Capitolo 11: A PASSO DI TECHNO MUSIC

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Il pendolo sembra scomparso sul serio.
Giorni e giorni di ricerca ma nessuna traccia, nessuno tra il personale dell'hotel che dica di averlo visto. Nessuna serratura manomessa o cosa in disordine nella stanza.
Evaporato. Nel vero senso della parola.
L'eventualità che lo abbia preso Felton si fa sempre più reale, superando anche le mie perplessità iniziali. Forse il biondino sta agendo nell'ombra oppure ha cambiato schema di gioco.

Una strana sensazione si insinua lungo la mia schiena fino al collo, mentre Ian mi dà una mano con la cerniera. Le sue dita scorrono quasi incerte nel tirare la lampo del vestito lungo le mie vertebre.
Quando ha finito mi guardo allo specchio.
Il tubino che indosso è carino, stretto sui fianchi e non eccessivamente scollato.
E' di un colore rosa pallido, ha lo scollo a cuore ed è tempestato di minuziosi brillantini.
Ho messo un bolerino e tirato i capelli in uno chignon scomposto. Alcune ciocche mi ricadono sulle spalle e altri ciuffi mi incorniciano il viso.

"Sei bellissima"

Ian si affianca a me, davanti allo specchio. Quattro occhi che si guardano, quattro occhi che innescano un fermo immagine perfetto.
Io e il mio abito corto, lui e la sua giacca da sera. La festa del college, indetta per inaugurare l'inizio di un nuovo anno solare, è l'ultimo dei nostri pensieri in questo momento, ma abbiamo deciso di partecipare ugualmente, o almeno io ho deciso e Ian si è offerto di farmi da accompagnatore.

Quando arriviamo al campus, Ian accosta la Mercedez lungo la strada. Sono appena le otto, ma il parcheggio è già pieno di auto. Una musica metallica e ripetitiva fa ballare i vetri della palestra.

"Che diavolo di baccano è questo?" L'espressione di Ian è indecifrabile, tra l'inorridito e l'infastidito.

"Musica Techno" Lo afferro per mano, conducendolo all'interno.

"Questa non può essere chiamata musica, è solo un insieme assordante di suoni!" si tappa le orecchie, venendomi comunque dietro. 

Qualcuno ha spento tutte le luci, lasciando a un insieme di faretti il compito di creare un gioco di colori intermittente. Ian si guarda intorno smarrito. Ha il volto ora giallo ora fuxia, in base all'angolazione. Il fragore delle casse ci arriva dritto allo stomaco, penetrando la pelle e i timpani.

"La techno è una musica elettronica nata agli inizi degli anni ottanta" gli spiego, trascinandolo tra la folla. Cerco d'individuare qualche volto amico. So già che Penn non ci sarà, mi ha scritto di non avere alcuna voglia di vedere Ashley ballare con Daren o con qualsiasi altro ragazzo pompato della squadra. 

Ed Westwick è alla consolle e ci dà dentro come è solito fare, concatenando una traccia all'altra e accostando note in armonia quasi perfetta. Felicity, la sua ormai affermata ragazza, gli balla accanto, strusciando il suo corpo contro ai suoi pantaloni in modo fin troppo volgare. Certe ragazze non hanno davvero alcuna inibizione!

Ian, al mio fianco, sembra un pesciolino fuori dall'acqua. Le feste dei suoi tempi dovevano essere molto diverse da queste. Ragazze in minigonna gli passano vicino, giovanotti con lunghi ciuffi davanti al viso si prendono di mira, lanciandosi qualcosa di commestibile preso dal buffet.

"Guarda, c'è Ashley" gli indico la mia compagna di stanza. E' seduta sulle ginocchia di Daren su uno dei divanetti ad un lato della pista. Più ci avviciniamo, più notiamo quanto le loro risa siano sguaiate e i loro gesti plateali. Insieme a loro c'è l'intera squadra di basket e cheerleader. 

Ian si ferma a un paio di metri di distanza e mi trattiene saldamente per mano. "Sei sicura di andare?"

La sua domanda mi riempie di dubbi e insicurezze. Vorrei correre da lei, vorrei abbracciarla e darle un bacio sulle guance come si fa tra persone comuni, come ho sempre fatto fino a poco tempo fa. Vorrei parlare del più e del meno, scherzare su quello e quell'altro, prendere in giro il mondo, ma non posso farlo. Ian ha ragione.
Ashley continua a rifiutarmi. Non avrò mai la meglio su di lei se la costringerò a parlarmi o fare qualsiasi altra cosa senza il suo volere.
Daren, la droga, lo sballo più totale stanno vincendo sulla morale e sui principi.
Stanno vincendo sulla nostra amicizia.

ENDLESS - Anime Nere || Ian SomerhalderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora