Capitolo 16: TORNARE IN SUPERFICIE

1K 134 27
                                    

Il rumore della porta che sbatte e quello di risatine sommesse, mi svegliano nel pieno della notte. L'orologio sul mio cellulare segna le tre e mezza. Con gli occhi del tutto appiccicati, cerco uno spiraglio da sotto al cuscino. Nella penombra, vedo le gambe lunghe e snelle di Ashley muoversi nella stanza, seguite da un paio di altre gambe, muscolose e fasciate da jeans maschili, quelle di Daren.

"Shh, fai silenzio!" Ashley porta un dito davanti al naso, o almeno ci prova, perché il suo indice finisce più o meno a livello dell'occhio destro.

Il ragazzo si prende gioco del suo gesto, le posiziona le mani sui fianchi e la spinge verso il letto. La bionda non protesta, ma indietreggia fino a sedersi acconsenziente. Lui, tutto bicipiti e pettorali, si inginocchia davanti a lei e le sfila le mutandine da sotto al vestito. Sbatto le ciglia, cercando di capire se sto davvero vedendo tutto questo o si tratta soltanto di un'allucinazione notturna. Che mi abbia fatto male il cibo cinese? Ma gli slip di Ashley finiscono a pochi passi da me. Li scruto attentamente e riconosco che sono reali.

"Stenditi, bambolina" Daren spinge indietro la mia compagna di stanza, affinchè si sdrai sul letto. Lui resta in ginocchio e le dice qualcosa che non riesco a sentire.

I loro chiacchiericci si confondono con la mia tolleranza. I loro gesti fanno a cozzi con il mio pudore. Cerco di non farci caso. Ho sonno.
Ho un sonno opprimente che mi implora di continuare a dormire. Chiudo gli occhi e mi copro di nuovo la testa con il cuscino. Purtroppo, nonostante le mie buone intenzioni, non riesco a stare tranquilla, la stanza è invasa da sospiri sempre più spinti. Apro un occhio.
La testa di Daren adesso è affondata sul ventre di Ashley, vedo soltanto la schiena ricurva e i capelli a spazzola del ragazzo sfregare la pelle chiara di lei. Non oso immaginare cosa stia facendo, dove stia seminando i suoi bacilli e con quanta intensità, ma a giudicare dai movimenti fin troppo decisi sembra proprio che non si limiti a un bacetto sull'ombelico. All'improvviso mi viene in mente Ian. Non so come e non so perché. Sono infuriata nera, con Ashley, con Daren e con quello che si permettono di fare in una stanza dove non sono da soli ma, nonostante tutto, penso all'uomo che mi ha stravolto la vita.
Penso alle parole di mia sorella e a come sarebbe fare l'amore con lui. Penso se Ian sarebbe capace di muoversi come Daren, baciare il mio corpo come sta facendo lui con quello di Ashley, toccarmi esattamente con quell'energia e quella passione. Un calore immenso mi sorprende dalla testa ai piedi.
Il cuscino diviene troppo ingombrante, trattengo il fiato e mi volto dall'altra parte.
Non voglio vedere niente di tutto questo.
Non voglio fare alcun tipo di pensiero.
E' perverso.
Questa situazione è assolutamente fuori luogo!

"Resto con te questa notte?" La voce di Daren mi infastidisce. Mi imploro di tornare nel mondo dei sogni. Devo. E' meglio per me, è meglio per tutti. 

"Oh, sì, resta a dormire con me..."

"Hai davvero intenzione di dormire?" fa lui.

Il respiro di Ashley è accelerato. La sua voce non riesce a mantenersi bassa. "Non ne sono sicura...altrimenti, tu cosa proponi di fare?"

"Quello che sto facendo non ti piace?"

Deglutisco. E stringo i pugni. Mi impongo di non pensare a Ian. Mi impongo di non pensare a niente.

"Puoi fare molto meglio..." ridacchia lei.

Un attimo di silenzio, poi di nuovo la voce roca della guardia tiratrice. "Non posso fare di meglio, non siamo da soli..."

La sua allusione è la goccia che fa traboccare il vaso. Improvvisamente, tutta la calma che ho cercato di soffocare dentro al cuscino e sotto alle lenzuola, viene a galla, facendomi esplodere. Il sonno non esiste più, sopraffatto dalla voglia che ho di porre fine all'assurdità di questo frangente. 

ENDLESS - Anime Nere || Ian SomerhalderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora