Capitolo 59

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Nicole pov's

Mi svegliai di soprassalto e sentii le chiacchiere di mamma e papà dalla cucina. Mi diressi verso di loro e subito sorrisero, ah se solo sapessero che pomeriggio stavo per selpellirmi viva!
Mio padre mi abbracciò e mi sussurrò all'orecchio.
<<C'è qualcosa che dovresti proprio leggere>> mi indicò un bigliettino un po' stropicciato accanto al mio cuscino.
".... Mi chiami quando ti svegli, ok?" non ho dubbi che sia stato lui, mamma e papà ridevano di gusto ed è ora che mi rendo conto di quanto sia fortunata in questo momento.
<<C'è qualcosa che devi dirci tesoro?>> chiese mia mamma.
Già, che devo dirgli? Io e James stiamo insieme o no? Non me lo ha chiesto ufficialmente e credo che dire ai miei di essere fidanzati non sia molto appropriato e forse Jam si potrebbe arrabbiare se non è quello che vuole. Cavolo sono più confusa ora di prima che andassi all'ospedale.

<<Assolutamente niente>> risposi contenta, ma contenta non ero più, avevo ragione quando dicevo di vivere come in una montagna russa.
Oh ma che problemi ho?
Sgombrai dal soggiorno e salii in camera, decisi di inviare prima un messaggio a James.

Messaggio a James:
"Sono così confusa..."
Non rispose subito, anzi nemmeno dopo circa una quindicina di minuti passati ad osservare lo schermo, ormai la vita delle adolescenti come me si trascorre tra fissare lo schermo in attesa di quel messaggio e aspettare che la vita ti sorprenda, oppure quella persona. Quella benedetta persona da cui si è ossessionati.
Già e ora la mia "benedetta persona" è proprio sopra di me, non fraintendete, è sulla mia finestra e sta bussando.
Sorrisi sotto i baffi, mi fece cenno di raggiungerlo così presi una coperta e salii sul tetto insieme a lui.
<<Si può sapere che ci fai qui?>> domandai.
<<Ti sorprendo>>

Ci mettemmo vicini e senza aggiunger niente lui avvolse la coperta intorno a noi, si soffermò un po' sui miei occhi e anche io lo fissai.
<<Come mai sei confusa?>> chiese.
Esitai a dirgli ciò che pensavo veramente, e ora che gli dico? Perché "non so se dire ai miei che siamo fidanzati.. Ah no, nemmeno io so se siamo fidanzati!" non sarebbe una buona idea.
<<Sai forse lo so che hai..>> bene, grazie James mi hai evitato di andare in pallone di fronte a te. Aprii il telefono e notai che il freddo che sentivo era dovuto soprattutto all'ora, si perché è quasi notte fonda ed io sono fuori, sul tetto con il ragazzo che amo, scaldata solo da una coperta.
<<È quasi mezzanotte>> dissi provando a cambiare argomento, lui si soffermò a guardare lo sfondo del mio telefono, c'era la foto che lui mi aveva fatto quando eravamo al ranch di mio zio e stavo facendo le bolle di sapone giganti, ognuna delle bolle aveva colori diversi ed io ero così affascinata dalla loro Bellezza naturale.

Già io sono proprio così, a vedermi sembro una pazza, anche una ragazza sul normale, ma poi mi emoziono davanti alle cose più banali come un tramonto o un alba, con un paio di stelle luminose o sottolineando le frasi più belle dei libri. Mi vado bene così però.
James mi guardò con i suoi occhi verdi e sorrise, dopodiché tolse dalla sua giacca in foglio di carta e me lo porse.
<<Credo che questo potrà chiarire i tuoi dubbi>> disse.
Iniziai a leggere.
"SIAMO LIETI DI CONFERIRE A NICOLE HALE IL PRESENTE CERTIFICATO DI PROPRIETÀ DELLA STELLA even if I'm a mess(traduzione: anche se sono un casino)
E ancora non ci posso credere.
Sotto una foto della costellazione che la stella forma con un'altra quasi identica a lei.
É così surreale.

<<Lo hai fatto davvero?>> sì in Realtà volevo urlare "CAZZO MI HAI COMPRATO UNA FOTTUTA STELLA?!
<<Ti amo tanto quante sono le stelle nel cielo>> iniziò a dire e piansi, così tanto che le cascate del Niagara mi fanno un baffo.
<<Vuoi essere la mia stella?>> continuò.
Dio, se voglio esserlo.
<<Certo che si!>> mi fiondai su di lui e lo abbracciai fortissimo. È così tanto per me, non potrò mai ripagarlo abbastanza.
Ci baciammo sotto le stelle, sotto il nostro amore che stava nascendo.
<<Esprimi un desiderio, nic>> Erano appena scoccate le 00:00. Una qualunque ragazza avrebbe chiesto una bella borsa di Louis Vuitton o un paio di scarpe. Perché no anche dei buoni voti a scuola, un futuro brillante, tante amicizie, la salute, anche dei soldi. Il mio desiderio? Lui.
Chissà cosa avrà desiderato invece lui.

<<Fatto>> dissi sicura.
<<Ma tu ci pensi mai a noi?>> iniziai a dire ma mi persi tra le risate. Certe volte i ricordi ti arrivano così all'improvviso e non puoi far altro che rivivere nella mente quelle vecchie scene.
<<Cosa nic?>> chiese girando il viso verso di me.
<<Quel giorno al campo, quando ci siamo conosciuti! Eri così impiccione e ficcanaso oltre che insistente e fastidioso>> rivelai. Lui si finse offeso e poi ribatté.
<<E tu asociale e scontrosa oltre che fredda e senza cuore>>
Ridemmo ma dato che c'eravamo, decisi di condividere altri ricordi importanti e divertenti.
<<Ti odiavo così tanto e poi hai deciso di pedinarmi.. >>
<<Non è colpa mia se ogni volta quel Micheal provava ad avvicinarsi a te, dovevo pur fare qualcosa>> un altro quarto d'ora passato a scherzarci quando poi fu il momento di tornare a dormire, perché sinceramente i miei occhi si stavano chiudendo ogni secondo di più.
<<A parte ciò, ci siamo dichiarati da qualche giorno e, mi sono rotta una gamba, è tornato il mio ex, ti invitano a trecento feste, i miei lo scoprono e ci manca solo che ritorni quell'Harold dalla campagna, tutte le disgrazie a noi>>

Sul serio, già ne stiamo passando abbastanza ora, credo che nessuno se non le nostre famiglie ci vogliano vedere insieme o i nostri amici, siamo una coppia strana, io così timida e lui così festaiolo.
<<Nic dobbiamo farci l'abitudine, il mondo è un... Casino! Non ci piacerà mai completamente, ci sarà sempre quel difetto, dobbiamo farcelo piacere perché alla fine ognuno di noi ha quella persona o quella cosa per cui vale la pena continuare a vivere, a credere che un domani grazie a questa persona ci sarà un mondo migliore, o un piccolo posto. Non possiamo piacere mica a tutti, io e te siamo diversi e la gente penserà "quel brutto ragazzo la avrà convertita al suo caratteraccio" "Che peccato era una così brava ragazza!" "Quella povera asociale" ma che ce ne frega a noi? Tu stai bene, no? Io sto bene!>> E poi c'è lui, lui così rassicurante, è la cura a tutto il male, a tutti i miei pensieri negativi o preoccupazioni e quanto lo amo non si può nemmeno immaginare.

<<Sto bene, non mi importa degli altri in questo momento, mi basti tu>>
Seguì un abbraccio tanto amorevole e la buonanotte più dolorosa che abbia mai dovuto dare.

Autrice pov's
Ragaaaa ANCHE SE SONO UN CASINO😍
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