Capitolo 34

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<<James non possiamo fare così, abbiamo deciso di essere amici ma se ti arrabbi per qualsiasi cosa e mi tratti in questa maniera non saremo mai amici, dovrò pur avere un amico nella mia cazzo di vita>> dissi.

<<Non sono geloso di te, nic>>
Okay questo ragazzo mi mette in difficoltà.
<<Non ho detto questo>> mentii.
<<Ti sto avvertendo come amico, niente di più>> rise a questa sua ultima risposta.

Ammetto che rimasi male a questa reazione, non che mi stavo illudendo, chiaro. D'altronde, non ho alcun bisogno di lui.

Basta che finisca i suoi insulsi giochetti, la smettesse di farmi sentire importante per poi trattarmi male, smettesse di farmi le sue scenate di gelosia per poi stare con ragazze diverse ogni sera.
Sembrano le parole perfette per una che si sta innamorando..
Si può amare chi si odia?

Raggiunsi le mie amiche e Daniel e andammo tutti insieme, compreso lui... James a fare shopping.
<<Ti sta da Dio, niki>> dissero Allison e Marta in coro, ammirando il vestito che mi ero provata.

Era blu elettrico, un tantino stretto che risaltava i miei fianchi, mi arrivava molto sopra il ginocchio.
A volte faccio acquisti anche quando non ho occasioni.
Arrivarono James e Daniel e mi guardarono.

<<Questo lo indosserai al tuo appuntamento con Alan?>> disse Allison
Ma quale appuntamento?
Lo stanno facendo per James, idiota.
Giusto! A volte servi anche tu
<<Sarai perfetta con questo vestito, non smetterà di guardarti!>> aggiunse Marta.

<<Più che altro non smetterà di pensare a come toglierglielo>> James incrociò le braccia e si avvicinò a noi. Non può averlo detto sul serio. Ora sono molto più sicura che lo ucciderò.

<<Smettila James>> questa volta fu Daniel ad intromettersi.
<<Andiamo, lo sappiamo tutti che vuole solo quello Alan lo stronzo>> James ora sta esagerando, e menomale che non era geloso.
<<Basta, credo sia ora di andare a casa>> aggiunsi alla fine.

Accompagnammo Allison e Daniel e poi Arrivammo a casa mia.
<<Ciao Marta, ciao nic>> salutò lui dalla macchina.
Prima che potessi replicare con un bel "a mai più stronzo" mia mamma uscì dalla porta.

<<James! Che piacere!>> Lui uscì dalla macchina per salutarla e Marta rise.
Che cretino è quando fa il finto bravo ragazzo davanti a mia mamma?

<<Ah Niki, ha chiamato lo zio Carl dalla sua campagna chiedendomi se come ogni anno, vuoi andare a passare un weekend lì da lui, allora? Accetti?>>
Come se non bastasse anche lo zio Carl con i suoi baffi arruffati mi deve complicare la vita.

<<Da sola non ci vado>> risposi.
In tutto questo James ancora era qui, fissandomi.
<<Marta che ne dici di andare con Nicole?>> chiese mia mamma alla mia amica.
<<Questo fine settimana proprio non posso. Ho promesso al mio ragazzo che lo avrei aiutato con lo studio, scusa Niki>>

Come non detto. Forse meglio così, anche se mi sarebbe piaciuto andare lì per rischiarire i pensieri, magari per dimenticare..

<<Non ci andrò>> dissi tra un sorriso falso e la tristezza.
<<Verrò io con te, nic>>
Cert. Cosa?!
<<Scusa?>> dissi arrabbiata.

<<Oh che gentiluomo! Chiamo subito lo zio Carl>> mia mamma entrò in casa con Marta e rimasi con James.
<<Sei totalmente pazzo! Non voglio passare un weekend con te, e con centinaia di pecore che mi fissano, disdici subito>> urlai.

<<Sono sempre più convinto che sarà molto divertente, nic>> entrò in macchina con il suo sorrisino da "non vedo l'ora di prenderti in giro"
E dichiarai la mia vita rovinata.

                             * * *
Venerdì.
dopo la mia quotidiana caduta dal letto andai a scuola maledicendo tutti gli studenti che hanno il sorriso piantato sulla faccia.
Con che coraggio siete ancora in vita? Io non riesco a sorridere nemmeno quando ho una bella torta davanti, figurati se sorrido a scuola..

Corsi verso l'aula di scienze cercando di arrivare almeno in orario, ma chi voglio prendere in giro?
Sono Nicole Hale e non posso arrivare in tempo per l'inizio della lezione, credo che arriverò in ritardo anche al mio matrimonio, e al mio funerale.

<<Sei pronta a passare le due giornate più belle della tua vita, nic?>> James a ricreazione interruppe la mia sana mangiata di torta al cioccolato.
Aspetta
Due
Giornate
Con
Lui?
Giusto domani dobbiamo andare da zio Carl.
Perché la vita non mi sorride a volte?

<<Solo se ti terrai a debita distanza e non farai avvicinare nessuna pecora a me>>
Si, fin da piccola ho la fobia delle pecore. Perché quando ero una tenera ragazzina in cerca di una disperata vita sociale, una pecora decise di venirmi addosso.
E niente, rimasi traumatizzata.

<<Hai paura delle pecore, nic?>>chiese ridendo, e che sorriso.
Non feci in tempo a rispondere che mi squillò il telefono.
Era Alan!
<<Pronto, Alan?>>
James mi guardò furioso facendo roteare gli occhi.

<<Ciao, Niki! Mi manchi! Quand'è che ci possiamo vedere?>>
Perché lui riesce sempre a ridere o sorridere anche via telefono e io no?

<<Oggi, perché nel weekend parto, mi farebbe piacere salutarti>>
James prese il telefono e iniziò a digitare qualcosa, vorrei tanto sapere se è una delle barbie.

<<Ma certo! Ci vediamo in centro, o ti passo a prendere?>>
<<No vengo io, ci vediamo lì per le quattro, va bene?>>
Acconsentì e chiusi la chiamata.
<<Divertiti con il tuo Alan, pomeriggio. Ciao nic>>
Disse più freddo che mai, così freddo che l'abominevole uomo delle nevi si scanserebbe subito. Okay battuta di merda.
Menomale che te lo dici da sola..
Smettila di trattarmi in questo modo.

Spazio autrice.
Ciao ragazzi! Come state?
Vi sta piacendo la storia? Grazie tante per tutte le letture, siete fantastici!
Scrivetemi se volete darmi un vostro parere personale sulla storia o anche un aiuto per continuare al meglio la storia.
Love you so much ❤️

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