"Fiona! Tu dovrai... farti togliere la maglietta, qui in pubblico, da...Brandon!"
Quindi potevano anche chiedermi di fare cose in pubblico?!?
Finché bisognava togliersi la maglietta poteva anche andare bene, ma il resto... Non osavo nemmeno immaginare cosa poteva esserci scritto sugli altri bigliettini...
Brandon, il biondo cappellone, fece una risatina divertita mentre si alzava e si dirigeva verso la povera Fiona, che si era irrigidita sulla sua sedia.
Il ragazzo si mise dietro di lei e le sfilò la maglietta senza farsi mancare qualche palpeggiamento di troppo.
Sembrava a suo agio in quella situazione, forse era abituato a frequentare quel posto.
Pensai che fosse un po' troppo arrogante per i miei gusti. Non volevo dover fare "cose" con lui, chissà come mi avrebbe trattata.
La povera Fiona, rimasta in reggiseno, cercava di coprirsi con le braccia, mentre tutti la fissavano.
Guardandomi attorno notai che Peter stava respirando affannosamente, e allora mi accorsi del rigonfiamento all'altezza del cavallo dei suoi pantaloni che stava cercando di nascondere.
"Bene! Ora tocca a..."
La donna estrasse un altro biglietto: "Ancora tu, Brandon! Dovrai... -oh, questa è eccitante!- dovrai masturbarti qui in mezzo al cerchio".
Brandon, con la stessa arroganza di prima, sembrava quasi felice di poter finalmente tirare fuori l'attrezzo e farlo vedere a tutti.
"Che peccato... Speravo in un'interazione tra sessi... non so se mi spiego" disse ammiccando verso di me.
Cosa? Quindi ero io la preda prescelta che lui sperava di incontrare?
Una parte di me era nauseata, lui era un essere disgustoso... Ma un'altra parte era onorata del fatto che avesse scelto proprio me.
Non potei fare a meno di arrossire quando Brandon, continuando a guardarmi negli occhi, si abbassò i pantaloni e i boxer.
"Forza, Amy, abbassa lo sguardo. Puoi guardarlo. Lo so che ti piace" mi disse malizioso.
Lo feci, e lui sghignazzò mentre si sedeva sulla moquette.
Sarah, di fianco a me, mi diede una gomitata. Forse pensava che l'avessi perdonata e mi stessi divertendo.
Forse mi stavo divertendo davvero.
Stava venendo fuori una parte sporcacciona di me che non sapevo di avere.
Brandon aveva preso in mano il suo pene e lo stava massaggiando su e giù.
Continuava a fissarmi."Non mi dici niente?" mi chiese.
"Beh..."Non sapevo cosa dire.
Oddio, che situazione orribile."Sei molto arrapante, Brandon!" urlò Sarah al mio fianco.
Cercava di togliermi da quella situazione imbarazzante? O voleva solo attirare l'attenzione su di sé?
"Mmm, grazie" rispose lui, e subito dopo tornò a fissare me.
Stava cominciando ad aumentare il ritmo con cui muoveva il braccio.
"Dimmi cose sporche, Amy, voglio venire pensando a te" mi disse chiudendo gli occhi in un momento di estasi.
"Perché io?"
Non mi piaceva quella situazione, non lì davanti a tutti.
"Perché vorrei spogliarti. Tra tutte le porche presenti in questa stanza mi piaci di più tu. Mi arrapi. Ah, quante cose ti farei..."
Non sapevo cosa dire, ma continuavo ad arrossire.
Era anche contrariata per il termine che aveva usato, "porche", ma d'altra parte non potevo dargli torto vista la situazione."Ahh, ahh"
Stava avendo un orgasmo.
La sua mano ormai era velocissima, il suo pene esausto.
"Sto per venire... Ahh... Ahh..."Poi cominciò a sborrare.
Sentii una strana sensazione tra le gambe, come un brivido, mentre il resto del corpo andava a fuoco per l'imbarazzo.
Brandon aveva un'espressione di estasi stampata sul suo viso celestiale.
Poi aprì gli occhi, si rivestì, mi guardò serio e tornò a sedersi.
Non ero riuscita a dire niente... Era arrabbiato con me? Deluso forse?
P.s.: se la storia vi piace fatemelo sapere con un commento e non dimenticate di schiacciare sulla stellina😉
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TUTTO PER COLPA DI UNA FIRMA
RomanceAmy è appena stata mollata dal suo ragazzo. La sua migliore amica Sarah cerca di farglielo dimenticare portandola ad un evento alquanto insolito.