Capitolo 15

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La mattina seguente, sento suonare al campanello e subito corro verso la porta ad aprire.

<<Mamma!>> urlo vedendo il volto più familiare che abbia mai visto da quando sono qui, probabilmente sveglierò tutto il vicinato. La abbraccio fortissimo e da dietro arrivano anche Riki, mio fratello e papà. Adoro la mia famiglia.

<<Mi siete mancati! Ma Dobby?>>
E lo vedo correre tra le mie braccia, oh quanto amo il mio cane. E' un golden retriver dal pelo biondo, ancora piccolo ma crescerà e diventerà sempre più bello.

Entriamo in casa e chiedo loro di fare silenzio perché Marta dorme ancora. Kate non c'è, mi ha lasciata dormire con la mia migliore amica.

<<Preparo la colazione! Nicole Cosa ti cucino?>> urla mamma dalla cucina.
<<Nulla, vado a prendere un cornetto con Allison e Marta, anche se non ho molta fame ultimamente>> dico.
<<Figlia mia, sembri incinta con queste limitazioni!>> esclama mia madre, mi avvicino e la guardo arrabbiata.

<<Chi è incinta?>> chiede mio padre con mezza testa nel frigorifero.
<<Sarò zio!>> urla mio fratello dal salotto.
<<Ma cosa vi fumate?! Non sono incinta!>> Urlo. Mamma mi guarda malissimo per il mio linguaggio.

La mia famiglia non è normale, lo so. 
<<Ma buongiorno!>> Dice stiracchiandosi, Marta.
I miei genitori salutano Marta con un caloroso abbraccio e mio fratello le scompiglia i capelli.

Dopo tutti i dovuti saluti, saliamo a cambiarci per andare a scuola.

Vado in camera e mi vesto velocemente, aspettando che Marta esca dal bagno.

<<Marta, vorrei solo ricordarti che dovrei lavarmi anch'io>>
<<Ho finito! >> Urla dall'altra parte della porta.
<<Lo hai detto anche cinque minuti fa, e anche dieci minuti fa>> dico esasperata.
Esco dal bagno e velocemente mi lavo ed esco, oggi si prospetta una bella giornata, mamma e papà hanno fatto in modo di spostare le loro aziende più importanti qui e mio fratello segue l'università in modalità online. Forse a Londra posso ricominciare davvero.

Scendo in salotto e trovo Allison e mia madre parlare, sono decisamente simili, loro due. Chiacchierone, vivaci e sempre allegre. Sembra più figlia lei di mia mamma che io! 
<<Non state facendo piani malvagi contro me o Dobby, vero? >> dico scrutando le due.
Entrambe ridono. Sono impaurita. <<Beh mamma, hai conosciuto Allison>> le dico e lei sorride abbracciandola. <<Sì! Davvero una brava ragazza, dai vi accompagno a scuola>>

Arriviamo a scuola giusto in tempo.

<<Come lo vedi questo primo giorno alla nuova scuola, Marta?>> chiede Allison raggiungendo il suo armadietto.
<<Meraviglioso, direi>> risponde preoccupata.
<<Tranquilla, farai strage di cuori qua dentro cara>> dice Allison. <<Non è mia intenzione>>

<<Buongiorno ritardata.. Oh scusa.. Ritardataria del mio cuor>> dice James sedendosi dietro di me in classe.
<<Un semplice "buongiorno" no eh?>> 
Inizia la lezione e la professoressa di letteratura decide di interrogare. Cazzo.
<<Vediamo.. Hale?>> esclama.
<<Sono morta, non vede? >> dico cadendo a terra e fingendomi morta.
<<Hale, all'interrogazione! >> ripete.

<<Non c'è più pietà nemmeno per i morti.. >> sussurro.
<<Ti aiuto io, Nic>> mima James ghignando.
Non mi fido di lui ma a mali estremi estremi rimedi.

<<Cominciamo con qualcosa di facile, le prime terzine de "La divina commedia" di Dante Alighieri?>> domanda la professoressa.
FACILE?
Mi volto verso James, disperata.

Comincia a indicare se stesso, dopo mette la sua mano sulla fronte facendo finta di cercare qualcosa, poi mette nuovamente la mano sul viso, fingendosi impaurito. Poi prende la penna e disegna una linea curva.

È così difficile sussurrare?

<<Non ne ho idea, però sembra che James abbia paura dei serpenti>> afferemo.
<<Hale, facciamo la prossima volta, che dici?>> suggerisce la professoressa.

<<Te la farò pagare, James>> avverto.

Ragazzi scusate tantissimo per la lunga assenza, volevo spendere solo due parole per ringraziarvi delle 110 letture, davvero grazie. Vi voglio bene! :)

Anche Se Sono Un CasinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora