La sera stessa, Ian termina di lavorare alle undici. E' il suo primo giorno e gli faccio una sorpresa, aspettandolo fuori dal locale. Ho messo un paio di jeans e una maglietta con scritto Hard Rock Café, così da essere il più naturale possibile. Da fuori lo vedo armeggiare tra i tavoli, non c'è molta confusione, i clienti saranno a occhio e croce una ventina. Ian è vestito completamente di nero, proprio come l'altra ragazza, Dakota. E' davvero una bella donna, si muove sinuosa e perfettamente a suo agio tra i tavoli di vetro. La osservo mentre intrattiene quell'uomo e quell'altro e la cosa mi dà un leggero fastidio. Mi ripeto che ha una fede al dito, è sposata con il proprietario di questo posto e non ho niente da temere, ma non è facile convincere un cuore già pieno di ansie e paure.
Ad un certo punto, la tipa si affianca a Ian dietro al bancone e io cerco di camuffarmi il più possibile dietro le assi di legno che tengono in piedi l'intera struttura. Non voglio che Ian mi veda e pensi che sono qui per spiarlo, non lo sto facendo, io voglio soltanto fargli una sorpresa. Ma è così difficile togliere lo sguardo dalle sue mani che si muovono nel versare del vino e prendere un altro bicchiere e poi un altro ancora, è così difficile resistere alla tentazione di incantarsi su quel sorriso maledettamente sexy. Sta ridendo con Dakota. Non so cosa si stiano dicendo, ma sembra essere divertente. La mano della giovane si posiziona sulla sua spalla e io spalanco gli occhi, trattenendo il respiro. Lui scuote la testa, ride ancora e poi riprende a servire il cliente che gli sta di fronte. Dakota si allontana, sparendo dalla mia vista. Guardo l'ora sul telefonino, ormai manca poco alla fine del turno.
"Ciao Holland!"
Il mio cuore fa un balzo, finendo dritto dritto dentro allo stomaco. Mi volto, dietro di me c'è proprio lei, Dakota. Resto pietrificata. Letteralmente. Un attimo prima era al bancone e adesso è sulla terrazza, a un passo da me.
"Ciao" alzo la mano, muovendo tutte e cinque le dita. Sembro una stupida, così riabbasso subito il braccio e mi sposto dal vetro. Cosa avrà pensato? Che sono una ragazza gelosa, spiona e oppressiva. Di sicuro avrà pensato questo.
"E' andato alla grande" dice, accendendosi una sigaretta.
La guardo stordita e non mi pronuncio.
"Ian, intendo, il suo primo giorno" butta fuori una nuvola di fumo. Mi incanto di fronte alle sue labbra rosse, proprio come le portavo io un tempo. Rossetto acceso e matita a seguirne i contorni.
"E' in gamba, sono sicura che Jamie cercherà di tenerselo stretto" dice ancora, "è una persona umile e ci sa fare con i clienti".
Sono ancora immobile, non ho deciso se avvicinarmi a lei oppure restare sulle mie. Dakota si accorge del mio imbarazzo e mi porge una sigaretta, che però rifiuto meccanicamente. Lei allora ispira altro fumo e socchiude gli occhi, rivolgendoli alla volta celeste.
"E' da tanto che voi due state insieme?" domanda.
Volgo anche io lo sguardo al cielo.
E' pieno di stelle."Non molto" rispondo.
"Io e Jamie stiamo insieme da dieci anni, eravamo ragazzini quando ci siamo conosciuti. Ci siamo sposati l'anno scorso, matrimonio a Las Vegas, sai... noi non amiamo molto le cose convenzionali!".
Mi sforzo di sorridere, mentre prego dentro di me che Ian si spicci ad arrivare, parlare con Dakota mi mette a disagio. E' come se già sapesse, come se con quei suoi occhi intriganti riuscisse a leggere la gente, a leggermi.
"Mi ha detto Ian che sei di New York" dice lei, gettando la sigaretta oltre le assi che delimitano la spiaggia. "Bella! Mi piacerebbe andarci un giorno..."
Mi porto sulla ringhiera e vi salto sopra, mettendomi seduta. Dakota imita il mio gesto, posizionandosi proprio affianco a me.
"Sai che hai proprio un buon profumo" mi scosta i capelli di lato. "Quale usi? Ne voglio anche io uno così buono!".
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ENDLESS - Anime Nere || Ian Somerhalder
Fanfic[COMPLETO] SECONDO LIBRO della SERIE ENDLESS. PRIMA DI LEGGERE QUESTO VOLUME LEGGERE ENDLESS- Anime Rosse. Endless- Anime Nere è il secondo libro della saga ambientata nelle spiagge della Florida, al college; tra le sue cheerleader e i suoi affasci...