Jimin si scusa ed esce dalla stanza, lasciandoli da soli. "Non ho mai visto Jimin comportarsi così," ridacchia Jeongguk. "Non mi ha mai chiesto il numero, ha semplicemente preso il mio telefono ed aggiunto il suo contatto da solo." "E' davvero gentile," dice Taehyung dolcemente con un piccolo sorriso. Jeongguk sbuffa. "Che c'è?" chiede Taehyung guardandolo. "Non ho mai pensato a Jimin come una persona 'gentile'," risponde.
Certo Jimin era importante per lui e nel bene o nel male ha sempre avuto un ruolo stabile nella sua vita dopo la morte di Yoongi. Gli ha dato uno scopo, un posto in cui poteva sfogare tutto il dolore che alloggiava nel suo petto come una spina e magari non era la soluzione migliore per Jeongguk ma non era colpa di Jimin, non era compito suo aggiustarlo, ma si assicurava sempre di aiutarlo a rialzarsi quando cadeva a prescindere. Jimin era spesso furbo e riservato, era difficile capirlo e Jeongguk sospettava di non aver mai avuto una conversazione onesta con il ragazzo, ma mentre poteva avere un buon cuore seppellito da qualche parte nel suo petto, Jeongguk comunque non lo considerava 'gentile.'
"Bhe secondo me lo era," mormora Taehyung abbassando lo sguardo sulle sue mani. Resta in silenzio per un momento prima di riprendere a parlare, "nessuno mi dice di essere carino sai, o bello, o attraente. Raramente mi dicono di essere carino per una persona con così tanti marchi," sospira, "le persone pensano che sia brutto e non vogliono essere miei amici, non vogliono avere niente a che fare con me. Stentavo a crederci quando ti sei seduto vicino a me quel giorno e poi Namjoon mi ha acettato ed ora Jimin vuole essere mio amico, è-" fa una pausa, "è davvero gentile."
Jeongguk non sa cosa dire quindi si accontenta di un "forse Jimin non è così male" sperando di rassicurare il ragazzo a fianco a lui. Come se avesse sentito nominare il suo nome Jimin rientra nella stanza sorridendo. "Prendete le vostre giacche ragazzi," annuncia, "andiamo a divertirci stasera."
"Non pensavo che ci sarebbe stato un 'noi'," borbotta Jeongguk mentre escono ed entrano in contatto con l'aria fredda della notte. "Oh andiamo Jeonggukkie," cinguetta Jimin pizzicandogli la guancia abbastanza forte da fargli del male, "non pensavi seriamente che Jin vi avrebbe fatto entrare senza di me?" Jeongguk sospira, "lo speravo."
"Sei proprio un moccioso," brontola Jimin. "Perchè non puoi esssere carino come Taehyungie?" chiede Jimin spostandosi per prendere Taehyung, con le guance rosse, a braccetto. Il club di Jin dista dieci minuti quindi decidono di andare a piedi. Jimin e Taehyung camminano uno a fianco all'altro, sottobraccio, con Jimin che si avvicina a Taehyung per sussurrargli qualcosa che lo fa ridere. Jeongguk vuole essere irritato vista la vicinanza di Jimin a Taehyung ma poi ricorda quanto era felice Taehyung e tutto ciò su cui riesce a concentrarsi è la risata di Taehyung e tutta l'irritazione scompare. Le luminose luci a neon del clun di Jin illuminano anche il marciapiede e l'ovattato ritmo della musico si sente anche da dietro il locale.
"Eccoci qui," dice Jimin lasciando andare Taehyung e salutando la guardia, che annuisce riconoscendolo, fuori il locale mentre entrano. L'insegna rosa a neon con la scritta 'Toxic' e a fianco un paio di labbra piene, li illumina mentre entrano e l'odore di sudore, alcol e qualcosa di dolce li investe. Luminose luci a neon lampeggiano sulle loro teste illuminando tutti e tutto di una strana sfumatura di rosa. "Aspettatemi qui," urla Jimin cercando di farsi sentire da sopra la musica, "vado a prendere Jinnie."
E con quello Jimin si allontana, venendo catturato dalla folla, lasciando Jeongguk e Taehyung vicino alla porta da soli. Jeongguk è già stato qui, più volte, ed è cambiato poco dall'ultima volta ma Taehyung si guarda intorno meravigliato. Jeongguk gli si avvicina lanciando occhiatacce ad un uomo che li sta guardando. Dubbi e disagio si fanno strada ma si sforza di non preoccuparsi e di convincersi che si divertirà stasera. "Questo posto è fighissimo!" esclama Taehyung, avvicinandosi per farsi sentire e Jeongguk sente il suo fiato sulla guancia, quest'ultimo annuisce avvolgendo un braccio attorno alle spalle di Taehyung.
Sono decisamente vestiti in modo inadeguato, il club di Jin è uno stabilimento di alta classe e i vestiti casual di Jeongguk che indossano entrambi li fanno distinguere tra la folla.
Jeongguk si chiede dove possa essere andato a finire Jimin quando lo vede mentre si fa strada tra la folla, un po' arrossato e con i capelli più arruffati rispetto a prima, a fianco ad un uomo egualmente scompigliato. "Eccoli qui," urla Jimin a Jin. "Conosci Jeonggukkie e questo è il suo 'amico' Taehyung!" urla Jimin introducendoli e Jin annuisce. "E' un piacere conoscerti," dice a voce alta, non quanto quella di Jimin ma abbastanza per farsi sentire.
Essendo il proprietario, Jin è noto tanto quanto il suo club, se non di più. E il suo bell'aspetto è leggendario. Stasera tiene i suoi capelli biondo platino di lato, i primi bottoni della sua camicia sono sbottonati e le sue labbra sono rosse e gonfie, senza dubbie per colpa di Jimin. Allunga una mano a Taehyung, gli anelli sulle sue dita abbondano quasi quanto quelli di Jimin. Taehyung gli stringe la mano quasi meravigliato, ma Jeongguk non lo può biasimare, il bel proprietario del club ha spesso questo effetto sulle persone che lo incontrano per la prima volta.
"E' un piacere conoscere anche te," dice Taehyng timidamente. Si stringono la mano ma prima che Taehyung possa allontanarla la presa di Jin aumenta, tenendolo fermo. In un solo movimento gira le mani così che quella di Taehyung sia rivolta verso le luci mettendo in mostra tutti i marchi. Jeongguk si immolizza mentre Jin studia la mano di Taehyung, egualmente immobilizzato e scioccato.
"Interessante," mormora Jin. Lascia anare la mano di Taehyung e gli rivolge un sorriso abbagliante che Taehyung ricambia a stento. "E Jeongguk," dice, cambiado improvvisamente argomento, "ne è passato di tempo," dice arruffandogli i capelli. "Bhe cosa stiamo facendo fermi qui?" chiede, "andiamo a prenderci qualcosa da bere, dai," e si gira mentre gli altri lo seguono.
"Stai bene?" chiede Jeongguk toccando la mano di Taehyung che lo guarda e Jeongguk si avvicina così che non debba urlare. "Possiamo andarcene se vuoi ricordi?" Taehyung annuisce e rivolge a Jeongguk un sorriso rassicurante afferrandogli la mano e stringendola. "Sto bene," gli garantisce Taehyung, "ora andiamo a divertirci."
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tra una settimana ritorno a scuola e nON SONO PRONTA.
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✧ᴍᴀʀᴋs ᴏɴ ᴏᴜʀ sᴋɪɴ, sᴄᴀʀs ᴏɴ ᴏᴜʀ ʜᴇᴀʀᴛs
FanfictionIn cui Jeongguk, un ragazzo senza marchi, incontra Taehyung, un ragazzo pieno di tatuaggi, e ne è stranamente attratto. 160518 - #1 in #kookv 260618 - #1 in #vkook !! ATTENZIONE !! la storia non è mia, tutti i crediti vanno a @prettytaes su twitter...