"Non ci sarà nessuna festa!" dice Penn, facendo il broncio. Siamo nella nostra stanza e fuori è già calato il sole.
"Ed ha già invitato tutti, non possiamo più tirarci indietro" ribatte Ashley, adirata.
"Ed! Ed e Ed!" brontola Penn. "Fino a un giorno fa lo detestavi per averti lasciata in quel brutto modo, adesso organizzi con lui una stupida festa?".
"Non è una stupida festa, è la mia festa! La nostra festa!" si risente lei.
"Holland, per favore, dì qualcosa pure tu, falla ragionare!".
Guardo Penn e guardo Ashley. Lui è in piedi, in mezzo alla stanza, e mi sta supplicando di dargli ragione; cosa che farei molto volentieri, se non fosse per lo sguardo truce con il quale la mia compagna di stanza mi sta guardando dalla sua postazione sulla scrivania.
"Ashley non tornerà ad essere amica di Ed, non gli rivolgerà neanche la parola, me l'ha promesso..." cerco di placare i due animi.
Penn sbuffa, contrariato.
"Io ci tengo davvero a questa festa" sospira Ashley, limandosi le unghie. "Voglio inaugurare la nuova unione, IN e OUT non esisteranno più da qui in avanti e io farò in modo che non ci siano favoritismi per nessuno. Sarò una cheerleader modello!".
Penn si siede sul letto al mio fianco. Mi dispiace vederlo così giù di morale e vorrei avere parole più convincenti per consolarlo, ma purtroppo non so mentire. Ashley ci tiene all'università e all'aggregazione, ma tiene anche a Ed, nonostante quello che le ha fatto in passato. Quel ragazzo sta davvero tentato un riavvicinamento e la cosa non mi fa stare per niente tranquilla.
"Sapete cosa vi dico? Per dimostrare il mio senso del dovere e la mia buona fede, andrò da America e la inviterò personalmente".
"Cosa?" Penn salta giù, mettendosi faccia a faccia con la fidanzata. "Non ci pensare neanche!".
Ashley aggrotta le sopracciglia, le sue labbra dipinte di rosa chiaro si avvicinano a formare una sorta di cruccio. "Sì invece, sarà una festa aperta a tutti!".
Penn le strappa la lima di mano, gettandola dall'altra parte della stanza. Ashley lo guarda dal basso verso l'alto, sorpresa dal suo gesto.
"Tu sei pazzo!" si batte l'indice contro la tempia.
"No, tu sei pazza! E anche irriverente! Te ne stai fregando di me e di quello che penso, questo nuovo ruolo ti ha già dato alla testa ancor prima di iniziare" indietreggia, fino ad arrivare alla porta.
Ashley sbuffa, alzando gli occhi al cielo e lo raggiunge. Gli posa una mano sulla spalla, cercando le parole giuste con le quali affrontare l'argomento. Resto seduta sul mio letto, le gambe incrociate e il libro di chimica aperto sulle ginocchia. Non sto studiando, non sto neanche leggendo, da quando Ashley e Penn hanno iniziato a discutere sto semplicemente sperando che non succeda niente di irreparabile tra i due.
"Penn..." La voce di Ashley è bassa, appena un filo sottile. "Io penso che America meriti il nostro perdono. E' vero, ha rivelato un tuo segreto, ma lo ha fatto perché si è sentita esclusa e offesa, i miei modi non sono mai stati troppo gentili nei suoi confronti, e nemmeno nei tuoi, in realtà... ma quel tempo è passato, dobbiamo andare avanti, altrimenti questa divisione non la supereremo mai".
Lui mantiene le spalle basse e la testa china.
"E poi, se non fosse venuta a galla tutta la storia del cavaliere mascherato forse tu non avresti avuto mai il coraggio di confessarti e adesso non staremo insieme". Ashley gli accarezza la schiena, fin quando Penn non si decide a voltarsi.
"Quella storia ti ha fatto avvicinare a Daren, ti ha fatto sperimentare la cocaina e finire una notte dietro le sbarre" gli fa notare lui, puntandole un dito contro il petto.
Ashley mantiene lo sguardo sul suo gesto e solleva dolcemente le sopracciglia. "Festeggiamo la fine di tutto questo, niente più rancori... per favore."
"Va bene, facciamo questa festa, invita pure America, invita chi vuoi, ma io non le parlerò, non sono ancora pronto". Penn fissa il pavimento, mentre le labbra di Ashley si increspano in un sorriso, caldo e genuino.
"E manterrai anche le distanze da Ed Westwick, non voglio essere preso in giro, intesi?".
Ashley annuisce. I loro occhi si incrociano in un unico sguardo carico di aspettative e paure. Un mix che mi fa sciogliere e tremare il cuore allo stesso tempo.
***Quando bussiamo alla stanza di America, non ci aspettiamo che lei venga ad aprire così velocemente. Nel vederci si riscuote, sorpresa.
"Co-co-cosa volete?" balbetta, quasi decisa se richiuderci o meno la porta in faccia.
"Ciao America, ecco... noi..." Ashley guarda me, che fisso un punto indefinito delle mattonelle, poi cerca di intercettare lo sguardo di Penn, che però è rimasto volutamente a debita distanza. "... cioè io, io volevo invitarti ad una festa domani sera".
America sgrana gli occhi su di noi, spostandoli subito dopo sulla figura di Penn appoggiata al muro a metà corridoio.
"Non so se hai saputo, Phoebe è stata espulsa dalla scuola e io sarò la nuova capo cheerleader, ho intenzione di abolire qualsiasi distinzione, sarà una festa aperta a tutti..."
L'attenzione di America è rivolta ancora a Penn e le parole di Ashley le scivolano semplicemente addosso, senza fare alcun rumore, senza scuoterla o smuoverla dalla sua posizione. Resta con una mano sulla porta e l'altra infilata nella tasca della veste da camera.
"I vecchi rancori bruciano ancora e nessuna festa potrà cancellarli". Sono le uniche parole che dice, prima di chiuderci la porta in faccia.
Ashley mi guarda sbattendo le ciglia. "Ho come l'impressione che non abbia accettato l'invito" dice.
"Già" annuisco.
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ENDLESS - Anime Nere || Ian Somerhalder
Fiksi Penggemar[COMPLETO] SECONDO LIBRO della SERIE ENDLESS. PRIMA DI LEGGERE QUESTO VOLUME LEGGERE ENDLESS- Anime Rosse. Endless- Anime Nere è il secondo libro della saga ambientata nelle spiagge della Florida, al college; tra le sue cheerleader e i suoi affasci...