Into this world we're thrown
Like a dog without a bone
An actor out of loan
Riders on the stormThere's a killer on the road
His brain is squirmin' like a toad
If ya give this man a ride
Sweet memory will die
Killer on the road, yeah!Riders on the Storm
[The Doors]~~~
Mentre precedevo Tomlinson verso la cucina il mio cervello lavorava furiosamente per trovare una via d'uscita da quella situazione assurda. Sapevo che lui era lì per usarmi di nuovo come esca, il suo vero obiettivo era sicuramente Harry. Dovevo impedirgli di arrivare a lui ed allo stesso tempo salvare la mia vita e quella di Jess, ma come fare?
Ero terrorizzata, nonostante tentassi in tutti i modi di mantenere un'apparenza calma e non mostrare l'angoscia che mi attanagliava lo stomaco. Jessica non doveva sospettare nulla, o saremmo state entrambe in grave pericolo.
«Louis, com'è il pollo?» chiese premurosa a Tomlinson quando iniziammo a mangiare. Lui annuì vigorosamente, la bocca ancora piena, quindi deglutì e sorrise.
«Delizioso, davvero. L'hai fatto tu?»
«Ha cucinato Riles, ad essere sincera» precisò ridacchiando, mentre si stringeva nelle spalle. «Io ho fatto solo l'insalata»
Louis le rivolse uno sguardo amorevole, e se non mi fossi costretta a tenere a mente che persona orribile fosse avrei quasi creduto che fosse sincero.
«Sono certo che sarà l'insalata migliore che io abbia mai mangiato, allora»
Jessica ormai era completamente alla sua mercé, e lui ne approfittava spudoratamente. Non si rendeva conto di nulla, presa com'era dalla propria attrazione nei suoi confronti, e durante tutta la cena non aveva fatto altro che chiacchierare e civettare con lui. Io mi ero sforzata di partecipare alla conversazione per non insospettirla, ma non era semplice sotto lo sguardo glaciale di Louis.
Ad un certo punto il ragazzo colpì sbadatamente con la mano il proprio calice di vino rosso, che si rovesciò dritto sulla tovaglia... e sul grembo di Jessica.
«Accidenti, sono un disastro» si lamentò lui con aria afflitta, tentando di tamponare la macchia rossa sulla tovaglia con un paio di salviettine di carta. «Non so proprio come ho fatto a far cadere quel bicchiere»
«Nessun problema, non preoccuparti» rispose Jess con un sorriso, allontanando la sedia dal tavolo ed alzandosi in piedi. «Vado a cambiarmi, cerco di metterci meno tempo possibile»
«Nel frattempo cercherò di sistemare questo casino» aggiunse Louis, evitando di proposito il mio sguardo omicida. «Riley, mi dai una mano?»
La mia coinquilina mi lanciò un'occhiata che sembrava più che altro una silenziosa richiesta d'aiuto, quindi serrai le labbra e annuii appena nella sua direzione. Lei tirò un sospiro di sollievo, quindi sparì nel corridoio.
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Reunited || H. S.
FanficLondra, la Capitale d'Europa. È qui che Riley Fisher vive e lavora da quasi due anni, dopo essere cresciuta a Holmes Chapel. È qui che una sera ritroverà l'amico d'infanzia che non vedeva da sedici anni, nel modo più inaspettato ed improvviso. Tra s...