena di abiti da sposa e prodotti per la pelle, capelli e altro ancora.
-Resta in piedi. Devo prenderti le misure e creare un abito- disse la demone seccata.
Eyanel notò che nella stanza c'erano altre due ragazze simili alla demone che aveva parlato, entrambe sbalordite nel vederla in quella stanza. Appena le due videro l'espressione della donna che stava prendendo un metro capirono tutto, era lei la futura sposa. Comico perfino a pensarlo.
La demone le si avvicinò.
-Braccia aperte-
La bambina fece quello che le diceva la donna.
-M-mi scusi...- chiese Eyanel titubante.
-Ma che cos' è un matrimonio?-
La donna si alzò sospirando senza dire nulla dirigendosi in in angolo dove erano ammassate delle stoffe, ne scelse una di un bianco candido iniziando a lavorare. Dopo un po' di tempo si decise di rispondere ad Eyanel.
-Siediti a terra. Il matrimonio è un momento nella vita in cui due creature decidono di rimanere insieme per sempre in quanto legate da un sentimento reciproco ed unico. Ma a quanto pare per tuo padre non è così- rispose lei continuando a lavorare.
Eyanel si rattristò non poco. Lei non aveva provato quel sentimento a parte con Kelery o con... chi? Non ricordava.
La demone lavorò tranquilla per circa un'ora cucendo il vestito alla bambina. Mancava poco tempo perché Satana ritornasse. Si alzò in piedi.
-Ecco il tuo vestito. Indossalo- disse la demone brusca.
Eyanel si era alzata in piedi e si avvicinò alla donna prendendo quel vestito in mano, era incantevole e semplice allo stesso tempo, per niente pomposo, aveva dei piccoli ornamenti di pizzo sull'orlo della gonna, niente di più. Lo indossò immediatamente e senza problemi. Le stava divinamente, sembrava davvero una piccola sposa.
-I capelli pettinateli e basta, non serve altro- disse a un'altra demone che si avvicinò alla bambina.
La prese per mano e la fece sedere pettinandola con cura pensando quanto fossero setosi i capelli di Eyanel. Appena finito di pettinarla la porta della stanza si spalancò e sulla soglia Satana.
-Mia figlia è pronta?- chiese lui scocciato.
-Si mio signore- risposero le ancelle in coro.
Eyanel scese dalla sedia e si avvicinò a suo padre.
-Proprio un bel lavoro, potrei quasi quasi farla mia- disse lui malizioso.
Le tre demoni non osarono guardarlo in faccia, ma di una cosa erano certe: era serio. Senza dire altro Satana si incamminò ed Eyanel lo seguì non prima di aver ringraziato le tre demoni.
Aveva paura.
STAI LEGGENDO
Eyanel [SOSPESO]
Fantasy~Primo libro della duologia~ Eyanel, una bambina affidata a Satana e la sua amante Supremo, regnati di due regni contrapposti da migliaia di anni: quello dei demoni e degli angeli che combattono. Ma non tutti sanno chi è veramente, tutti credono che...