Ashley rientra nella sua stanza a sera inoltrata. Le abbiamo lasciato un po' del cibo cinese ordinato per riempirci lo stomaco, ma lei dice che non ha fame e desidera soltanto farsi una doccia prima di coricarsi. Penn si piazza davanti alla porta del bagno e non la lascia passare.
"Non permetterò a Ed e a nessun altro di portarti via da me" la affronta.
Ashley lo guarda tristemente e resta in silenzio.
"Mi spieghi cosa avrei dovuto fare? Stare insieme a te e fregarmene di Holland e Ian? Loro sono nostri amici..."
Ashley fissa un punto indecifrabile sul pavimento. Ha le spalle basse e i capelli davanti agli occhi. "Hai fatto bene" dice.
Penn le sfiora le spalle con la punta delle dita, in silenzio.
"Sono io che ho sbagliato, mi sono fiondata tra le braccia di Ed come se fosse la cosa più naturale del mondo, invece avrei dovuto cercare di capire perché tu, improvvisamente, non volevi più parlare con me. La gelosia non può fare questo... E' solo che non avrei mai immaginato che dietro al tuo silenzio ci fosse una simile macchina da guerra. Non avrei mai immaginato che Ed fosse capace di tanto..." sospira.
"America ci ha sentiti parlare" intervengo, per spiegare meglio la situazione. "La sera della festa al Siren, sai, ha origliato me e Ian disquisire sul pendolo e sulla leggenda così è andata da Ed e insieme hanno messo in ponte questo diabolico piano. Ed si sarebbe ripreso te, invece America avrebbe avuto Penn..."
Ashley alza gli occhi su quelli di Badgley. "E lo ha fatto?" chiede, "tu e America siete tornati amici?".
Penn mi lancia un'occhiata di smarrimento, poi torna da Ashley e annuisce.
"E' assurdo!" soffia fuori. Le sue dita spostano nervosamente i capelli dietro le orecchie. "Quel ragazzo non mi ha mai amata, ho visto in Ed una persona che non è, un amore platonico che ho fin da sempre solo e soltanto immaginato. Sono proprio una stupida e tu, Penn Badgley, non mi meriti. Non meriti la mia stupidità!".
"Tu non sei stupida, è stata una debolezza, ma possiamo rimediare. Possiamo cancellare questa parentesi e riprendere da dove abbiamo interrotto" dice lui, prendendole la faccia tra le mani.
Sul volto di Ashley si materializza una lacrima. "No che non possiamo, tornare insieme significherebbe condannare Holland e Ian, metterli nei guai e tradirli".
"Non dovete pensare a noi" parlo di nuovo. Ian si avvicina a me, dandomi la mano. "Noi ce la caveremo, penseremo a una soluzione..." aggiungo.
Penn scuote la testa, afflitto. "Sapete benissimo che non ci sono soluzioni, Ed ci ha dato tempo fino a domani mattina, poi se Ashley non tornerà da lui, farà scoppiare lo scandalo".
"Forse la notte ci porterà consiglio" interviene Ian.
"Non possiamo rischiare" dice Penn.
"Che bastardo!" sibila Ashley. "Che bastardo assurdo!".
"Per quanto io detesti chiederti quello che sto per chiederti, non abbiamo altra scelta. Tu, Ashley Benson, devi stare con Ed" dice Penn.
Lei scoppia a piangere, accoccolandosi sul pavimento. Penn si accovaccia, baciandole la testa, i capelli, cercandole il volto con le mani fin quando non riesce a stringerlo bene dentro ai palmi.
"Okay" annuisce lei, tirando su con il naso. "Hai ragione, non possiamo permettere che i nostri amici vengano trascinati in una spirale mediatica. Domani mattina andrò da Ed. Lo farò per te, Holland, perchè ci sei sempre stata per me. E questo è il mio modo per ringraziarti". Il suo sguardo si alza sul mio, colmo di speranza e buoni propositi. "Sarà soltanto un fidanzamento fasullo e temporaneo" dice di nuovo rivolta a Penn. "A volte sbagliare ti fa aprire gli occhi e io, finalmente, ho capito quanto tu sia importante per me. Perderti mi ha fatta soffrire e ritrovarti è la cosa più dolce e bella del mondo".
Penn la stringe forte a sè. Anche Ian lo fa con me. Come se un abbraccio potesse allontanare tutte le paure e il male del mondo. Mi sento in colpa per quello che Ashley e Penn hanno deciso di fare per noi, ma allo stesso tempo ho il terrore che qualcuno possa allontanare Ian da me, dalla mia vita o addirittura inglobare anche me in una spirale senza ritorno. Troppe persone conoscono la nostra storia, troppe persone sbagliate. Non possiamo rischiare. Non possiamo permettercelo.
"Promettimi soltanto che non farai l'amore con lui" dice Penn, riprendendo contatto visivo con gli occhi azzurri dei quali va pazzo.
Ashley abbassa le spalle, incapace di sostenere il suo sguardo.
"Lo hai già fatto, non è vero?" .
Lei annuisce.
Lui allora torna in posizione eretta, le volta le spalle, mettendosi faccia a faccia con la porta del bagno.
"Anche io ho fatto sesso con una persona" confessa.
La mia mente non fa molta fatica a ripercorrere le immagini di questo pomeriggio. America e Penn in accappatoio nella stanza del dormitorio.
"Con chi?" La voce di Ashley trema e anche le sue gambe, impegnate a raggiungerlo.
Penn posa la fronte contro la porta e dice il nome della sua vecchia amica. Ashley accusa il colpo, poi fa ancora un passo verso di lui e gli circonda il torace con le braccia.
"Siamo davvero un bel casino" riconosce, posando la tempia contro la sua schiena.
Penn si gira. I loro occhi sono di nuovo gli uni di fronte agli altri.
"Sai che c'è?" dice la bionda. "C'è che quello che mi hai urlato in spiaggia vale anche per me. Io ti amo, Penn. Ti amo più di ogni altra cosa al mondo e sono sicura che il nostro amore vincerà su tutto".
Penn sorride, di felicità e amarezza allo stesso tempo. Il loro, seppur tormentato e difficile, è pur sempre un amore con la A maiuscola.
La mia mano suda dentro a quella della mia anima gemella. Il calore che si diffonde attraverso i nostri palmi mi fa capire che anche Ian prova quello che provo io. Ashley allunga un braccio verso di me, trascinandomi vicino a loro. Ian non molla la mia presa e ci ritroviamo tutti e quattro stretti in un grande abbraccio.
"Grazie per quello che state facendo per noi" dico.
"Tu sei un'amica. Mi hai salvato dalla droga, da un milione di amori sbagliati. Hai creduto in me quando nessuno lo ha mai fatto. E questo è il regalo che voglio farti. Sarò un attrice. Un'attrice soltanto" dice Ashley, smorzando un sorriso.
Penn chiude gli occhi e butta fuori quello che gli viene dal cuore: "Restiamo uniti e ce la faremo".
Le sue parole entrano dentro a ognuno dei nostri animi. Si scavano un passaggio, si insediano fino a restarci intrappolate. La notte non è poi così buia se si ha una torcia a illuminarci il cammino. Abbiamo affrontato Felton e la sua brama di possesso, supereremo anche Ed e la sua vendetta malata d'amore.
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ENDLESS - Anime Nere || Ian Somerhalder
Fiksi Penggemar[COMPLETO] SECONDO LIBRO della SERIE ENDLESS. PRIMA DI LEGGERE QUESTO VOLUME LEGGERE ENDLESS- Anime Rosse. Endless- Anime Nere è il secondo libro della saga ambientata nelle spiagge della Florida, al college; tra le sue cheerleader e i suoi affasci...