Chasing Love #1 ~ Poli opposti

Capitolo 41 ~ In questo Bar non serviamo Jack...!

*In allegato accanto all'immagine trovate la canzone menzionata a metà capitolo, se volete potete ascoltarla.

                        Jackson

Tennessee. La terra della musica, del whisky, dei maestosi paesaggi verdi e della gente solare.

Sono qui da quasi una settimana, a Nashville, la città che rappresenta per eccellenza lo stile country.

Al contrario di come pensavo, un ragazzo come me, pieno di soldi e agiatezze, abituato a vivere nel lusso più sfrenato, è riuscito ad apprezzare la cultura di questo posto magico, così come lo definisce la mia donna.

Ho amato ogni singolo istante di questa vacanza. Ogni risata, ogni lacrima, ogni ricordo sono stati scolpiti nel mio cuore e li porterò per sempre con me, nella mia mente.

Ho scoperto nuovi sapori, nuovi odori, sensazioni e sentimenti mai provati prima. Sono stato a contatto con la natura, con gli animali, avendo persino il piacere di andare a cavallo ed esplorare insieme a Sarah le praterie e le fonti d'acqua più belle di questo luogo.

Domani me ne tornerò a casa, a New York, alla vita di tutti i giorni, alla frenesia che porta con sé il lavoro, ma lo farò con un bagaglio culturale nuovo sulle spalle; lo farò con il ricordo dei sorrisi solari di questa famiglia che mi ha accolto come se fossi sempre stato parte di loro; con le risate di Danielle e Shawn che mi rimbombano nelle orecchie come se stessimo ancora giocando insieme, con i discorsi strani di Dominic, William e Simon che hanno invaso il mio cervello, con le risposte sempre pronte di Mariah e Jennifer, le quali non riesco ancora a distinguere in quanto perfettamente identiche.

Tornerò a casa con un sorriso, quello che mi ha regalato Abigail ogni giorno, preparandomi quelli che sono diventati i miei biscotti alla cannella preferiti, riempiendomi di lodi e complimenti e soprattutto di ringraziamenti per aver reso felice Sarah.

Tornerò con la consapevolezza che questo viaggio ha cambiato per sempre una parte di me!

«Ehi, hai intenzione di startene qui, tutto solo, ancora per molto?» mi riscuote la voce dolce della mia ragazza, intanto che le sue braccia mi cingono in vita e avvolgono la mia schiena.

«Stavo solo ordinando qualcosa da bere» mi giustifico, anche se in realtà mi sono lasciato trascinare dai pensieri già per troppo tempo.

Lei si sporge in avanti, sorride e deposita un bacio affettuoso sulla mia guancia.

È felice, così tanto che continua a sorridere da giorni. Non l'ho mai vista così allegra, rilassata e appagata come adesso. Il suo viso sprigiona gioia da tutti i pori e so che in parte il merito è di questo posto, di questa terra, della sua gente e della sua famiglia.

Dopo aver superato il primo approccio irrequieto con le sue sorelle sono riuscito a farle riappacificare, ripristinando l'ordine famigliare e costringendo le tre donzelle a chiarire quello che si è scoperto essere un sentimento di invidia e gelosia covato per anni. Una volta risolto il problema alla ridice ed essersi chieste scusa a vicenda, si sono strette in un abbraccio affettuoso e hanno trascorso il resto della settimana a ridere e scherzare insieme.

«Ho l'impressione che qualcosa stia tormentando la tua testolina!» osserva la mia coniglietta, corrugando la fronte e scrutandomi con attenzione. Si sposta accanto a me, poggiando le spalle contro il bancone di legno, mentre io me ne sto seduto in questo vecchio sgabello logoro, rimanendo ammaliato dalla sua capacità di leggermi dentro.