III

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"Hai un nome?" chiede Jeongguk, il ragazzo guarda in alto velocemente, spaventato.
È chiaramente in panicato e Jeongguk vede che guarda l'uscita come se dovesse scappare.

Per la prima volta nella sua vita Jeongguk si chiede cosa si prova a dover sopportare il peso dei marchi. Non si è mai disturbato di pensare come vengono trattati quelli che risaltano con la loro pelle marchiata, come vengono derisi e trattati come mostri.

Si chiede da quanti anni è marchiato così, il ragazzo, quanti anni di odio ha dovuto sopportare.

Non sembra giusto, sembra così timido, troppo puro per essere odiato da qualcuno. Nonostante i marchi neri impressi sulla sua pelle, continua a sembrare un angelo.

"Ma non lo è" ricorda Jeongguk, "Se ha quei marchi ha per forza fatto qualcosa di grave per meritarseli."

"Allora?" chiede, dopo un altro momento di silenzio. Forse più bruscamente di quanto volesse, perchè il ragazzo indietreggia abbassando lo sguardo e rifiutando di guardare Jeongguk di nuovo.

"Taehyung" borbotta, il tono di voce talmente basso che Jeongguk quasi non lo sente. "Mi chiamo Taehyung".

Il modo in cui dice il suo nome, il tono basso tinto di qualcosa che Jeongguk non riusciva ad identificare, era come se si stesse scusando.

Come se gli dispiacesse di esistere, di star occupando spazio. Come se gli dispiacesse di essere se stesso.

La gola di Jeongguk si secca e il suo stomaco si stringe, e si sente come in colpa.

Non ha mai fatto niente a Taehyung, ma allora perchè si sente così male?

Jeongguk reprime tutte le sensazioni spiacevoli e cerca di ignorare il suo disagio.
Pensa che sia semplicemente perché crede che il ragazzo, Taehyung, sembra miserabile. Gli faceva pena, nulla di più.

Jeongguk vuole chiedergli dei marchi più di ogni altra cosa. Lo affascinano in un modo che non riesce a spiegare e non riesce a distogliere lo sguardo da essi, tracciando i contorni neri sulla pelle di Taehyung con sguardo curioso.

Si sporge per toccarli ma qualcosa gli dice che non è una cosa intelligente da fare. Il corpo di Taehyung esprime disagio. Il modo in cui è seduto piegato su se stesso, la testa bassa, come se stesse cercando di sparire, dice chiaramente che la presenza di Jeongguk non è voluta.

✧ᴍᴀʀᴋs ᴏɴ ᴏᴜʀ sᴋɪɴ, sᴄᴀʀs ᴏɴ ᴏᴜʀ ʜᴇᴀʀᴛsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora