Sydney e Riccardo

307 8 0
                                    

'University of Sydney', è questo che enuncia il plico di fogli nelle mie mani. Sono faccia a faccia con quella che sarà la mia realtà per un periodo. Sei lunghi mesi lontana da casa, sono felice ed elettrizzata, ma non posso negare che, allo stesso tempo,ne sia completamente terrorizzata. Ho viaggiato molto nella mia vita:grazie alla mia famiglia ho potuto vedere luoghi meravigliosi e ho anche partecipato nel periodo delle superiori ad alcune vacanze studio all'estero. Si trattavano perlopiù di massimo una quindicina di giorni e poi maggior parte dei miei compagni di viaggio erano per me amici del mio liceo. Ora invece, sarò completamente sola, in un Paese meraviglioso certo, ma che non conosco e con l'unica cosa che avrò di familiare saranno le mie valigie. Certo ho cercato anche di informarmi online, ma non è la stessa cosa.
Per non parlare che parto tra due settimane, non ho ancora fatto niente e mia madre non fa altro che informarmi della criminalità che è presente in Australia. Ah e aggiungiamo anche che non ho ancora detto nulla al mio ragazzo. Praticamente potrebbe rischiare di scoprirlo tramite Skype quando sarò nella stanza del campus dove vivrò con una perfetta sconosciuta per sei mesi! Mi sta già salendo l'ansia e non ho nemmeno messo piede sull'aereo, Emma datti una calmata cavolo!

Ho provato molte volte a parlargliene, ma c'era sempre qualcosa o qualcuno che ci interrompeva continuamente, aggiungiamo anche che negli ultimi tempi i rapporti tra Riccardo e suo padre non sono dei migliori. Per questo motivo spesso è molto assente, nervoso oppure schivo e per quanto io ci abbia provato lui non vuole proprio sfogarsi con me. Mi dispiace sapere che non abbia ancora la stessa fiducia che ho io nei suoi confronti, insomma stiamo insieme da 8 mesi e lui di me sa praticamente tutto.

Simona mi ha consigliato di non pressarlo e per il momento di non nominare l'Erasmus, potrebbe essere un duro colpo per lui, vista la situazione familiare non proprio rosea. E per lui io sono una colonna portante, me lo dice così tante volte...amore mio. Solo che continuare a nascondere una cosa così importante alla persona che si ama mi sembra assurdo e per una volta non sono d'accordo con lei. Insomma non è che visto che ci ha scherzato un paio di volte,con me presente, allora lo conosce meglio di me! Emma cosa stai dicendo è la tua migliore amica, non essere gelosa per niente ed è anche felicemente fidanzata da anni.

Devo ammettere che però mi manca avere anche un secondo parere femminile e precisamente quello di Alessia. L'ho sempre definita una persona tutto sommato concreta, un po' cinica forse, ma mi ha sempre consigliato di affrontare a testa alta qualsiasi situazione, soprattutto quelle più scabrose. Ma lei ora non c'è, ha preferito voltarmi le spalle e sparire dalla mia vita all'improvviso, non mi stupisco che non abbia quasi amici.

Ritorno alla realtà solo grazie alla incessante suoneria che proviene dal mio cellulare, è Simone, il mio caro amico e compagno di nottate in bianco spese a ripassare per gli imminenti esami del giorno dopo. Forse è grazie a lui se mantengo ancora  una buona media e se ancora non ho mollato. Mi viene da ridere solo a pensarci, ma poi mi ricordo che sarebbe meglio rispondergli perciò lo faccio.

"Ciao Simone, allora come va la vita? Sei sparito..."

"Emma è tutto il pomeriggio che ti sto chiamando, perché diamine non rispondi!?" Urla il mio amico arrabbiato e agitato, è evidente che quello che ha da dirmi è importante.
"Io davvero non volevo farlo, è successo,pensavo lo sapesse già da tempo..."

"Simone che cosa hai fatto?" Inizio a preoccuparmi non ditemi che è quello che penso, non può essere.

"Emma lo sa. Riccardo sa di Sydney e non mi è sembrato molto felice della notizia. Scusami Emma, io..." E con l'ennesimo 'mi dispiace' che sento uscire dalla bocca del mio amico, riattacco.

Provo a chiamare Riccardo al cellulare, niente è staccato,  mi risponde solo la sua petulante segreteria. Allora è così che prendo le chiavi della macchina, la borsa e mi avvio verso l'uscita.  Devo andare da lui e sistemare questa cosa.
Ma proprio nel momento in cui io apro la porta me lo ritrovo davanti intento a fumare una sigaretta, appena nota la mia presenza la spegne.

"Io e te dobbiamo parlare."

Sono tornata, finalmente direi, ci tenevo a dirvi due cose, innanzitutto mi dispiace di essere sparita per mesi, ma dopo la fine della scuola ho voluto prendermi una lunga pausa da tutto. Poi ho iniziato anche l'università, primo anno Economia, lasciamo stare...e quindi sono concentrata prevalentemente su questo. Cercherò di essere più presente. E la seconda cosa è che siamo arrivate 1K visualizzazioni, GRAZIE INFINITAMENTE.

L'amore esiste, ma è complicato. (Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora