"Nulla" dice.
"Nulla?" ripete sua nonna, alzando un sopracciglio, "È una strada terribilmente lunga da fare per non chiedermi nulla". Jeongguk stringe le labbra ma non discute perchè non si sbaglia. "Bhe," inizia, insicuro su come iniziare il discorso. Non è venuto qui per nulla ma ciò non significa che sa cosa vuole. C'è una curiosità in lui a cui non sa come dare voce. Non vuole solo risposte, ha anche bisogno di domande chiare.
Decide di iniziare con il pensiero più importante nella sua mente. "Voglio sapere dei marchi" dice e sua nonna cantichia. "Quella è una domanda molto difficile," dice ",ma vedrò cosa posso fare." Jeongguk aspetta pazientemente mentre sua nonna pensa, appoggiata allo schienale della sedia. "Come tu ben sai i marchi sono la manifestazione di colpa sul corpo, un segno che qualcuno ha commesso un peccato e molti li vedono come la rappresentazione fisica delle conseguenze di qualcuno. Non c'è nessuna scienza che spiega questo fenomeno e nessuno può realmente farlo, la gente ci prova, io ci provo, ma le risposte giuste sono difficili da trovare"
"Ma cosa significano esattamente?" chiede Jeongguk, immagini dei marchi di Taehyung sfrecciano nella sua mente. Quei misteriosi marchi sulla sua pelle l'hanno avvicinato a qiel ragazzo, l'urgenza di sapere cosa significassero, di sapere come una persona che assomiglia così tanto a un angelo potesse avere i marchi di un diavolo. Voleva saperlo prima e continua a volerlo ora.
"È difficile da dire," sua nonna si stringe nelle spalle ",i marchi cambiano da persona a persona, sono generalmente accettati come dei simboli ma per molti dipende dalla persona stessa e dal peccato che hanno commesso. I marchi, di solito si manifestano senza motivo o logica" fa una pausa "ma ci sono delle regole, ma come ogni regola ci sono eccezioni, anomalie ed errori". Jeongguk sente il suo battito cardiaco accelerare.
"Errori?" chiede, la sua voce leggermente tesa. Non ha mai sentito parlare di segni sbagliati prima ma pensa a Taehyung e spera.
"Si, ci sono stati casi fuori dal normale, incidenti che non possono essere spiegati da quello che pensiamo di sapere", dice lei. "Tipo?" chiede Jeongguk, avvicinandosi. Non sa esattamente perchè ma sente che è importante. "Bhe," sua nonna sembra pensierosa.
"Bhe, è raro ma ci sono stati casi in cui i peccato di una persona appaiono sul corpo di qualcun altro" dice, e Jeongguk strabuzza gli occhi, spaventato da questa rivelazione. In tutta la sua vita non ha mai sentito parlare di una cosa del genere. "Come?" chiede scetticamente.
"Ah, non ti ho sempre detto che aggrapparsi a queste cose non ha senso, mi ascolti mai Jeongguk?" Il ragazzo in questione fa una smorfia e sua nonna resta impassibile. "Dovresti smetterla di fare certe espressioni, un giorno la tua faccia rimmarrà quella e non sarai più così bello". Jeongguk ruota semplicemente gli occhi.
"Cosa sai su quel caso, dei marchi sbagliati?" chiede di nuovo. "Bhe nessuno poteva spiegarlo, non c'era un motivo preciso per cui succedesse" Joengguk si acciglia. "Tutto qui? Non c'era motivo? Ci deve pur essere qualcos altro, tu perchè credi sia successo?"
"Penso," inizia la nonna ",penso che quando sei molto vicino a qualcuno, quando condividete un legame eccezionale, quando le vostre anime sono una sola, quando due persone sono legate in un modo che solo il mondo e le stelle conoscono allora devono condividere anche altre cose, il peso delle tue azioni, le conseguenze dei tuoi peccati non stanno solo con te ma anche con qualcuno di cui ti importa anche più di te stesso" lo sguardo di sua nonna è troppo pesante da mantenere e la stanza attorno a lui inizia a sembrare troppo piccola, le mura troppo vicine e l'aria troppo calda.
La sua pelle comincia a prudere, il sudorr inizia ad imperlargli la fronte e l'unica cosa che vuole fare è andarsene. Desidera di non essere mai venuto, in primo luogo, il senso di nausea che si è depositato nelle sue viscere da quando ha incontrato Taehyung minaccia di uscire sottoforma di bile e desidera non aver mai posato lo sguardo su Taehyung, desidera non aver ma sperimentato cosa si prova a sentire il peso soffocante di un qualche fardello a lui sconosciuto. Nulla di tutto ciò ha senso, nulla di tutto questo potrebbe essere reale, rifiuta di crederci.
"Cazzate" dice. Sente il senso di nausea passare e riesce a calmarsi. Costringe le sensazioni spiacevoli ai luoghi che la luce non raggiunge, così da non doverli affrontare. Il volto di sua nonna rimane impassibile anche mentre bestemmia.
Fa semplicemente spallucce. "Un uomo deve trovare la sua strada, Jeongguk, non posso dirti cosa credere. Devi capirlo tu stesso e spero che non sia troppo tardi quando sucederà." Jeongguk non parla, non le chiede di spiegarsi, o di dirgli che era ormai troppo tardi. Lui fissa semplicemente la tazza di tè, ormai freddo, nelle sue mani e pensa a Taehyung, a tutti i marchi neri che gli ricoprono il corpo, a tutto l'odio he gli hanno portato e deve trattenersi dal rompere la tazza in mille pezzi.
Perchè aveva quell'odiosa sensazione che era ormai troppo tardi?
Se c'è una cosa in cui Jeongguk eccelle, a parte mettersi nei casini ovvio, è ignorare tutto ciò a cui non vuole pensare. È un dono in realtà, la sua abilità nell'allontanare tutte le scomode verità e i pensieri e comportarsi come se non esistessero.
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✧ᴍᴀʀᴋs ᴏɴ ᴏᴜʀ sᴋɪɴ, sᴄᴀʀs ᴏɴ ᴏᴜʀ ʜᴇᴀʀᴛs
FanficIn cui Jeongguk, un ragazzo senza marchi, incontra Taehyung, un ragazzo pieno di tatuaggi, e ne è stranamente attratto. 160518 - #1 in #kookv 260618 - #1 in #vkook !! ATTENZIONE !! la storia non è mia, tutti i crediti vanno a @prettytaes su twitter...