Capitolo 14 ~ Non puoi negare l'evidenza

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                              Jackson

Come si fa a desiderare ardentemente di avere una persona accanto e allo stesso tempo ostinarsi a mantenere le distanze?
Me lo chiedo da giorni eppure continuo a non cambiare questo mio atteggiamento da settimane.

Dopo quel bacio mancato, che stava per schioccare sul tetto della mia stanza, ho deciso di evitare Sarah, per quanto questo sia possibile visto che viviamo nella stessa casa e lavoriamo insieme.

Anche se ho desiderato con tutto me stesso toccarla o parlarle, sono stato un perfetto codardo e le ho fatto credere che in verità non mi importa niente di lei.

So che ho sbagliato, che i miei atteggiamenti la confondono e le fanno male, ma non posso rischiare di farla stare peggio in futuro. So bene che se mi lasciassi andare con lei, permettendole di intraprendere una relazione, la deluderei e non sarei all'altezza delle sue aspettative.

Temo di non essere mai abbastanza per gli altri, così come mi ha sempre fatto credere mio padre, e non voglio rischiare di fare un passo falso e ferirla, ecco perché mi sforzo di starle alla larga.

L'unico problema, in questa assurda situazione, è che al cuore non si comanda e il mio, per quanto mi ostini a negarlo, è già legato al suo da un filo impercettibile che sembra non volersi spezzare. Se poi a tutto questo aggiungiamo che il destino non gira di certo dalla mia parte, facendoci capitare in sequenza turni di lavoro comuni, starle lontano è diventato sempre più complicato.

Ci siamo ritrovati da soli in diverse circostanze, scambiandoci sguardi che dicono più di quanto le parole riescano a fare, o anche solo sfiorandoci accidentalmente, provocando una reazione a catena che ha portato i nostri corpi a bramare di più; come quella volta in cui, dopo aver cenato insieme, abbiamo sparecchiato la tavola e le nostre dita sono entrate in collisione, mozzando i nostri respiri per l'evidente desiderio che si era acceso in noi, creando un momento imbarazzante che entrambi avremmo preferito evitare.

È assurdo come un semplice tocco sia stato capace di scaturire in me un brivido insolito che mi ha attraversato la pelle e si è appropriato di ogni mia parte. È come se i nostri corpi fossero attratti da una forza magnetica e non riuscissero a stare lontani.

Non è servito a nulla nemmeno provare a distrarre la mente andando a letto con un'altra donna perché la sola idea, che avrei potuto toccare qualcuno che non fosse lei, mi disgustava.

Sono state delle settimane infernali e vedere la luce nei suoi occhi essersi spenta a causa del mio rifiuto non ha fatto altro che peggiorare la situazione.

Mi sento confuso e frustrato. Una parte di me vorrebbe fiondarsi in camera sua, stringerla tra le braccia e baciarla, mentre l'altra parte mi ricorda quanto siano insormontabili le differenze che ci dividono e quanto sia alto il rischio di farla soffrire.

"E se mio padre avesse ragione? Se fossi un fallito come continua a dire, incapace di portare a termine qualcosa nella propria vita? Se fossi come lui e non riuscissi a mantenere una relazione stabile?"

Questi dubbi affollano la mia mente di continuo e la paura di sbagliare, di ferire il cuore di quella ragazza innocente che ha già sofferto abbastanza nella sua vita, mi paralizza.

Non posso continuare a negare l'evidenza però! Io provo qualcosa per lei e questo strano sentimento sembra non volersene andare via.

Chasing Love #1 ~ Poli opposti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora