"Ti piaceva?" chiede Taehyung e Jeongguk lo guarda, studiando la sua espressione. Non c'è gelosia nelle sue parole e gli occhi di Taehyung erano curiosi, in attesa di scoprire altre cose riguardo i suoi marchi. "Sì" dice Jeongguk deglutendo. "Eri innamorato?" chiede Taehyung e Jeongguk continua a studiargli il viso alla ricerca di malizia o gelosia nella sua espressione, invano. Sa che le parole di Taehyung non vorrebbero fargli del male, ma ricordare glli fa male e sente come se avesse un coltello infilato tra le costole, "Io-" si ferma, con il cervello ghiacciato incapace di dar voce ai suoi pensieri. Torna indietro con la mente, vede il suo volto, sente il suo tocco, cosa avrebbe potuto essere ciò che sentiva ogni volta?
"Non lo so" ammette onestamente. Tutte le emozioni che sentiva a quei tempi erano confuse e focalizzate in un qualche tipo di auto-distruzione. "Eravamo giovani, ed io ero più piccolo di lui e probabilmente... in qualche modo lo ero." Jeongguk sa che ha appena ammesso di essere stato quasi-innamorato di un'altra persona alla sua anima gemella ma si era ripromesso di essere onesto con Taehyung e anche se sente una vecchia ferita riaprirsi è felice di averlo ammesso.
"Mi parli di lui?" chiede Taehyung e con sua grande sorpresa Jeongguk vuole continuare ad aprirsi con Taehyung. Forse perchè ha tenuto quei ricordi prigionieri della sua mente per troppo tempo ed è finalmente arrivato il momento giusto per scarcerarli. Ripensa a quei momenti, ricordando un raro sorriso che riusciva a far illuminare l'inetra stanza e si ritrova anche lui a sorridere. "Certo, penso che potrai collegarti alla nostra nostra facilmente attraverso i tuoi marchi. Ogni volta che uscivamo ci cacciavamo sempre nei guai in un modo o nell'altro."
Fa scorrere le dita sul disegno dell'orso sulla coscia di Taehyung, "questo è di quando ci incontrammo per la prima volta."
"Cosa avete fatto per creare un marchio?" chiede Taehyung e Jeongguk pensa che Taehyung dovrebbe essere più turbato, più oltraggiato, poi si ricorda che Taehyung non è uguale a lui. "Mi ha insegnato ad accendere una macchina attraverso i fili d'accensione e l'abbiamo portata a fare un giro" dice e Taehyung annuisce.
Jeongguk non dice che quello fu il giorno più belo della sua vita e che custodisce il ricordo della velocità, dell'accelerazione costante e di quel bellissimo sorriso nel suo cuore; ricordando quei momenti nonostante sapesse come fossero andate a finire le cose Jeongguk non avrebbe mai cambiato le cose nonostante ciò vorrebbe che Taehyung non avesse dovuto soffrire per i suoi errori.
Quelli dovrebbe essere i suoi marchi, i suoi ricordi e il suo passato ma allora perchè non segnavano la sua di pelle? Perchè l'universo ha fatto sì che facesse soffrire la sua anima gemella così tanto?
Racconta la storia di lui e del suo migliore amico dal momento in cui si incontrarono per la prima volta con la prima macchina rubata, parlando di tutte le loro bravate che avevano lasciato un marchio, il loro marchio, sulla pelle di Taehyung, collegandole tutte insieme. Nel bel mezzo del discorso si ritrova a sorridere. E' bello condividere questi ricordi con Taehyung, ricordare i momenti migliori e quelli peggiori che lo hanno trasformato nella persona che è ora. Taehyung ascolta attentamente, sorridendo insieme a Jeongguk come se i ricordi fossero loro e Jeongguk suppone che in un certo senso lo sono.
Sono le quattro del mattino e la pioggia continua a scendere impetuosa e quando si zittisce, perso nei ricordi, il suo rumore rieccheggia nella stanza. Ha parlato di ogni marchio, anche quelli in parti più private che Taehyung si vergognava a mostrare. Bhè li ha spiegati tutti tranne uno.
Un solo marchio. L'unico che Jeongguk non riesce nemmeno a guardare, figuriamoci a parlare di cosa l'ha causato e Taehyung sembra capirlo, dato l'improvviso silenzio, "Jeongguk?"
Il diretto interessato non riesce a guardare Taehyung, abbassa lo sguardo sulle sue mani e solo ora nota che hanno iniziato a tremare. Sente lo stomaco brontolare e la bile minaccia di salire lungo la sua gola. "Jeongguk?" ripete Taehyung visibilmente preoccupato, "per favore guardami." Jeonggu scuote la testa, non può guardarlo, non sopporta la vista di quel marchio maledetto, non può affrontare le sue colpe riflesse negli occhi innocenti di Taehyung. Li farebbbe diventare reali, gli eventi del passato che Jeongguk ha tenuto repressi per gli ultimi tre anni e Jeongguk non vuole.
"Jeongguk, per favore," la voce di Taehyung è dolce ma insistente e non importa quanto Jeongguk prova a combattere sente la sua stessa determinazione crollare, "tra tutti i marchi questo è quello che mi trasmette è più dolore. Questo è quello che le persone fissano, è di questo marchio che parlando alle mie spalle."
Jeongguk alza lo sguardo nota che il volto di Taehyung è ormai serio, una mano sul collo, che copre quel marchio come se fosse una ferita da cui continua a fuoriuscire sangue. "So cosa simbolzza un corvo Jeongguk, ho bisogno di saoere cosa hai fatto."
Jeongguk sussulta, apre la bocca ma non esce nessun suono. E' come se ci fosse una cintura intorno alla sua gabbia toracica che pian piano si stringeva sempre di più fino a fargli mancare l'aria. Era ovvio che Taehyung sapesse il significato di un corvo ed era ovvio che tutti lo odiassero.
"Mi odierai" sussurra e sente le prime lacrime iniziare a formarsi. "Come puoi saperlo?" chiede Taehyung. "Perchè io stesso mi odio per quello che ho fatto."
Jeongguk sussulta quando sente la mano di Taehyung posarsi sulla sua. "Quando è comparso questo marchio pensavo di star per morire. Sentivo come se mi avessero infilato un coltello nel collo ed ero sicuro che mi avrebbe ucciso" dice semplicemente e schiettamente e sembra che ogni parola stia calpestando la gola di Jungkook, schiacciando la sua trachea. "Quando le persona mi guardano con disgusto è perchè tutta la loro attenzione è rivolta a questo marchio quindi, Jeongguk, per favore. Se siamo davvero anime gemelle ho bisogno della tua onestà."
La stanza attorno a lui inizia a girare e nella sua testa la confusione regna sovrana, sente il sangue salirgli alle orecchie e Jeongguk sente che potrebbe svenire da un momento all'altro. Sta per dire le parole che non ha mai nemmeno osato pensare. Sta per parlare a Taehyung del suo peccato più oscuro, della cosa peggiore cha abbia mai fatto e può solo sperare che Taehyung sia capace di amarlo dopo. Sente il cuore esplodergli nel petto
Il mondo sta girando di nuovo, l'universo si gira in testa in una confusione di movimento e caos, il sangue che scorre nelle sue orecchie e jungkook si sente come se stesse per svenire. Il suo cuore batte forte nel suo petto, batte forte, così forte che è doloroso e tutto ciò che riesce a sentire è il battito del suo cuore.
Balbetta in preda al panico, prendendo la mano di Taehyung, avendo bisogno di qualcosa per tenerlo a terra. "Taehyung io-" tutto il suo corpo sta tremando ormai, "il mio migliore amico" è troppo tardi, calde lacrime scorrono veloci sulle sue guance e inizia a singhiozzare.
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Mi piace lasciarvi con l'ansia. :)
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✧ᴍᴀʀᴋs ᴏɴ ᴏᴜʀ sᴋɪɴ, sᴄᴀʀs ᴏɴ ᴏᴜʀ ʜᴇᴀʀᴛs
FanfictionIn cui Jeongguk, un ragazzo senza marchi, incontra Taehyung, un ragazzo pieno di tatuaggi, e ne è stranamente attratto. 160518 - #1 in #kookv 260618 - #1 in #vkook !! ATTENZIONE !! la storia non è mia, tutti i crediti vanno a @prettytaes su twitter...