Jackson
Da quando ho saputo che Faith, mia nipote, sarebbe morta, dentro di me è scattata qualcosa, una sorta di scintilla che mi ha reso più fragile e suscettibile del solito.
Mi ero abituato all'idea che presto, una piccola creatura probabilmente simile a sua madre, mi avrebbe chiamato 'zio', correndomi incontro ogni volta che ci saremmo visti. Realizzare che tutto questo non sarebbe mai accaduto mi ha scombussolato e una parte di me sembra essersi spenta.
I litigi con Sarah, inoltre, non fanno altro che aumentare, il giorno della partenza si è avvicinato rapidamente e vedere mia sorella, l'unica che abbia mai considerato davvero parte della mia famiglia, soffrire in quel modo atroce, peggiora soltanto le cose.
La mia situazione sentimentale è instabile, passiamo da un bacio a una discussione nel giro di pochi attimi. Tutto ciò che ci circonda sembra in qualche modo dare addito alle nostre divergenze e le sfuriate di rabbia sono all'ordine del giorno.
Battibecchiamo continuamente e ci puntiamo il dito contro ad ogni occasione. Principalmente le nostre contese riguardano il futuro totalmente diverso che entrambi immaginiamo, il trasferimento ormai prossimo a New York e l'andare a vivere con mio padre una volta arrivati in città.
Quest'ultimo contrasto è nato a causa del mio rifiuto di trovare un appartamento tutto nostro. Non l'avevo ancora detto a lei, ma l'idea di andare a convivere, senza nessuno che girovagasse per casa a parte noi due, mi terrorizzava a morte. Mi sembrava un passo avventato e forse anche forzato, vista la situazione sconvenevole in cui ci troviamo, per cui mi è parsa un'ottima idea quella di condividere per qualche mese lo stesso tetto del mio babbo. Non ero particolarmente entusiasta all'idea di tornare a vivere con lui, ma sapevo che essendo il nuovo capo dell'ospedale avrebbe passato poco tempo in casa quindi la sua presenza era superflua, serviva soltanto per calmare le mie paranoie sul futuro.
Quando Sarah ha capito come stavano le cose, circa un mese e mezzo fa, la sera di natale, non ha reagito molto bene e la comprendo, probabilmente anch'io al suo posto me la sarei presa, ma a causa delle mie insicurezze mi sono sentito spinto ad agire in questo modo.
Nonostante tutto quello che stiamo passando io non ho smesso un solo istante di amarla e spero ancora di riuscire ad appianare i nostri contrasti, così da tornare a essere felici e spensierati come un tempo, tuttavia, in questo momento, reputo che compiere un passo importante, come quello di andare a convivere, non sia la cosa giusta da fare per il nostro rapporto.
Abbiamo cercato di mettere una pietra sopra quest'enorme discussione, purtroppo però nulla per noi è facile da superare come lo era un tempo. Lei continua a piangere, a disperarsi e a lamentarsi per la nostra partenza, attingendo a scuse banali pur di evitare questo trasferimento.
Le nostre liti si sono quietate solo il mese scorso, quando Kristen ha dato alla luce la piccola Faith, che è morta solo qualche minuto dopo la sua nascita.
Io e Sarah ci eravamo ripromessi di concedere a lei e a Miles i loro spazi, ma non potevano di certo passarci indifferenti i loro stati d'animo devastati. Quando al funerale della piccola ho visto mia sorella piegarsi in due dal dolore e urlare a squarcia gola tra i singhiozzi: "Voglio la mia bambina! Vi prego, ridatemi la mia bambina!"; ho sentito il cuore stringersi in una morsa di dolore lancinante, che ha invaso ogni cellula del mio corpo, facendomi mancare il respiro fino a quando l'ho stretta tra le braccia, cercando inutilmente di rasserenarla.
Io l'avevo sempre protetta da ogni cosa, per certi versi ero stato peggio di mio padre con lei, preoccupandomi di renderla sempre felice e assicurandomi che nessuno le facesse del male, ma in quel momento non potevo fare niente per lei se non stringerla sul mio petto per farle avvertire la mia presenza, eppure non le bastava. È arrivata al punto di allontanarmi per rifugiarsi tra le braccia del suo uomo.
STAI LEGGENDO
Chasing Love #1 ~ Poli opposti
RomansaSarah e Jackson sono due poli opposti, cresciuti in due famiglie con ideali diversi e incapaci di sopportare la presenza reciproca. Si sa peró che gli opposti si attraggono, si cercano, si completano, si amano perché si donano reciprocamente quello...