XXXV

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Jeongguk deglutisce e fa un respiro profondo cercando di calmarsi. Se si fosse fatto prendere dal panico ora Namjoon avrebbe capito che c'era qualcosa che non andava. "Di cosa?"

"Io-" Namjoon inizia a parlare ma la sua voce si riduce in un sussurro. Jeongguk vede il fratello esitare e cercare di fare qualsiasi cosa che farebbe capire che è nervoso. Namjoon si gratta la nuca gurdando fuori dalla finestra la città che si estendeva. "Volevo dirti che mi dispiace."

Jeongguk spalanca la bocca. Questa non era nemmeno lontanamente una delle cose che si aspettava di sentire. "Per cosa?" dice senza riflettere. "Cosa ha detto Tae?"

"Ha detto...  abbastanza" dice Namjoon. Jeongguk è senza parole. Taehyung potrebbe aver detto a Namjoon qualsiasi cosa, dopotutto, conosceva tutti i suoi segreti, dal primo all'ultimo. Non c'era parte di Jeongguk di cui Taehyung non era a conoscenza e solo ora capisce quanto sia terrorrizzato dall'idea. Ma non se ne pente perché si fida di Taehyung. Ma fidarsi di qualcuno che non sia lui è una cosa nuova per Jeongguk.

Continua a non parolare, non ha idea di cosa Taehyung possa aver detto a Namjoon quindi sta a quest'ultimo continuare la conversazione.

"Parlare con Taehyung ieri notte," dice Namjoon e deve aver notato Jeongguk irrigidirsi perchè gli fa un piccolo sorriso, "non preoccuparti non ha detto molto, era talmente impanicato che la maggior parte delle cose che dieva non avevano senso ma mi ha fatto capire una cosa."

"Ovvero?" chiede Jeongguk. "Mi ha fatto che capire che sono stato un fratello maggiore terribile, guk," dice Namjoon onestamente senza mai distogliere le sguardo da quello di Jeongguk, "e mi dispiace." Ancora una volta Jeongguk è senza parole.

Namjoon era il figlio perfetto, l'orgoglio e la gioia dei loro genitori. Era incredibilmente intelligente, sempre il primo della classe. E' riuscito ad entrare nell'università dei suoi sogni fecilmente e si è fatto il culo per guadagnarsi un lavoro degno dell'orgoglio dei loro genitori. Insomma, lui è il figlio perfetto, lo studente perfetto ed il fratello perfetto, quindi sentirlo ammettere apertamente che sentiva di non essere un buon fratello era una cosa scioccante per Jeongguk.

"N-non capisco" ammette e Namjoon ridacchia. Sembra stanco e Jeongguk si chiede per quanto tempo ha passato a girarsi e rigirarsi nel letto, ieri notte, nella speranza di prendere sonno. Jeongguk lo odia, odia il pensiero di Namjoon preoccupato per lui. "E'-è come se non ci conoscessimo più," Namjoon sospira mentre si massaggia le tempie, "e so che è colpa mia, non ci sono stato per te quando ne avevi più bisogno e ci sarei dovuto essere e penso che sia per questo che ci siamo allontanati, guk ed è colpa mia."

Jeongguk sa che dovrebbe dire qualcosa ma la sua mente è un casino. "Non è-" inizia, vorrebbe dire 'vero' ma capisce che ha ragione quindi finisce con "non è tutta colpa tua." Sa di sembrare incerto ma Namjoon scuote la testa e gli fa un piccolo sorriso. "So che non è tutta colpa mia," dice, "ma la maggior parte lo è. Sono il tuo fratellone, dovrei esserci sempre per te e invece guardaci, mi sento come se ti conoscessi a malapena ormai," dice Namjoon e Jeongguk sente il mondo crollargli addosso, troppo debole per tenerlo su come Atlante, "non sei lo stesso di prima, guk e so che è normale ma dovrei almeno sapere chi sei ora."

"Lo sai joon..." sussurra Jeongguk. "Sei sicuro?" chiede Namjoon, "insomma sei fuori tutto il tempo e non so mai dove vai, non me lo dici, in effetti non mi parli di nulla. Ieri sera ti sei presentato alle due di notte con un ragazzo del genere che è chiaramente importante per te ed io non sapevo nemmeno il suo nome." Jeongguk scuote la testa, sente i sensi di colpa salire ma prima di poter protestare Namjoon continua. "E non è la prima volta, va avanti così da anni. Io-io sapevo che avevi dei problemi guk, ma non ti sei mai lamentato quindi pensavo che te ne stessi occupando tu, che ce l'avresti fatta da solo, e solo ora capisco che non avrei dovuto ragionare in quel modo," Namjoon sospira, "non riesco nemmeno a ricordare l'ultima volta che ti ho chiesto se stessi bene." Namjoon sembra così triste e Jeongguk sente le lacrime salire e la sua vita offuscarsi; non vuole nemmeno pensare a quanto ha pianto  nelle ultime ventiquattr'ore.

✧ᴍᴀʀᴋs ᴏɴ ᴏᴜʀ sᴋɪɴ, sᴄᴀʀs ᴏɴ ᴏᴜʀ ʜᴇᴀʀᴛsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora