A kiss that will burn me
And cure me of dreaming
I was always returningAnd my ashes find a way beyond the fog
And return to save the child that I forgotMy Ashes
[Porcupine Tree]~~~
«Harry, posso entrare?» chiesi dopo aver colpito alcune volte la porta con le nocche. Lui acconsentì, dopo qualche secondo di esitazione, al che abbassai la maniglia ed avanzai di qualche passo nella piccola stanza.
Il ragazzo era appoggiato alla scrivania, le braccia incrociate ed un'espressione seria sul viso mentre fissava il vuoto davanti a sé. Mi avvicinai a lui un po' titubante, senza ben sapere cosa dirgli.
«Senti, io...»
«Mi dispiace»
Deglutii a vuoto nel sentire quelle parole inaspettate ed improvvise, essendo io stessa sul punto di scusarmi con lui. Quando incrociò il mio sguardo notai un sincero rimpianto nei suoi occhi, e questo mi tranquillizzò. La tempesta era passata.
«Sono io che devo scusarmi» ammisi, stringendomi nelle spalle. «Non dovevo intromettermi nei vostri affari, vi ho già creato fin troppi problemi»
«E io non avrei dovuto essere così duro con te» replicò Harry, raddrizzando la schiena. «A volte non mi rendo conto che per te tutto questo è... troppo da accettare, e non ti biasimo. Lo è stato anche per me all'inizio, nonostante io...»
Serrò le palpebre e scosse la testa interrompendosi, come a voler scacciare dei ricordi troppo dolorosi da rivivere, quindi evitò il discorso. Non insistetti per saperne di più, nonostante la curiosità bruciante; sapevo che avrebbe solo contribuito ad irritarlo e non avrei comunque ottenuto nulla.
«Ad ogni modo ti chiedo scusa» rimarcò, piegando leggermente la testa di lato. «Cercherò di essere meno insensibile d'ora in poi»
Quando mi rivolse un piccolo sorriso sentii il mio cuore allargarsi. Mi venne spontaneo ricambiarlo, e finalmente sembrò che la situazione si fosse risolta.
«Ed io imparerò a stare al mio posto» promisi, passandomi una mano sulla nuca. «Non voglio mettervi in difficoltà, quindi non discuterò più le vostre scelte. Però...»
Gli occhi verdi di Harry si puntarono su di me, ma non riuscii a sostenerne il peso. Improvvisamente un nodo doloroso mi chiudeva la gola, rendendomi complicato parlare.
«...però cerca di tornare sano e salvo, okay?» riuscii a balbettare con voce tremante, tentando di ricacciare indietro le lacrime traditrici che minacciavano di uscire. «Non riuscirei a sopportare di vederti di nuovo coperto di ferite, o di non... di non vederti più tornare»
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Reunited || H. S.
FanfictionLondra, la Capitale d'Europa. È qui che Riley Fisher vive e lavora da quasi due anni, dopo essere cresciuta a Holmes Chapel. È qui che una sera ritroverà l'amico d'infanzia che non vedeva da sedici anni, nel modo più inaspettato ed improvviso. Tra s...