Capitolo 27

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Let us make a thousand mistakes'Cause we will never learn

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Let us make a thousand mistakes
'Cause we will never learn

You're my obsession
My fetish, my religion
My confusion, my confession
The one I want tonight
You are my obsession
The question and conclusion
You are, you are, you are

My Obsession
[Cinema Bizarre]

~~~

«Scatolette di tonno, scatolette di fagioli, maionese, altre scatolette... ma in questa casa non esiste del normalissimo cibo fresco?»

Le mie lamentele sembravano puntualmente cadere nel vuoto, perché Harry si limitava a roteare gli occhi. Dopo il suo momento burrascoso di poco prima ero in qualche modo riuscita a cambiare argomento, dirottandolo su tematiche più leggere come i cambiamenti che Holmes Chapel aveva subìto nel corso degli anni; quando avevamo realizzato che ormai si era fatta ora di pranzo Harry mi aveva proposto di fermarmi a mangiare lì, ma la situazione era decisamente drammatica.

Sbuffai mentre aprivo un altro scaffale, ancora più in alto, trovandolo vuoto.

«Perfetto» mugugnai, incrociando le braccia. «Per pranzo mangeremo polvere e ragnatele. Sempre meglio della roba in scatola»

«Stai girando per la cucina da pochi minuti e già mi hai fatto venire il mal di testa» mi rimproverò bonario Harry, avvicinandosi pigramente a me. Prese il mio mento tra il pollice e l'indice e sollevò il mio viso verso il suo, inchiodandomi con i suoi occhi impossibilmente verdi.

«Riesci a metterti un po' tranquilla?» chiese con voce appena udibile, mentre il suo sguardo cadeva quasi involontario sulle mie labbra. Gli lanciai un'occhiata beffarda prima di attirarlo a me e baciarlo, sentendo subito la sua mano staccarsi dal mio mento per posarsi sul fianco seguita all'istante dall'altra.

Mi godetti per diversi secondi la consistenza delle sue labbra sulle mie ed il suo respiro caldo che mi investiva le guance, quindi mi staccai da lui non senza qualche difficoltà. Dovevo pur trovare qualcosa da mangiare, dal momento che il mio ultimo pasto era stato il pranzo del giorno precedente ed il mio stomaco non ne poteva più di aspettare.

Harry sembrò quasi leggermi nel pensiero, perché un ghigno stiracchiato si fece strada sul suo viso.

«Mi sa che ti dovrai accontentare delle scatolette, se vuoi mettere qualcosa sotto i denti»

Come a conferma delle sue parole la mia pancia gorgogliò impietosamente, facendo allargare il sorriso canzonatorio di Harry.

«Direi che la decisione è stata presa» mi schernì, stampandomi un ultimo bacio a fior di labbra e poi voltandosi di schiena per recuperare del tonno e dei fagioli. Gonfiai le guance come una bambina, ma i battiti irregolari del mio cuore causati dalla vicinanza di Harry finirono per avere la meglio e sorrisi a mia volta, scuotendo la testa.

Reunited || H. S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora