Capitolo 16 ~ Resta con me

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Sarah

Dicono che il risveglio post sbornia sia tragico e confusionario e il mal di testa che ne deriva sia altrettanto catastrofico, eppure io, quando ho aperto gli occhi questa mattina, mi sono svegliata con i medesimi sintomi nonostante fossi piuttosto sicura di aver smaltito la dose alcolica precedentemente ingerita.

Il cranio pulsava in maniera insopportabile e il mio primo pensiero, una volta riaffiorati i ricordi della sera prima, è andato a mio padre. Si, ho pensato proprio a lui mentre continuavo a ripetermi: "Non è possibile! Ho trasgredito le regole e i principi con cui sono cresciuta solo per assecondare le richieste di un ragazzo."

Avevo bevuto, per la prima volta in tutta la mia vita avevo assaggiato l'alcool, sostanza severamente vietatami dai miei genitori, e farlo mi aveva fatta sentire diversa, audace, spigliata e libera di poter decidere finalmente con la mia testa le mie proprie azioni.

Sapevo che non avrei più ripetuto l'accaduto, forse mi sarei solo concessa un bicchierino ogni tanto quando mi sarei ritrovata in compagnia di amici, ma la consapevolezza di aver infranto le regole e aver vissuto una nuova esperienza mi faceva sentire più adulta e indipendente. 

L'euforia legata a quel momento, però, è sparita un attimo dopo, quando è riapparso nella mia mente il ricordo di un paio di labbra carnose che si sono posate sulle mie.

Mi è bastato chiudere gli occhi e sfiorarmi la bocca per sentire ancora la sensazione del suo tocco lento e dolce su di me, che è stato capace di farmi estraniare dal resto del mondo e farmi vivere un'esperienza unica.

Respiravo ancora il suo profumo intenso, come se mi avesse lasciato un marchio sulla pelle che neanche lavandomi sarebbe andato via. Percepivo il suo fiato caldo, la tenerezza con cui mi stava toccando e i brividi dei nostri cuori che sembravano essere diventati una cosa sola. 

"Ora capisco perché le persone di baciano di continuo!" mi sono detta.

Se avessi saputo che tutta quell'attesa e quegli anni passati a essere denigrata e presa in giro per non aver mai baciato un ragazzo, per non essermi mai spinta oltre né lasciata andare con il primo che passava per la strada, avessero portato a quel meraviglioso momento che ho vissuto ieri sera, avrei aspettato anche altri vent'anni.

È stato perfetto! Meglio di quanto potessi desiderare e immaginare, meglio di quanto me lo avessero descritto. Sono stati secondi di pura magia, secondi in cui il tempo sembrava essersi fermato e contemporaneamente correre troppo in fretta.

Mi sentivo in paradiso e se solo avessi potuto avrei fatto in modo che quel bacio non finisse mai, ma quella felicità è sparita ancora prima che potessi realizzarla perché gli avevo detto la verità. Mi ero esposta senza limiti e barriere, senza sotterfugi che gli nascondessero chi ero stata fino a quel momento: la vergine figlia del pastore che non era mai stata baciata.

Immaginavo che tale rivelazione l'avrebbe sconvolto; avevo predetto una reazione avversa e incredula da parte sua che l'avrebbe portato a guardarmi con occhi diversi, ma viverlo e supporlo non sono la stessa identica cosa, non fanno male allo stesso modo. Sapevo che il suo rifiuto mi avrebbe devastata, perché quello che avevo assaporato era troppo bello per essermi strappato via cosi facilmente, sapevo che non avrebbe accettato la mia rivelazione, viste le sue usuali abitudini sessuali, non avrei mai immaginato però che le sue parole mi avrebbero fatto così male.

Chasing Love #1 ~ Poli opposti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora