SarahLa vita a volte è capace di sorprenderti. Pensi che sia tutto perduto, che non tornerai mai più a sorridere come un tempo e che il dolore che ti porti dentro non andrà più via; poi qualcosa di inaspettato sconvolge i tuoi piani e ti ritrovi a rivedere i tuoi modi di pensare, rendendoti conto che forse, anche se le tue sofferenze non spariranno mai, un sorriso nuovo potrà comparire ancora sul tuo viso. E se credevo che quel sorriso genuino, apparso improvvisamente sulle mie labbra al solo pensiero che Jackson mi stesse pensando, fosse passeggero, mi sbagliavo di grosso.
Da quel primo messaggio, ricevuto a natale, abbiamo trascorso i giorni successivi chattando dalla mattina alla sera, fatta eccezione delle volte in cui lui doveva svolgere un turno di lavoro.
Sembravamo due adolescenti alle prese con qualcosa di nuovo ed elettrizzante, o perlomeno io mi sentivo tale, visto che continuavo a sorridere come un imbecille a ogni sua frase, sciogliendomi come neve al Sole tutte le volte che digitava il dolce soprannome che mi ha affibbiato.Temevo che al mio rientro a LA quel rapporto speciale che avevamo creato, infrangendo finalmente le barriere che avevamo innalzato durante i nostri primi scontri, si sarebbe sgretolato, ma anche in quel caso mi sbagliavo.
Il modo in cui i suoi occhi si sono illuminati nel vedermi oltrepassare la porta di casa, dopo quasi due settimane, hanno reso chiaro come un legame ancora indefinito teneva unite le nostre anime così distanti ma vicine al tempo stesso.
«Sei tornata!» ha esclamato quel giorno, sgranando gli occhi mentre le sue gambe si muovevano svelte verso la mia direzione.
Senza concedermi nemmeno la possibilità di replicare, mi ha stretta forte in un abbraccio, inebriandomi con quel suo odore caratteristico che avevo tanto bramato di respirare.
«Mi sei mancata, coniglietta!» ha sospirato tra i miei capelli, intanto che io cercavo ancora di riprendermi delle innumerevoli sensazioni che il suo tocco evocava in me, annebbiando la mia mente per pochi istanti.
Quella sua confessione, così come i suoi precedenti messaggi, aveva acceso ancora una volta quel barlume di speranza che il mio cuore covava nel profondo.
Esporsi così tanto non era da lui, così come non lo era essere estremamente dolce e gentile. Quella figura non gli si addiceva ed io temevo che da un momento all'altro avrebbe fatto retromarcia, facendo a pezzi quel piccolo sentimento nei suoi confronti che sapevo stava mettendo radici dentro di me, ma non riuscivo comunque a fare un passo indietro. Pur consapevole di quello a cui andavo incontro mi sentivo, e mi sento tutt'ora, attratta da lui come se fosse una potente calamita ed io il metallo che viene intrappolato nel suo campo magnetico.
«Solo perché non avevo nessun altro da importunare, sia ben chiaro!» aveva precisato subito dopo, sfumando ancora una volta le mie illusioni in merito alle sue attenzioni.
Ho finto di non capire quanto gli costasse ammettere ad alta voce quello che in realtà sentiva dentro di sé, avendo la necessità di evidenziare, con il suo solito modo di fare giocoso, che non avrei dovuto dare peso alla sua rivelazione.
Io però lo sapevo e lo sentivo che quel tenero abbraccio in cui mi stringeva era reale. Riuscivo a percepire il calore che irradiava il suo petto a contatto con la mia guancia e distinguevo il battito irregolare del suo cuore che, inevitabilmente, mandava delle scariche elettriche dritte al mio. Non avevo bisogno di sentirgli dire nulla, mi bastava starmene accovacciata tra le sue braccia e convincermi anche solo per un nano secondo che tra di noi sarebbe potuto nascere qualcosa; non contava nient'altro in quel momento.
Con il passare dei giorni comunque mi ero imposta di non fantasticare più del dovuto su di lui, ripetendomi che la mia era tutta un'illusione e dovevo smetterla di cercare significati nascosti nei suoi comportamenti, rischiando così di ricevere una delusione ogni qualvolta sapevo per certo se la sarebbe spassata a letto con una ragazza incontrata in discoteca. Non mi sarebbe dovuto importare tutto questo, visto che il nostro rapporto si limitava a una semplice amicizia, ma non riuscivo a liberarmi dal fremito che provavo al centro dello stomaco tutte le volte che lo vedevo uscire di casa insieme a Justin.
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Chasing Love #1 ~ Poli opposti
RomanceSarah e Jackson sono due poli opposti, cresciuti in due famiglie con ideali diversi e incapaci di sopportare la presenza reciproca. Si sa peró che gli opposti si attraggono, si cercano, si completano, si amano perché si donano reciprocamente quello...