There's no time for us
There's no place for us
What is this thing that builds our dreams,
Yet slips away from us?Who dares to love forever
When love must die?Who wants to live forever
[Queen]~~~
Quando uscii dalla stazione di polizia, circa mezz'ora dopo, non riuscii a tornare a casa. Nonostante l'agente Cotton mi avesse detto che non mi era possibile vedere Harry non potevo fare a meno di indugiare nei pressi della centrale, passeggiando avanti e indietro ad una decina di metri dall'ingresso senza neppure sapere il perché.
Non sapevo bene cosa stessi aspettando, né se stessi effettivamente aspettando qualcosa; forse mi stavo solo aggrappando a qualche illusione, a qualche speranza, o forse semplicemente era un modo per sentirmi un po' più vicina ad Harry.
Dopo diversi minuti mi bloccai, come folgorata da un lampo di ispirazione; frugai freneticamente nella borsa per cercare il telefono, che subito sbloccai per andare ad aprire un contatto che avevo aggiunto nella mia rubrica solo pochi giorni prima. Fu una questione di pochi istanti prima che mi portassi il cellulare all'orecchio, ascoltando con impazienza il suono monotono della linea libera.
«Riley, tesoro, che sorpresa! Va tutto bene?»
«Anne, scusa se ti disturbo» risposi con urgenza febbrile, sistemandomi la borsa in spalla. «Si tratta di Harry»
Un paio di secondi di silenzio seguirono quella mia criptica affermazione.
«Che succede?» chiese con cauta apprensione, il tono velato di angoscia.
«Lui... si è fatto arrestare, Anne» mormorai a fatica, mentre un doloroso nodo iniziava a gonfiarsi nella mia gola. «È andato alla polizia senza dirmi niente, un agente è arrivato al lavoro e mi ha chiesto di andare a testimoniare, ora sono uscita dalla centrale di Brixton e non... non so cosa fare, non mi permettono di vederlo e io non so cosa fare. Non so cosa fare...»
Alcuni singhiozzi spezzarono il mio confuso monologo, senza però rilasciare neppure un briciolo della tensione che ancora mi attanagliava.
«Il suo avvocato è lì con lui?» domandò, cercando di nascondere il tremito della sua voce. «L'ha assistito durante l'interrogatorio?»
«Non lo so» farfugliai, sedendomi su un muretto poco oltre. «So solo che Harry con me non aveva parlato di nulla, e ora non posso nemmeno andare da lui»
La sentii sospirare, di certo stava facendo un notevole sforzo per mantenere la calma ed io non la stavo affatto aiutando.
«Ascoltami, Riley» disse poi, come animata da qualche misteriosa risoluzione. «L'avvocato di Harry si chiama Robert Cowley. Ti mando il suo numero, e tu telefonagli subito; se è con Harry potrà incontrarti, e se mio figlio non aveva detto niente neppure a lui arriverà alla centrale per salvare il salvabile. Se ci sarà una cauzione da pagare ci penserò io»
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Reunited || H. S.
FanfictionLondra, la Capitale d'Europa. È qui che Riley Fisher vive e lavora da quasi due anni, dopo essere cresciuta a Holmes Chapel. È qui che una sera ritroverà l'amico d'infanzia che non vedeva da sedici anni, nel modo più inaspettato ed improvviso. Tra s...