Capitolo 34 ~ Tu sei come lui

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                             Jackson

Non so esattamente per quanto tempo ho dormito, forse un'ora o poco più. Mi fa ancora male la testa, sento i muscoli indolenziti, la gola che brucia per aver rigettato quasi l'intero contenuto del mio stomaco, la nausea non è andata del tutto via e la sbronza è stata smaltita solo in parte. In compenso però mi sento decisamente più lucido rispetto a quando sono rientrato in casa e le mie facoltà mentali stanno tornando al loro normale funzionamento.

Quel senso di confusione e smarrimento che ho avvertito non appena ho aperto gli occhi è stato rapidamente sostituito dal panico, che sta velocemente crescendo in me, da quando ho sentito delle urla disumane provenire dal corridoio. 

Balzo in piedi, anche se un po' barcollante, affrettandomi a precipitarmi fuori dalla stanza per capire cosa sta succedendo.

Sarah mi segue scattante, saettando lo sguardo da un punto all'altro della casa per cercare di individuare la fonte di quel baccano, che scopriamo presto provenire dallo studio di mio padre.

Mi avvicino intrepido, con il cuore che martella nel petto e la paura di scoprire con i miei stessi occhi perché mia sorella sta gridando: «Papà, cosa stavate facendo?»

Una parte di me vorrebbe arrestare il mio cammino pochi metri prima di quella porta, fingere di non aver sentito nulla e tornarsene a dormire tra le braccia della mia coniglietta, ma l'altra parte mi spinge ad arrancare il passo e prepararmi a scoprire quello che so già mi devasterà la vita.

Mi basta dare una rapida occhiata all'interno di quelle quattro mura, notare le lacrime e la disperazione di Emily, la delusione impressa negli occhi di Kristen e la rabbia in quelli di Miles, per capire che sarebbe meglio non guardare in direzione della scrivania e scoprire i due colpevoli; ma ahimè lo faccio. Mi volto e li vedo uno avvinghiato all'altra, con più indumenti sul pavimento che a coprire i loro corpi, lo sguardo impaurito di lui, consapevole che sta per perdere tutto, e il sorriso sfrontato di lei, felice di essersi presa la sua rivincita.

Li tolleravo giá a fatica e nell'ultimo periodo avevo limitato i rapporti più che potevo, reduce del dolore causatomi dal nostro ultimo confronto, ma quello che stanno vedendo i miei occhi in questo momento, la reazione che si sta scatenando all'interno del mio petto, non è minimamente paragonabile a tutto l'odio che ho provato verso di loro prima di adesso.

"Odio. Si, proprio così! Perché non si può fare a meno di odiare due traditori e, se prima avevo preso in considerazione la vaga idea di perdonarli con il passare del tempo, ora ho capito che non voglio più avere niente a che fare con loro"

«Cosa cazzo sta succedendo qui dentro?» sbraito, perdendo velocemente il controllo, intanto che Sarah alle mie spalle invoca Dio, sconvolta.

L'arpia che mi ha messo al mondo sospira il mio nome preoccupata, senza nemmeno curarsi di coprire a sufficienza le sue nudità, mentre Emily, palesemente distrutta, invita mio padre ad avere il coraggio di guardarci in faccia ed essere sincero.

Lui è in preda al panico, balbetta e i suoi occhi azzurri saettano veloci tra il mio sguardo disgustato e quello incredulo di Kristen. Non ha nemmeno le palle di ammettere ad alta voce le sue colpe, è un vigliacco ed io fatico a resistere all'impulso di prenderlo a pugni.

«Stavamo facendo sesso sulla scrivania ed Emily ci ha scoperti»

È Kate a dare fiato alla bocca, affermando in maniera schietta e diretta quello che stavano palesemente facendo.

I pianti di Emily riecheggiano sempre più forte all'interno della stanza intanto che gli occhi della sua rivale brillano di una scintilla maliziosa.

Chasing Love #1 ~ Poli opposti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora