Capitolo 52: CUORE ROTTO A METÁ

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Quando arriviamo in spiaggia Ashley è insieme a Ed, stanno distribuendo vivande per gli sfollati. Il sole è alto nel cielo e picchia sulla testa come se volesse quasi entrare dentro al cervello. La primavera della Florida sfiora i capelli e solletica la pelle. L'uragano sembra una vera e propria meteora; se non fosse per i detriti lungo la costa e le persone più sfortunate che pullulano sulla spiaggia in attesa di qualcosa da bere e da mangiare, si potrebbe addirittura dubitare del suo passaggio. La forza della natura ha preso cose, alberi, ricordi, li ha strappati alla gente per portarli via con sé, chissà come e chissà dove. Poco lontano il Siren svetta sul molo. Ian sta lavorando per Jamie e Dakota nella ricostruzione della terrazza spazzata via. Mi vede mentre avanzo a piccoli passi al fianco di Penn.

"Ehi" mi fa un cenno con la mano.

Gli faccio un sorriso. E' in jeans e ha il petto nudo. Subito le mie guance arrossiscono e sembro un tonno rimasto troppo a lungo fuori dal mare. E' bello, accidenti! E' davvero troppo bello! Lui mi fa l'occhiolino e riprende a lavorare con le assi di legno. Penn si sofferma accanto a me, guarda la bionda da lontano e si nasconde dietro alla fila di gente che affolla la battigia.

"Coraggio, va' da lei!" lo spingo.

Lui mi guarda, cercando di trovare nei miei occhi tutto il coraggio e la forza di cui ha bisogno.

"Avanti!". 

Allora Penn si intrufola nella mischia. Qualcuno si lamenta, invitandolo a rispettare il suo turno. Quando arriva di fronte al tavolo di legno, Ashley alza gli occhi e lo vede. Non fa niente, se non riporre la bottiglia d'acqua che ha tra le mani dentro alla cassa e restare imbambolata a guardarlo. Anche Ed si volta, squadra Penn da capo a piedi, poi si posiziona al fianco di Ashley passandole un braccio attraverso la vita.

"Forza Penn..." congiungo le mani come se pregassi. "Forza..."

Il ragazzo stringe i pugni, forse per darsi sostegno, forse per vincere la paura. Davanti a Penn, Ashley e Ed sono un muro, mentre dietro ci sono decine di persone in attesa.
Il caldo si fa sentire, facendogli imperlare la fronte. Poi, finalmente, riesce a dire qualcosa.

"Io devo parlarti".

Mi avvicino per ascoltare meglio, spintonando quello e quell'altro. Vedo Ed aumentare la stretta sui fianchi di Ashley.

"Non posso, ho da fare." Quest'ultima riprende la bottiglia e la porge al signore dietro a Penn, scansandolo letteralmente.

Lui finge di non aver capito e si piazza di nuovo davanti alla fila.

"Ashley, ti chiedo soltanto un minuto, devo dirti una cosa importante". La sua voce è un lamento, una supplica.

"Ti ha detto che ha da fare" interviene Ed, ammonendolo.

I loro occhi si incrociano e sembrano volersi incendiare a vicenda. Ashley prosegue con il suo lavoro e io resisto alla tentazione di avvicinarmi e dire la mia. Per fortuna Penn non demorde e chiede di nuovo ascolto.

"Ti sei allontanato da me per giorni interi, non hai voluto parlarmi quando avevo bisogno di una spiegazione e adesso pretendi che io ti ascolti? Ma ti sembra questo il modo?".

Penn le afferra un polso. "Ho detto che è importante!" butta fuori a un soffio dal suo viso.

Lei guarda la sua mano, le dita intrecciate alla sua carne e arretra. Così Penn inizia a snocciolare le sue ragioni come un mantra. Parla senza fermarsi. Parla, accecato dalla rabbia e dall'odio nei confronti di chi si è preso la sua principessa. "Ho sbagliato a uscire dalla tua vita, ho sbagliato e lo ammetto, ma non avevo altra scelta. Non potevo, capisci? Ed mi ha minacciato, lo ha fatto per tutto questo tempo... lui non è l'uomo giusto per te, è un bugiardo e un opportunista. Perché? Perché non riesci a vederlo?".

ENDLESS - Anime Nere || Ian SomerhalderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora