Jackson
Quelle poche ore di riposo che mi erano rimaste a disposizione le ho passate insonni, pensando a tutto quello che era accaduto, ricordando i suoi occhi verdi immersi in un mare di lacrime, rivivendo minuto dopo minuto gli ultimi attimi trascorsi insieme a lei.
La sua voce incrinata che mi supplica di restare, di portarla insieme a me, di non separarmi da lei, mi rimbomba ancora nella testa, come un disco rotto che si è inceppato sulle stesse note.
Sento le sue grida, rivedo il suo sguardo implorante che mi lacera l'anima e mi fa sentire sempre peggio.
Mi sento una nullità. Vuoto. Un uomo che non vale abbastanza e non è capace di dimostrare il proprio amore a chi lo merita.
Le parole taglienti di mia madre vorticano ancora nel mio cervello, ferendomi in profondità, insidiandosi tra i miei neuroni, mettendo radici nel mio cuore.
Più ripenso a lei, a quello che è successo, alle spregevoli azioni di mio padre e alla consapevolezza, da poco ottenuta, che sono il figlio di due traditori, più mi rendo conto che sono come loro o comunque potrei diventarlo.
Non ho mai avuto una guida nella mia vita. Nessuno mi ha insegnato ad amare, a essere un uomo, a prendermi cura degli altri o a fare del bene alla gente. Le uniche presenze maschili nella mia vita, che mi sono state d'esempio, sono mio padre e mio nonno; entrambi uomini spregevoli, traditori e causa di dolore altrui.
Sono ore ormai che provo a fare chiarezza nella mia mente, che tento di trovare una soluzione a tutto questo, che rifletto su me stesso e sulle mie azioni senza giungere a una conclusione.
Lei mi manca. La mia coniglietta mi manca, come l'aria di cui ho bisogno per respirare e sembra scarseggiare da quando mi sono separato dalla donna meravigliosa che avevo al mio fianco.
"Lei mi manca, diamine!"
Mi manca da impazzire ma mi ostino a non cercarla. Tengo il cellulare spento da ieri sera e mi sono rifugiato nell'unico posto in cui sapevo non avrebbe controllato, ovvero a casa di Justin.
Conoscevo l'indirizzo del mio amico, anche se non ero mai stato in casa sua prima d'ora, ed ero consapevole che lei, fidandosi di lui, non sarebbe venuta fin qui, immaginando che nel caso in cui avesse avuto mie notizie gliele avrebbe rivelate senza esitazione.
Mi sono precipitato dietro la sua porta questa mattina, limitandomi a chiedergli asilo senza dargli alcuna spiegazione. Lui mi ha accolto, anche se un po' esitante, e mi ha lasciato dormire sul divano, minacciandomi di avere appena ventiquattr'ore per dare ai miei cari informazioni sul mio conto.
Ho accettato, nella speranza che un solo giorno sarebbe stato sufficiente a farmi capire come avrei dovuto agire e cosa avrei voluto fare della mia vita, ma a quanto pare mi sbagliavo.
Non è così facile decidere di mettere fine alla mia storia con Sarah e non è servito a niente nemmeno stare da solo per gran parte della mattinata o fare una doccia calda per schiarire i miei pensieri.
Così adesso mi ritrovo qui, a discutere con mia sorella, che è riuscita a far confessare Justin, avendo come sempre un forte ascendente su di lui, rivelandole ad alta voce le paure che mi attanagliano.
Ho ancora un terribile mal di testa, probabilmente dovuto alla sbronza della sera precedente e alla mancanza di sonno, indosso solo un paio di boxer e per difendermi dalle parole di Kristen, che tenta di farmi ragionare spiattellandomi in faccia quanto siano infantili i miei atteggiamenti, ho deciso di ferirla, affermando senza alcun tatto quanto detesti che la sua vita sia perfetta e papà l'abbia sempre amata più di me, accusandola addirittura di finto buonismo.
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Chasing Love #1 ~ Poli opposti
Roman d'amourSarah e Jackson sono due poli opposti, cresciuti in due famiglie con ideali diversi e incapaci di sopportare la presenza reciproca. Si sa peró che gli opposti si attraggono, si cercano, si completano, si amano perché si donano reciprocamente quello...