VIII

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Jeongguk non sa esattamente come diventano amici. Non è nemmeno sicuro che siano amici. Qualsiasi cosa siano, qualsiasi cosa abbiano, succede semplicemente, come se tutto andasse a posto senza molto sforzo da parte di nessuno dei due.

Da quel giorno in classe, dove Jeongguk ha finto di leggere il palmo di Taehyung, la tensione tra di loro è dminuita e Taehyung non sembra più pietrificato dalla presenza di Jeongguk. Si siedono vicini da quel giorno, sia durante il pranzo sia in classe, ed escono perfino insieme dopo la scuola.

Di solito si siedono nelle classi vuote, dietro i capannoni oppure sul tetto della scuola; posti sileziosi e tranquilli, lontani dagli occhi indiscreti del corpo studentesco. Jeongguk non è ignaro di come Taheyung sia trattato dal resto degli studenti o di come gli insegnanti chiudano un occhio su di lui. Non è nemmeno ignaro delle occhiate strane che gli lanciano le persone ogni volta che si siede vicino a Taehyung in classe. Nessuno sembra capire perchè qualcuno apparentemete così bravo come Jeongguk so preoccupa anche solo di guardare una persona così segnata come Taehyung.

Non che a Jeongguk importi tanto di quello che pensa la gente di lui. Se ne è sempre fottuto della sua reputazione di "ragazzo d'oro", è sempre stato tutto finto dopotutto. Quindi continua a sedersi vicino a Taehyung, continua ad uscire con lui ed i due si avvicinano senza nemmeno realizzarlo.

Una volta che Taehyung ha superato la fase iniziale di apprensione, è in realtà molto loquace. Questo ha sorpreso Jeongguk ma ha una sensazione terribile che sia in parte dovuto al fatto che Taehyung non è abituato ad avere l'opportunità di parlare con un'altra persona, ma non pensa troppo a quella probabilità.

Parlano di molte cose nelle settimane a seguire, di musica, di televisione e libri o anche di arte e Jeongguk ama quella luce che brilla negli occhi di Taehyung occhi volta che parla di un artista o un quadro che gli è piaciuto particolamente, rendendo così i suoi occhi così luminosi e diversi da come sono solitamente.

Non parlano mai dei marchi di Taehyung. Nonostante la curiosità che continua ad essere viva nelle mente di Jeongguk, non le dà mai voce, non fa mai riferimento ai segni. Vede chiaramente il comportamento di Taehyung ogni volta che la conversazione si indirizzava verso l'argomento taboo, il modo in cui diventava silezioso ed iniziava a ritirarsi di nuovo, piegandosi su se stesso, incrociando le braccia sul suo petto e chinando la testa. Era come se fossero tornati al punto di partenza, quindi smise di parlarne.

Ma la domanda non lascia mai la mente di Jeongguk. Pensa a quei marchi contantemente. Era come un'ossessione che lo consumava finchè tutto ciò a cui riusciva a pensare erano Taehyung e i marchi vergognosi che ricoprivano il suo corpo. Lo sognava anche, sogni in cui gli chiedeva quale terribile cosa potesse mai aver fatto per meritarsi una simile punizione, ma si sveglia sempre in un bagno di sudore prima che Taehyung possa rispondergli, lasciandolo stranamente scosso e ancora più curioso di prima.

Parlare al vero Taehyung dei suoi marchi era fuori questione, ma c'era ancora una persona a cui Jeongguk poteva rivolgersi quando aveva bisogno di risposte: sua nonna. Non molte persone capivano i marchi e i loro significati, il pubblico generale sapeva che erano cattivi, e più grave era il peccato più scuro, grande e visibile era il marchio e che i reati meno gravi portavano a segni più nascosti, ma nessuno sapeva cosa significassero esattamente i marchi, ma la nonna di Jeongguk sapeva di più sui segni rispetto a qualsiasi altra persona e sapeva interpretare quasi ogni tipo di tatuaggio, per questo Jeongguk si ritrova fuori il suo negozio un giorno dopo la scuola.

✧ᴍᴀʀᴋs ᴏɴ ᴏᴜʀ sᴋɪɴ, sᴄᴀʀs ᴏɴ ᴏᴜʀ ʜᴇᴀʀᴛsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora