Come avessi chiamato per la seconda volta la sfiga in causa, incontrai Micheal ad una stradina un po' lontano dal centro città.
<<A volte ci rincontriamo>> disse avvicinandosi a me.
<<Non ho voglia di parlare con te, dimmi ciò che devi dirmi e levati>> lo so che sono dolce okay?
<<Mi dispiace, é solo che non mi sono controllato>>
<<Già, lo avevo notato>> risposi.
Iniziammo a camminare insieme e mi spiegò che fa fatica a controllarsi a volte. E io ovviamente non ribattei.
<<Sei davvero innamorato allora Micheal>> James arrivò con la sua aria da spavaldo e come sempre fece la sua entrata di soppiatto come Dobby.
<<Che stai dicendo?>> Micheal si allontanò da lui per non ricevere altri cazzotti come l'altro giorno.
<<Dico, sei davvero innamorato perché non riesci proprio a starle lontano>>
Beh é arrivato il momento di mettermi in mezzo, come il mio solito.
<<James, ciao anche a te>> dissi.
Mi guardò negli occhi mentre si allontanò da Micheal, quegli occhi profondi e così complicati da non capire così, con un solo sguardo.
<<Ciao, nic>> sorrise così intensamente da non farmi capire più nulla.E poi quella sballata sarei io..
Non sono sballata!
Giusto, sei innamorata.
Ma di chi? Di questo scemo che mi bacia senza spiegazioni e segretamente innamorato di chissà chi? Nah.
<<James, invece anche tu sembri innamorato, dato che non riusciamo ad avere una conversazione sensata senza che tu ti intrometta sempre>> Micheal lo attaccò guardandolo bene in viso.
<<Hai qualche problema, Micheal?>> ribatté James.
Mi misi tra loro due e li allontanai da me.
<<Micheal noi abbiamo finito di parlare quindi puoi andare, ci sentiamo>>
Mi salutò con un cenno della testa sorridendo e ricambiai.
<<James, davvero puoi smetterla di seguirmi come un agente dell'FBI?>> iniziammo a camminare.
<<Io non ti seguo, mi assicuro che non provino a stuprarti, altrimenti chi infastidisco?>>
Lo dovrei prendere come un complimento?
<<ti importa solo per questo?>>
Ma perché non mi tappo la bocca? Mi uscirono queste parole Senza pensarci, forse riflettendo su quel bacio. Non avevamo più parlato di questo..
<<Perché me lo chiedi?>> é nervoso e si capisce perché mette le mani tra i capelli, lo fa sempre quando è imbarazzato o nervoso.
<<Perché..dopo quel bacio.. Cioè non ne abbiamo parlato.. >> imbarazzata anche io.
<<Non dobbiamo parlarne per forza>>
Rimasi spiazzata a quelle parole, non che mi aspettassi tanto ma pensai una risposta con un minimo di gentilezza.
Ma d'altronde lui è così, cambia umore in un momento senza far capire niente a nessuno e non ho voglia di stare ai suoi comodi.
<<Già, io vado>> dissi e iniziai a camminare velocemente per arrivare a casa.
<<Nic aspetta!>> sentì urlare da dietro, ma non avevo nessuna intenzione di fermarmi.
Da quando Lucas mi ha tradita io non ho più avuto relazioni, lui è stato il primo e l'ultimo ma quando James mi ha baciata, ho sentito una scintilla riaccendersi, ovviamente non che sia l'amore, non lo so neanche io.
James mi afferrò dal polso e mi girai.
<<Non volevo farti arrabbiare, mi dispiace>> disse pentito.
Essere amica con lui sembra impossibile.
<<Va bene, puoi lasciarmi, vado a casa>> lo trattai con freddezza, non volevo parlare nemmeno io di quel bacio, ma mi aspettavo che almeno inventasse una scusa.
<<Ti prego, resta.>>
Ti prego, resta. Nessuno mi aveva mai detto queste parole cariche di bisogno di affetto.
<<Credo che resterò, a patto che mi porti ad una libreria per comprarmi un libro>> Lo perdonai per la millesima volta ma non mi pentì. Accese la macchina e partimmo.
<<Ti ho baciata perché volevo farti sentire bene, per una sera, perché speravo ti saresti gettata il passato alle spalle, non volevo farti restare male, scusa>>
Parole così dolci che continuavano a fluttuare nella mia mente.
Non sapevo che rispondere e non lo feci.
<<Be' perché vuoi un libro?>> chiese.
In realtà tutti mi hanno sempre giudicata per questo. Insomma una ragazza che va male a scuola, perché mai dovrebbe leggere dei libri? Come regola una che non studia dovrebbe andare a qualsiasi festa, dovrebbe tornare a casa tardi, disobbedire i genitori. Invece chi è un secchione dovrebbe avere la testa nei libri,dei genitori iper protettivi.
Ma io non sono così. Io non vado bene a scuola, io amo leggere, io odio le feste.
Sono strana? No, sono io.
<<Io leggo, non sono mica ignorante come te>> riposi.
<<Ah tu non sai come inizia la divina commedia di Dante Alighieri e io sono l'ignorante?>> camminammo verso la libreria e in men che non si dica vidi la vetrina piena di libri, paradiso.
<<Non sono mica una secchiona io>>
Lasciò perdere le mie repliche senza senso e entrammo.
<<Salve>> salutai la commessa, la mia preferita.
Si ho anche una commessa preferita.
<<Niki! Che piacere rivederti!>>urlò Lea.
<<Ti sono mancata?>> chiesi.
Lea é una ragazza molto dolce, timidissima. Ha un anno in più di me, lavora qui da moltissimo tempo per dare una mano ai suoi e a volte la aiuto anche io.
<<Conosci anche le persone che lavorano qui adesso?>> si intromettè James.
Come sempre il suo ottimo tempismo.
<<Si, caro James, sono più sociale di te>> risposi e Lea rise. Ha un gran bel sorriso.
<<Ora vi lascio, buona fortuna, James. Questa volta la sopporterai tu>>
James mi guardò interrogativo.
<<In che senso?>> chiese ma nessuna delle due lo rispose. Lea andò al bancone e io salii le scale seguita da James.
<<Ti vuoi sbrigare? muovi quel culo, nic>> mi girai di scatto e la mia mano si posò violentemente contro la faccia di James.
<<Devo sentirmi a casa, zitto>> sentii mugolare dietro e Arrivammo al secondo piano.
Presi la mia poltrona e la posizionai davanti il mio scaffale preferito.
Iniziai a scartare.
<<Ma cosa cazzo stai facendo, nic!?>>
Prima regola del mio codice di personalità.
Mai interrompermi quando sono concentrata.
Si non ho un codice ma mi piace quest'idea.
Non lo risposi.
<<Vecchio>> iniziai a scrutare libri e a fare la mia solita selezione.
<<L'avrò letto cento volte. Lo ho già. Noioso. Potrebbe essere carino. Sì mi piace.>>
Sotto l'occhio perplesso di James scelsi alla fine tre libri.
<<Hai finito?>> Chiese.
<<Ovvio che no, ora mi rileggi la trama e se mi piace te lo dico, leggi ad alta voce, grazie.>>
<<Sei pazza, lo sai vero?>>
Annuii sapendo di esserlo.
Iniziò a leggere, amavo la trama di tutti i libri ma la sua voce rendeva tutto magico.
Eravamo alla fine del secondo libro quando il telefono di James squillò.
<<Pronto Chloé?>> disse.
Chloé era una del gruppo di Lessie barbie.
<<Okay a stasera. Sta' zitta. Ciao>> attaccò la chiamata e sorrise, non a me.
<<Continuo?>> chiese.
<<Non serve, puoi andare>>dissi.
<<Finisco questo e ti accompagno a casa>>.
Non risposi, quella telefonata mi aveva fatto restare male. Ma a me che importa di lui? Può farsi qualunque barbie vuole.
Finì di leggere e presi tutti e tre i libri e lui mi riaccompagnò a casa. Nessuna parola in macchina e nessun saluto quando scesi dalla macchina.
Lui mi messaggia per uscire, poi quando siamo insieme chiama la sua barbie del momento e non gliene importa minimamente di me. La deve smettere con questi giochetti perché non sono la sua bambolina giocattolo.
Non mi usa quando piace a lui.
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Anche Se Sono Un Casino
Romance#1 amoreodio #1 miglioreamicodimiofratello #1 tumbrl, casino 1-01-2019 #2 teenromance 18-08-2018 #1 disastro 14-03-2019 Nuova vita, nuovo mondo. È questo quello in cui si sta imbattendo Nicole Hale. Lei è probabilmente una delle ragazze più impaccia...