Chasing Love #1 ~ Poli opposti

Capitolo 8 ~ Le peggiori settimane della mia vita

Sarah

Da quando mi sono trasferita in questa casa posso affermare con certezza che ho trascorso le tre settimane peggiori della mia vita! Credevo che lo scoppio della caffettiera e l'accidentale scambio dello spazzolino da denti fossero solo dei casi isolati mirati a darmi il benvenuto in maniera provocatoria, ma mi sbagliavo.
Se da una parte mi trovo bene con Kristen e ho approfittato di questa convivenza per conoscerla meglio e legare con lei, dall'altra parte mi ritrovo stremata, stanca e stressata da quell'idiota di suo fratello. Ho passato dei giorni infernali e questo non è stato dovuto solo ai turni di lavoro raddoppiati che mi sono ritrovata a svolgere, ma è stato principalmente a causa del mio bullo personale.
Pare proprio che stia provando tutte le tecniche possibili per infastidirmi, mettendo in atto stupidi giochetti diabolici che mi stanno facendo uscire fuori di testa.

Solo per citarne alcuni, oltre ad aver attentato alla mia vita facendomi scoppiare la caffettiera in faccia, ha ben pensato di puntare ad orari differenti decine di sveglie nascoste nella mia stanza che hanno tempestato il mio sonno con un rumore infernale per una settimana intera fino a quando sono riuscita a trovarle tutte e disattivarle. Ma non è finita qui! Si diverte a nascondermi le cose, riempirmi le scarpe di dentifricio così da farmi imbrattare le calze ogni volta che le indosso e rischiare di farmi scivolare; ha versato tracce di aglio e peperoncino nel mio caffè per ben quattro volte; salato i miei cibi in maniera esagerata; scambiato il barattolo dello zucchero con quello del sale; mangiato tutti i miei yogurt preferiti per poi riporre nel frigorifero la confezione vuota; ha attaccato una trombetta da stadio ai margini della porta della mia stanza che si attiva ogni volta che la maniglia viene abbassata, così da farmi sobbalzare ad ogni mio singolo risveglio; creato un percorso che mi impedisse di accedere alla mia camera a causa dei centinaia di bicchieri colmi d'acqua che ha depositato sul pavimento, costringendomi ad impiegare più di un'ora per svuotarli tutti; disattivato la caldaia ogni volta che ho fatto la doccia, facendomi rabbrividire sotto il getto d'acqua gelata che sono stata forzata ad utilizzare per sciacquare via il sapone; e proprio quando credevo che non sapesse più che cosa fare per arrecarmi disturbo ha cominciato a mirare ai miei punti più sensibili mettendo in disordine la mia camera quando non sono in casa, sostituendo una miscela di miele e limone al mio shampoo al lampone o riempiendo il mio tubetto di crema per il viso con un mix di maionese, crema pasticciera e panna. Le ha veramente provate tutte portandomi ad esaurire ogni singola volta, facendomi perdere la pazienza e spingendomi a desiderare di reagire in malo modo per fargliela pagare.
La cosa che non sopporto di più tra tutti questi dispetti è quando decide di disturbare il mio prezioso sonno accendendo la radio alle cinque del mattino o, come sta facendo in questo preciso momento in cui sto cercando di riposarmi dopo un doppio turno estenuante di lavoro, passando l'aspirapolvere proprio davanti alla mia stanza cantando a squarcia gola Don't Stop Me Now dei Queen, che sembrano accondiscendere alla sua follia accompagnandolo con la musica di sottofondo.

"Oh Signore! Non ce la faccio più a sopportarlo! Qualcuno mi aiuti, vi prego!"

Stanca ed esasperata mi tiro sù dal letto e vado incontro alla porta spalancandola con rabbia, ma quello che mi ritrovo davanti mi lascia sbigottita al punto da farmi perdere l'uso della parola.

Difronte ai miei occhi vi è un ragazzone alto quasi due metri con due spalle enormi, un fisico statuario messo in bella vista, che balla spensierato mentre passa quel maledetto aggeggio dal rumore infernale sul parquet.

Sgrano gli occhi due volte e sbatto le palpebre in ripetizione, trovandomi a fissare i suoi addominali perfetti privi di ogni indumento che li copra e le sue gambe altrettanto muscolose fasciate da un semplice paio di pantaloncini rossi.