8.Le ali

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Quando furono sul balcone Sayak aprì le sue ali, erano davvero belle: morbide piume bianche che ai lati sfumavano in un azzurro cielo, come quelle di suo padre.

-Bene piccina, per prima cosa devi provare ad aprire le ali- sorrise.

Eyanel non capiva e sorrise giocando con i lunghi capelli dorati di Sayak, gli tirava ma lui non si scompose, era bello vederla giocare così, anche se un po' faceva male, ma non più di tanto, in confronto a quello che ha dovuto subire nei suoi millenni di vita, quello non era davvero niente.

-Credo di aver capito che non mi hai capito- ridacchia alla reazione di quella bambina, infondo era una neonata.

Eyanel lo guardava confusa, non sapeva cosa fare. Sayak sospirò e la mise a terra, Eyanel dall'alto lo guardava sentendosi in colpa, cosa aveva fatto di male? Se ne stava andando? Iniziò a piangere.

-Buona piccina, prima di tutto dobbiamo farti capire le basi, cioè come aprire le ali- non era semplice, tutte le creature che non le avevano pensavano che bastasse un semplice pensiero, ma non era dannatamente così. Bisognava prima di tutto ascoltare il proprio corpo, e sapere cosa si stava facendo, ogni muscolo veniva teso, e tu dovevi fidarti anzitutto di te stesso, perché era il tuo corpo, ed eri tu stesso che decidevi se volare o precipitare.

Lui si inginocchiò per poi sedersi davanti a lei, era uno scricciolo. Sayak vedeva le sue ali, e non vedeva l'ora di vederle aperte. Erano molto alte in quanto superavano Eyanel in altezza, ma la particolarità stava nel fatto che erano diverse. L'ala sinistra era da demone, nera come la pece fatta di una membrana molto resistente, fredda al tatto. Sulla punta inferiore aveva una leggera colorazione dorata da cui si scorgevano delle piccole squame, che in realtà erano piume dorate se si osservava attentamente. La parte destra invece aera al contrario piumata, di un bianco candido ed era molto calda al tatto, e anche quest'ala aveva la particolarità che in fondo era rossa, ma non piumata, ma fatta di una membrana lucida.

"Ali diverse indicano caratteristiche diverse, sicuramente avrà molta difficoltà a padroneggiarle, una è basata sulla resistenza, l'altra sulla velocità. Una l'opposta dell'altra" pensava Sayak un po' preoccupato.

-Ascoltami, tu possiedi delle ali, devi saperle aprire e controllare, e portai volare, potrai andare ovunque vorrai, ora ascolta la mia voce, prova a muovere quel qualcosa che senti dietro di te- disse dolcemente e con calma, non sapeva davvero come aiutarla, non aveva mai avuto a che fare con dei bambini, figurarsi con dei neonati.

Eyanel chiuse gli occhi e qualcosa si mosse, piano piano stava aprendo le ali. Stava piangendo, Sayak capiva che stava facendo davvero un grande sforzo.

Improvvisamente le aprì. Erano possenti per una neonata, grandi quanto tre volte la bambina, lei aprì gli occhi felice sorridendo e guardando Sayak piena di una soddisfazione che mai aveva visto prima in qualcuno.

Dopo pochi secondi dietro ad Eyanel comparì Satana.

Nell'aria si sentì un urlo di dolore.

Eyanel [SOSPESO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora