XXXVI

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Arrivato in camera trova Taehyung seduto a gambe incrociate sul suo letto. Indossa sempre i vestiti di Jeongguk, una delle sue maglie, nonostante fosse un po' più aderente, gli stava larga esponendo così le clavicole e dei jeans attillati che gli stavano solo un po' larghi. Guardava insistentemente il telefono e Jeongguk sente la paura salire mentre ricorda tutte le volte in cui uscivano assieme per poi essere interrotti dalla suoneria del telefono di Taehyung e i suo genitori che gli ordinavano di tornare a casa.

Non vuole che Taehyung torni in quella fredda casa. E non vuole che se ne vada, non ora.

"Sono i tuoi genitori?" chiede, la sua voce suona estremamente alta in confronto al silenzio in cui era avvolta la stanza e Taehyung lo guarda, sorpreso come se non avesse registrato la sua presenza nella stanza. "No in realtà," mormora Taehyung scuotendo la testa, "nessuna chiamata persa, nessun messaggio, nulla. Non so nemmeno se si sono accorti che me ne sono andato."

"Oh" dice, senza parole, Jeongguk. Taehyung batte le ciglia bagnate, "è passato quasi un giorno intero però," sussurra, "probabilmente a loro non importa."

"Mi dispiace," dice Jeongguk non sapendo cos'altro dire, è colpa sua se Taehyung si trova in questa situazione dopotutto, "non meriti avere dei coglioni come loro come genitori e loro non meritano un figlio come te, Tae." Taehyung sospira e scuote la testa. "No va tutto bene, li capisco," dice bloccando il telefono e infilandoselo in tasca, "probabilmente sono felici di essersi finalmente liberati di me, dopotutto, chi vorrebbe un figlio come me?" Taehyung abbassa lo sguardo sulle sue mani, guardando i tatuaggi neri che ricoprono la sua pelle, l'inchiostro scuro come un cielo senza stelle. "No Tae," dice Jeongguk veementemente, "non mi interessa di quello che ti hanno detto perchè si sbagliano. Qualsiasi genitore sarebbe fortunato ad avere un figlio come te e se loro non lo capiscono sono loro a perdere non tu," sente la rabbia salire ma si trattiene, non può scoppiare proprio ora, "d-dirò loro la verità," dice Jeongguk e Taehyung spalanca gli occhi scioccato. "Adesso, andiamo lì ora e spiegherò loro tutto. Porterò anche mia nonna con noi e loro dovranno capire che non hai mai fatto nulla di sbagliato, Tae."

Taehyung lo guarda senza parole. Jeongguk ripensa a quello che gli aveva detto Namjoon, riguardo a come Taehyung lo guardava, e sente le guance riscalarsi. "Lo faresti per me?" sussurra Taehyung. Jeongguk annuisce, "per te, Tae." Taehyung rimane in silenzio, ripensando alle parole dell'amico ma sospira, "non fa niente Jeonggukkie, dubito che ti crederebbero. E poi, non mi va di vederli  adesso."

"Okay," dice Jeongguk, "cosa vuoi fare allora?" Taehyung scrolla le spalle, "non lo so," dice strofinandosi gli occhi, "non voglio andare a casa, non posso affrontare la scuola in questo momento, non so dove voglio andare. Sento come se non appartenessi più da nessuna parte." Jeongguk conosce quella sensazione inquieta, senza una scopo preciso e sa esattamente cosa serve a Taehyung in questo momento. "Vieni Tae" dice allungandogli una mano, "dove andiamo?" chiede Taehyung afferrando la mano di Jeongguk permettendogli di tirarlo su dal letto, "vedrai," dice Jeongguk facendogli l'occhiolino, "starai bene, non preoccuparti."

"Quindi, dov'è che stiamo andando?" fa freddo fuori e il cielo è leggermente grigio il che potrebbe indicare di tutto da una leggera pioggerella alla neve. Jeongguk non poteva non pensare a quanto carino fosse Taehyung con la sua giacca rossa. "Vedrai," canticchia Jeongguk, "c'è qualcuno che voglio farti conoscere."

"Oh?" Taehyung alza le sopracciglia curioso ma Jeongguk riesce a vedere un velo di ansia nei suoi occhi. Abbassa lo aguardo e vede le mani di Taehyung rosse per via del freddo. "Non preoccuparti" dice intrecciando le loro dita. Taehyung sussulta al contatto improvviso ma non si allontana. Jeongguk pensa che loro mani, con i marchi neri di Taehyung e le sue cicatrici bianche, sono perfette insieme. "Penso che ti piacerà," sorride e Taehyung annuisce, sentendosi rassicurato, la sua mano ormai calda e sicura in quella di Jeongguk.

✧ᴍᴀʀᴋs ᴏɴ ᴏᴜʀ sᴋɪɴ, sᴄᴀʀs ᴏɴ ᴏᴜʀ ʜᴇᴀʀᴛsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora