14.Primo volo

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Eyanel era sempre più distrutta con il passare del tempo, ma adorava le giornate che passava con Kelery, erano le uniche giornate in cui poteva ridere ed essere se stessa, non doveva uccidere o cercare di sfuggire alla morte...

Con Satana stava imparando pian piano a usare tutti i tipi di armi come lancia, spada, arco... ma lei si trovava molto bene con la magia, anche se poteva usarla molto poco. Se provava a usarla davanti a Satana lui le spaccava la testa, letteralmente, e attraverso la rigenerazione data da varie fiale, in poche ore ritornava se stessa, anche se molto dolorosamente. Ovviamente non poteva dirlo a nessuno.

-Ehi Eya, ti va se oggi impariamo qualcosa di nuovo?- chiese sorridendo prendendola in braccio.

-Si sorellona!- disse lei tutta felice abbracciandola.

-E dopo ho un regalo per te, va bene?- disse lei ridacchiando, sapeva che Eyanel adorava i regali, e non ne riceveva molti.

-Di cosa si tratta?- chiese la bambina curiosa mentre giocava con i lunghi capelli neri di Kelery, erano morbidi e soffici.

-Che sorpresa è se te lo dico?- ridacchia portandola nel giardino interno del palazzo di Eyanel, era grande e spazioso pieno di vegetazione ma sopratutto di luce. Kelery odiava la luce, ma Eyanel era una metà, e aveva bisogno di esporsi a volte, doveva sempre alternare il suo corpo per ricaricare le due parti, e oggi toccava alla parte angelica.

-Oggi impariamo a volare- disse lei mettendola a terra.

Eyanel la guardava dal basso verso l'alto, in confronto a Kelery lei era davvero uno scricciolo, non le arrivava nemmeno al ginocchio.

"Adorabile" pensò Kelery per poi ricomporsi e chinarsi.

-Padre non vuole che io impari a volare- disse Eyanel dubbiosa, sapeva che Satana era contro.

-Sta tranquilla piccina, vedrai che gli farò cambiare idea- ridacchia scompigliando la chioma rossa della bambina, erano mossi e lunghi che arrivavano a terra, impossibili da tagliare in quanto ricrescevano quasi istantaneamente, ma la vera particolarità era nelle punte: i capelli di per se erano rossi, ma le punte sfumavano in un nero profondo, quasi anomalo, non era un nero comune, ricordava quasi che fosse legata a qualcosa di più grande, più... immenso.

-E come sorellona?- chiese curiosa e in modo innocente.

Kelery avvampò.

-Quando sarai più grande lo capirai piccina- disse lei schiarendosi la gola.

-Ora, tu senti le ali giusto? Concentrati su di essere, devi sentirle, devi capire che con essere puoi andare ovunque tu voglia, ma ricorda, con esse tu puoi sia andare via, che cadere- disse lei seria.

Eyanel sospirò e si concentrò sulle ali aprendole con facilità sta volta, non ricordava il perché ma le sembravano parole famigliari... ma dette da chi? Non ricordava. Le ali erano molto larghe, almeno un metro ciascuna. Kelery era sbalordita, non si aspettava che ci riuscisse la prima volta.

-Ora prova a muoverle e sollevarti da terra- disse Kelery dubbiosa.

Eyanel ci provò, doveva capire come controllare le ali, e dopo circa un'oretta riuscì a staccarsi da terra, ma si sentiva stanca e ritrasse subito le ali cadendo. Kelery ovviamente la prese al volo in quanto era appena sopra la sua testa. Ridacchiava davvero felice per lei.

-Ottimo lavoro piccina e complimenti, non è facile riuscire a volare la prima volta, ed è molto stancante-

-Sono stata brava sorellona?- chiese Eyanel stanca ma con un gran sorriso.

-Certo piccina, ora andiamo, ti porto dal tuo regalo-

-Si! Regalo!- Eyanel era entusiasta.

Kelery tenendola in braccio la portò nel giardino esterno a quel palazzo mentre la bambina esultava impaziente.

Tutto andava quasi bene, per ora.


Eyanel [SOSPESO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora