VI

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"Qualcuno così puro, così pulito" la voce di Taehyung sembra distante, come se si stesse allontanando, ritirandosi nei suoi stessi pensieri e dimenticandosi che Jeongguk è lì. "Ho sempre voluto sapere come sarebbe essere così pulito. Dovrai avere un'anima così buona Jeongguk."

Le parole di Taehyung lasciano Jeongguk basito, con tanti piccoli brividi che scendono lungo la sua spina dorsale. Suona sbagliato ciò che ha detto, innaturale in un modo che non riesce a spiegare. Era come se avesse detto che il cielo è verde, non è giusto. Glielo vuole dire a Taehyung, che non è buono, che è rotto, ma trattiene la sua lingua.

"Penso," mormora Taehyung quasi impercettibilmente guardando le sue mani, distendendole davanti ai suoi occhi, esaminando, senza dubbio, i marchi scuri dipinti sulla sua pelle. ",penso che la mia anima debba essere perforza marcia. Mi impegno tantissimo per essere buono ma i marchi compaiono lo stesso. Significa che la mia anima è cattiva, vero?"

C'è un vuoto negli occhi di Taehyung, un disperazione silenziosa, un buco che intrappola tutta la luce e la trasforma in dolore. Taehyung sembra sconfitto, ha ormai passato il punto dell'infelicità entrando in un'accettazione e tutto questo fa male al cuore di Jeongguk.

"Non sei cattivo," dice Jeongguk a tono basso ", non sei brutto e tantomeno lo è la tua anima". "Ma i marchi-" "Non me ne fotte un cazzo di quello che dicono i marchi, e non dovresti nemmeno tu" Jeongguk non sa perchè gli importi così tanto, ma lo fa e fa male come l'inferno anche solo guardare Taehyung ora. "Dammi la tua mano" dice improvvisamente Jeongguk. Taehyung sbatte le palpebre, la confusione prende momentaneamente il posto della tristezza nei suoi occhi ma è questione di secondi prima che gli rivolga lo stesso sguardo stanco e sospettoso di quando si incontrarono per la prima volta, il giorno prima. "Perché?" chiede, nascondendo le mani dietro la schiena.

Jeongguk rotea gli occhi. "Fallo e basta, okay?" allunga la sua mano, che Taehyung guarda con diffidenza. "Fidati," sospira Jeongguk ", fidati di me si? Non ti voglio far del male, ti voglio far vedere una cosa" Taehyung esista un momento prima di dare la mano a Jeongguk con riluttanza.

Jeongguk non può non notare che Taehyung ha delle belle mani, grandi ma lunghe e sottili, quasi delicate con unghie rosa ben rifinite. Sono quasi perfette ad eccezione dei severi tatuaggi neri che sono stati intagliati nella pelle morbida. Il dorso della mano di Taehyung è ricoperta di segni e anche mentre Jeongguk la tiene, la mano di Taehyung trema. Sembra sul punto di farsi prendere dal panico e di correre fuori dalla classe il più velocemente possibile ma non lo fa e Jeongguk è contento.

"Ora, vediamo" dice, girando la mano di Taehyung così che il palmo sia rivolto verso l'alto. "Allora, mia nonna è mille volte meglio di me," dice Jeongguk scusandosi ",ma ho imparato una cosa o due guardandola." Taehyung sembra confortato dalle sue parole, ed ora appare più calmo guardando Jeongguk che traccia le linee dei suo palmo con interesse, i suoi pcchi sono curiosi mentre canticchia sovrappensiero. "Riesci a leggere le mani?" chiede Taehyung e Jeongguk annuisce. Non lo sa fare in realtà. Anche se sua nonna è veramente un'esperta a lui non è mai importato imparare qualcosa.

✧ᴍᴀʀᴋs ᴏɴ ᴏᴜʀ sᴋɪɴ, sᴄᴀʀs ᴏɴ ᴏᴜʀ ʜᴇᴀʀᴛsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora