Trovarmi sotto al palazzo di quella che per tanto tempo è stata la mia migliore amica è strano. Non credevo che mi sarei trovata qui così presto, ma dopo la discussione con Riccardo, mi è venuto così naturale venire qui. È stata una cosa completamente improvvisata, non so nemmeno se è in casa e se sarebbe disposta ad ascoltarmi un'ultima volta.
Controllo il parcheggio nella speranza di trovare la sua Lancia Ypsilon blu e sono sollevata al trovarla al suo solito posto. Questa macchina è stato il regalo che le ha fatto suo padre l'anno scorso. Era così felice del fatto che non avrebbe più preso così spesso i mezzi pubblici o discusso con la sorella maggiore per il monopolio dell'auto. Sembrava una bimba e con la sua allegria aveva contagiato anche me e i ragazzi, Simone e Marco.
Una grande nostalgia mi travolge e delle lacrime minacciano di uscire, ma io faccio il più possibile per respingerle. Ho già pianto troppo oggi e non ho più forze per farlo ancora, specialmente sotto questo caldo cocente di fine agosto.
Per fortuna riesco ad entrare nel condominio grazie ad una signora che stava uscendo. Troppo codarda per citofonare.
Quando arrivo davanti al suo appartamento non riesco a fare a meno di sentire risate provenire al suo interno, non è sola. Questo non fa altro che rendermi ancora più nervosa, ma sono venuta fino qui per un motivo e quindi, solo dopo aver contato fino a dieci, trovo il coraggio di premere quel benedetto campanello."Sto arrivando, probabilmente sarà Giulia che ha dimenticato qualcosa come sempre."
Quando finalmente apre, smette subito di parlare."Ciao Alessia..." È tutto quello che riesco a dire. La paura del rifiuto dentro di me cresce inevitabilmente.
Dopo un attimo di confusione, cosa del tutto comprensibile, mi fa cenno di entrare. Mi dice velocemente di accomodarmi e di darle giusto due minuti così da poter salutare la sua amica Beatrice. Eh certo sempre questa è in mezzo!
Una volta in salotto la ragazza mi guarda, mi fa un sorriso di circostanza, saluta Alessia con un veloce abbraccio e poi se ne va."Non c'era bisogno che la mandassi via solo perché c'ero io." Invece ha fatto benissimo, ma non voglio risultare come quella che si lamenta sempre per tutto.
"Sei un disastro Emma, si vede che hai pianto e sicuramente non sei venuta qui per farmi una visita amichevole."
Ebbene sì, sono un disastro:ho i capelli spettinati, occhi rossi/gonfi e ho tutto il trucco colato. Ma ero disperata e non ho pensato minimamente a sistemarmi prima di venire qui. Sentivo che avrei perso solo tempo e poi non ero sicura di trovarla in casa, perciò...
Annuisco alla sua affermazione, ha ragione, sono egoista e lo faccio ancora davanti ai suoi occhi.
È visibilmente scocciata, sbuffa, mi dà una veloce occhiata e poi si arrende, probabilmente si starà chiedendo il perché lo sta facendo, ma sappiamo entrambe la risposta. Mi vuole ancora bene e non riesce a tollerare di vedermi Distrutta per colpa di qualcuno."Dimmi tutto dall'inizio e con calma per favore, non sono più abituata ad averti intorno Lombardi eh!" Sorride, non c'è più rabbia, fastidio, disagio che magari poteva esserci appena ho varcato la soglia, ma adesso c'è solo dolcezza. Lo vedo dal suo sguardo e dal suo tono di voce.
E allora è qui che mi lascio andare completamente, ricomincio dalla famosa festa dove lei mi suggerisce di non menzionare Damiano che la innervosisce, l'Erasmus, fino ad arrivare ad oggi pomeriggio con Riccardo. Le parole come i ricordi scorrono veloci dalla mia bocca come se fossero le pagine di un libro, che non so se avrà il finale che desidero.
Per tutto il tempo lei non fa altro che ascoltarmi con attenzione, commentando di tanto in tanto, non giudicandomi mai. È così contenta quando le menziono Sydney e mi raccomanda di divertirmi e vivermi questa esperienza al 100%. Non sembra molto sorpresa su Matteo, il regalo e l'addio, ma non mi faccio molti problemi, non sono mai andati d'accordo. Le parlo di Riccardo, della nostra storia e del proseguimento, mi accenna al fatto di averci visti insieme un paio di volte in palestra, ma non l'è mai sembrato il caso di salutare. Effettivamente credo che se l'avesse fatto avrebbe solo ricevuto uscite infelici da parte mia per la delusione ricevuta da lei.
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L'amore esiste, ma è complicato. (Wattys2017)
RomanceEmma è una giovane studentessa, che esce da una relazione con un ragazzo che purtroppo l'ha tradita. Non ha ancora superato la rottura, ma la sua sua famiglia e i suoi amici continuano comunque ad incastrarla in appuntamenti senza il suo volere. La...