Bagagli e insicurezze

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La mia camera è un vero disastro, mi sembra di essere al mercato. Sono alle prese con la prima 'stesura' delle valige e sono nel caos più totale, mi sembra sempre di dimenticare qualcosa. Nonostante, maniaca del controllo quale sono, grazie mamma, abbia messo su carta cosa mi devo portare e cosa so che posso anche lasciare qui. Anche perché non ho intenzione di pagare un sovrapprezzo per fare imbarcare i miei bagagli.

Per fortuna a controllare la situazione e ad aiutarmi, direttamente da Pisa, c'è mia cugina Vittoria che da qualche giorno è ospite nella mia camera. Tra i nonni e mia cugina, in questi giorni non c'è stata tanta tranquillità in casa, ma meglio così; mi piace avere intorno la mia famiglia.
Poi grazie a Vitto sono riuscita finalmente ad iniziare, sono convita che senza di lei sarei finita per ridurmi a farle la sera prima.

Si può dire anche cominciato il conto alla rovescia alla mia partenza, è questione ormai di pochi giorni, tre per l'esattezza e non potrei esserne più elettrizzata. Certo i miei affetti mi mancheranno tanto, specialmente la mia strampalata famiglia, ma cavolo sto andando in Australia! Sei mesi dove studierò, conviverò con dei perfetti sconosciuti, dove cercherò di divertirmi e soprattutto esplorare posti ancora non visti. E possibilmente non con gli occhi del turista, ho intenzione proprio di vivermi al meglio questa esperienza. E quando tornerò a fine febbraio ad attendermi ci sarà anche Riccardo, me l'ha garantito,e di questo non potrei esserne più felice.

Oggi purtroppo non ci vedremo, ha una partita a calcetto con gli amici, gli avevo chiesto se potevo aggiungermi per fare il tifo, però poi mi ha fatto ricordato la presenza di mia cugina e perciò ho lasciato perdere. Sembrava sollevato, ma poi mi ha spiegato che lui non gradisce le ragazze che stanno sulle gradinate a schiamazzare solo per farsi vedere e poi che io con la mia bellezza l'avrei distratto troppo. Ad essere sincera sul momento mi sono offesa, ma poi mi sono convinta di smetterla di fare la ragazza appiccicosa, deve avere i suoi spazi.

"Non capisco perché tu e la zia siete così perfezioniste, delle valigie dovete fare  non un trasloco!" Constata Vittoria una volta dato uno sguardo alla mia lista, approvata anche da mamma.

"Tecnicamente è un trasferimento, certo è temporaneo però...è poi serve per non dimenticare nulla."

"Mah se lo dici tu...basta che non lasci a casa costumi e vestiti per andare a ballare. Beata te cugina, chissà quanti manzi ci saranno a Sydney, tra universitari e surfisti. Ma ti rendi conto? Portami con te Emma, sul serio ne ho bisogno." Dice inginocchiandosi davanti a me con fare teatrale.

"Per quanto possa far caldo, non credo che sia possibile aggirarmi per l'università in costume e poi i manzi non mi interessano in questo momento. Ho già il mio personale."

"Su questo non ti do torto, ma comunque penso seriamente di raggiungerti tra qualche mese, tirocinio permettendo. Una veloce visita dove non solo mi farai da guida, ma dover potrò rilassarmi e ammirare il paesaggio."

"Ma smettila" Affermo ridendo dopo averle lanciato un cuscino che lei prontamente riesce a schivare.

Vittoria è molto esuberante, eccentrica forse, ma sa anche essere seria, specialmente nel lavoro.
Io e lei inoltre abbiamo un legame speciale, per me è quasi come una sorella. Mi è sempre stata vicino, nonostante la lontananza e gli impegni che come tutti ci tengono occupate nella vita di tutti i giorni. Per non parlare che ogni volta che mi trova in difficoltà prende il primo treno e viene a Milano da me per starmi vicina.
Ho un buonissimo rapporto anche con gli altri cugini che sento telefonicamente almeno una volta a settimana, vogliono darmi alcuni consigli tecnici per il viaggio specialmente Luca. Però mi sento più legata a lei, forse anche perché mi capita di vederla più spesso.

L'amore esiste, ma è complicato. (Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora