Notte di rivelazioni

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Tum,tum,Tum. Uno sbattere incessante mi sveglia nel cuore della notte, inizialmente cerco di non badarci, mi ripeto che saranno i vicini, ma realisticamente parlando, è troppo forte per provenire dalle villette affianco. Quindi con malavoglia e leggermente spaventata provo ad individuare da dove provenga il rumore e da eccellente detective quale sono scopro che a sbattere sono i sassi che qualcuno sta lanciando contro la mia finestra.

Mi convinco che non possa essere un ladro, quale lo farebbe d'altronde? E quindi decido di andare a vedere chi possa essere, consapevole che un solo mio urlo farebbe accorrere mio padre e mio fratello all'istante in caso di emergenza. Sono furba lo so.

Una volta aperta la finestra mi avvicino al balconcino, in pochi secondi riconosco la persona, mi sorride e io come risposta torno in camera mia infuriata.

Prendo il cellulare e digito il suo numero, risponde dopo appena uno squillo.

"Vattene via subito da casa mia"

"Emma dai fammi entrare"

"No, torna a casa e vai a dormire, come sto per fare io in questo momento!" Il tutto sussurrando per non svegliare la mia famiglia, ma l'enfasi c'è eccome.

Torno quindi a letto, ma dopo pochi minuti lo vedo entrare in camera mia, si deve essere arrampicato sull'albero accidenti! Pensavo che solo Zack Efron, la prima vera cotta alle elementari, potesse fare queste cose.

"Almeno una canzone me la canti?" Chiedo con ironia alludendo al film della mia pre/adolescenza.

"Cosa? No, Emma! Dobbiamo parlare."

"No, fammi capire Riccardo, sei sparito per giorni senza dirmi niente. Ho provato a cercarti e ho sperato anche solo di ricevere con un messaggio da parte tua e invece il nulla totale. E adesso rispunti fuori a notte fonda per giunta perché vuoi parlare...e di che cosa poi!?"

È frustante non poter urlare per paura che la tua famiglia si possa svegliare perché è nel tuo stesso piano.

"Di noi Emma, avevo bisogno di tempo per pensare."

"Tempo oppure di farti una scopata con qualcuna?" Non ho mai usato un temine così volgare, perché mi è sempre sembrato squallido, ma arrabbiata quale sono non mi pare il momento di fare la signorina. E poi così capisco se potrebbe avere un'altra, ma al solo pensarci mi viene il magone.

"Assolutamente no, non voglio nessuna che non sia tu Emma. Sei paranoica, logorroica,gelosa, lunatica e un po' viziata..."

Ah sì? Buono a sapersi...ma allora cosa ci sei stato a fare con me tutti questi mesi se non ti vado bene come sono?

"Ecco appunto cosa ti dicevo? Sei paranoica, non voglio nemmeno immaginare che cosa ti stia frullando per la testa in questo momento. Però voglio che tu sappia che ti amo con i tuoi difetti e pregi soprattutto. Sei bella, intelligente, testarda, solare, spiritosa e premurosa. Mi dispiace per come ho reagito male alla notizia, non è un bel periodo per me e sapere all'improvviso da un altro che te ne saresti andata via, ho pensato che mi avresti dimenticato." Si gratta la nuca imbarazzato per la rivelazione appena fattami.

Non riesco a fare altro che sorridere sia per le parole piene d'amore e per la tenerezza con cui me l'ha espresse.

Ma quando prova a baciarmi mi irrigidisco e lo allontano, le scuse per quanto carine possano essere, per me non sono sufficienti. Non capendo ci riprova, ma anche questa volta mi scosto.

"E adesso che c'è ancora!?" Sembra spazientito e mi fa rabbia che non capisca quale sia il problema nonostante avessimo discusso anche di questo.

"È per il tuo ex? Se lo prendo..." Si interrompe appena vede la mia faccia muoversi in senso di negazione. Non ho intenzione di mettere Matteo in mezzo, il passato è passato e tra noi c'è solo reciproco affetto.

L'amore esiste, ma è complicato. (Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora