Oliver Baston: Ma non gli piaceva Angelina?

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Corri di corsa verso lo spogliatoio. Sei in ritardo come al solito. Ti eri fermata a parlare con Hermione e ti sei proprio dimenticata che Oliver vi aveva chiesto di andare negli spogliatoi mezz'ora prima, per parlare tutti insieme.

<scusate, scusate, scusate> dici, entrando di corsa. Gli spogliatoi erano in comune, quindi non era raro che vedevi i ragazzi cambiarsi. Ti ci eri fatta l'abitudine, anzi a dire la verità era un bello spettacolo. In quel momento si stavano mettendo tutti la divisa, e George si mette ad urlare come una femminuccia, coprendosi quel corpo muscoloso come avrebbe fatto una ragazza.

<oh no, che maleducata, via via!> esclama, facendo per buttarmi fuori.

<Weasley> sbuffi, guardandolo seriamente, le braccia incrociate sotto il petto. <con tutto quello che mi raccontava Alicia penso di conoscere il tuo corpo meglio io che te stesso>. Senti gli altri scoppiare a ridere e il viso del rosso si rabbuia solo per un attimo, ma senza perdere il suo sorriso malizioso.

<mi piacerebbe conoscere il tuo come tu conosci il mio> commenta, facendoti arrossire.

<George> senti dire da una voce alle sue spalle. Oliver lo stava guardando spazientito a braccia incrociate, il fisico pronunciato sotto la maglietta da Portiere. <siamo in ritardo, vestitevi forza>. Prendi le tue cose e ti infili in bagno, sperando che l'abbia fatto per gelosia, non per pura fretta.

<Oliver dovresti dirglielo> senti commentare da uno dei gemelli, non riuscivi a riconoscerli dalla voce, mentre ti cambi. Di cosa staranno parlando?

<evitate di pensare alla mia vita privata e preparatevi> dice Oliver. Raramente lo senti così duro. Senti uno dei gemelli sbuffare.

<non sarà libera per sempre>.

Senti qualcosa di pesante cadere e solo quando esci dal bagno capisci che  Oliver ha lanciato una scarpa a uno dei gemelli.

<ma sei impazzito?> esclama quello che capisci essere Fred, solo per il numero della maglia, mentre finalmente si decide a cambiarsi.

<Weasley devi farti gli affari tuoi o...>. Notata la tua presenza si zittisce, e se ne va incitando tutti a raggiungerlo sul campo fra non più di dieci minuti.

<ma che vi prende a tutti quanti oggi?> commenti, mettendo a posto le tue cose. <la primavera fa male>.

La partita si rivela molto combattuta. Raramente tu o le altre Cacciatrici riuscite a fare punto, e Oliver sembra più distratto del solito, lasciando passare Pluffe che normalmente non avrebbe avuto difficoltà a prendere. Avreste perso se non fosse stato per Harry che prendendo il Boccino d'Oro mette fine alla partita imbarazzante. Venite abbracciati dalla vostra Casa con calore, ma tutti hanno notato le prestazioni mediocri del Capitano, che si nasconde ancora più del solito. Nel bel mezzo dei festeggiamenti noti la mancanza di Oliver, e dopo aver chiesto ad un paio di suoi compagni scopri che si è ritirato nel suo dormitorio. Ti invitano calorosamente ad andare da lui, per cercare di convincerlo a prendere parte alla festa, che alla fine era anche per lui. Sbuffando, pensando come una giornata iniziata così bene possa essere finita in quel modo, ti avvii nel regno dei ragazzi del settimo anno.
Bussi, e senti qualcuno borbottare giusto dietro alla porta qualcosa che interpreti come un: "andate via".

<Baston, o mi fai entrare o uso un Alohomora. Non ci metto molto> commenti, arrabbiata ed innervosita. Non capisci perché si stia comportando in quel modo.

<t/n!> esclama, aprendo la porta. Tu gli passi lo sguardo addosso. Aveva gli stessi pantaloni della mattina, ma era senza maglietta. Come ogni volta che ti capitava di vederlo senza maglietta, qualche farfalla malefica si risveglia nel tuo stomaco, e un elefante si mette a ballare il tip tap sul tuo cuore. Incroci le braccia, cercando di darti un contegno.

<ebbene?> sbuffi. Lui ti guarda perplesso. <vuoi venire giù o ti ci devo portare a calci nel culo?>. Essendo una Nata Babbani ogni tanto te ne esci con espedienti poco fini e poco adatti al mondo magico in cui sei capitata.

<non ho voglia> commenta, e sta per chiudere la porta, quando infili un piede in mezzo. Molto meglio di un Alohomora.

<mi dici che hai?>. Lo guardi negli occhi, seria. Non sopporti che si comporti così e si pianga addosso.

<ho fatto schifo oggi> borbotta, cedendo e lasciandoti passare.

<hai ragione> commenti, beccandoti un'occhiataccia. Alzi le spalle, sei sempre stata molto diretta. <eri distratto, vuoi dirmi come mai? Come se seguissi qualcosa...ma non erano i Cacciatori avversari>.

<è che...>

<oddio, ti sei innamorato di Angelina!> commenti, comprendendo immediatamente. Ma sì, negli spogliatoi stavano parlando di una ragazza, una che non sarebbe stata libera per sempre. Era per forza Angelina. E aveva seguito i suoi movimenti per tutta la durata della partita.

<ma cosa...?> inizia lui, guardandoti esasperato. <t/n non dire cavola...>

<ma sì, è così! Per questo eri distratto!> inizi a saltellare, troppo felice per la tua amica per ascoltare il tuo cuore sofferente. Ti mette le mani sulle spalle, e ti calmi di colpo. Lo guardi negli occhi, e per la prima volta incontrate il vostro sguardo. Conoscevi già i suoi occhi, sapevi che erano di un caldo marrone, ma non li avevi mai fissati direttamente.

<dovevi dirmelo> sussurri, <ti avrei aiutato>. Ti spinge, facendoti appoggiare alla porta. Non stacca gli occhi dai tuoi. Si morde il labbro, e senza volerlo veramente alzi una mano, che si posa sul suo petto. Vuoi sentire il suo cuore battere, anche se per un'altra ragazza.

Borbotta qualcosa, sembra dica: "sono uno stupido", ma tu non capisci. Pieghi la testa, guardandolo perplessa. Perché si fa tutti questi problemi?

<se scendiamo adesso forse...> inizi, ma senti qualcosa posarsi sulle tue labbra. Sgrani gli occhi, rendendoti conto che ti sta baciando. Sei combattuta tra lo staccarti e tirargli uno schiaffo o approfondire il bacio. E vince quest'ultimo. Le vostre lingue iniziano a conoscersi e tu gli passi le mani tra i capelli, è da tanto che vuoi farlo. Ti prende in braccio, e tu gli circondi i fianchi con le gambe, mentre gli passi le mani sulle spalle e le braccia. Lo senti fremere sotto i tuoi palmi e fai un sorrisetto furbo.

<mi sono innamorato di te> sussurra, velocemente. Poi sembra rendersi conto di quanto detto e ti guarda negli occhi, sorridendo. <mi sono innamorato di te> sussurra, ora più sicuro, più convinto.

<di me?> sussurri, perplessa. Ma non gli piaceva Angelina?

<di te. Della tua spontaneità e del tuo ottimismo, di come metti sempre la felicità degli altri davanti alla tua> sussurra. <del tuo coraggio nel mostrare apertamente le tue emozioni, cosa che a me riesce così maledettamente difficile>.

Ridi felice, abbracciandolo forte.

<cazzo, capitano, perché ci hai messo così tanto?> sbuffi, facendolo ridere. Dopotutto...la giornata non è andata poi così male.

Immagina, puoi. /Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora