Dedicato a: greta_castellan
Rating: verdeDell'accaduto non se ne parlò più, e l'anno passò tranquillo come era iniziato, se il fatto di studiare per i G.U.F.O. si può definire tranquillità.
T/n passò l'estate a casa con i suoi genitori e la sua sorella maggiore, pregustando il momento in cui sarebbe andata a casa Weasley per partire tutti insieme verso la Coppa del Mondo di Quidditch.
A t/n la Tana era sempre piaciuta. Per prima cosa era enorme, e sembrava che stesse in piedi un po' per magia. E poi era colorata, disordinata, e aveva il profumo di casa. In più, i Weasley, dal primo all'ultimo, erano le sue persone preferite.
-t/n!- esclamò Molly, aprendole la porta di casa dopo che la ragazza ebbe bussato. La intrappolò in un abbraccio caldo, e t/n potè prendere un respiro di sollievo, sapendo che da quel momento in poi sarebbe stata al sicuro. -ma quanto sei cresciuta! Vieni forza, entra. Arthur e gli altri sono appena tornati da casa di Harry-.
T/n si diresse verso il salotto, dove immaginava fossero riuniti i Weasley, visto che sentiva parlare. Quello che non si aspettava era vedere il signor Weasley che sgridava i gemelli per non si sa che "infrazione delle regole".
-ciao T/n!- esclamò Ron, portando l'attenzione di tutti su di lei. Grande Ron, bella idea.
-ho interrotto qualcosa?- chiesi, sorridendo innocentemente.
-no!- esclamò Fred, sorridendo. -...anzi noi ce ne stavamo andando!- continuò George, e i due si diressero verso le scale.
-dove credete di andare- ringhiò il signor Weasley, prendendoli per il collo delle magliette, -non ho ancora finito con voi due-.
La ragazza passò lo sguardo sui divanetti, dove erano seduti Bill e Charlie, li aveva visti solo una volta durante le feste di Natale dell'anno prima, e Percy.
Percy, con il quale non parlava da quando li aveva salvati. Percy, che da quel momento era stato ancora più silenzioso e distaccato del solito, ora la stava guardando. E Percy pensava che non ci fosse ragazza più bella di t/n.
-quindi...Percy, hai trovato lavoro?- chiese t/n, giusto per fare conversazione.
-nell'Ufficio di Bartemius Crouch- disse, tutto gongolante, -sai, è il Direttore dell'Ufficio di Cooperazione Magica Internazionale, Capo dell'Ufficio Applicazione della Legge sulla magia, Capo delle Forze dell'Ordine Magiche e sa parlare ben...-
-scusa, credo di essermi persa a "Direttore"- confessò t/n, forse troppo influenzata dai gemelli a prendersi gioco di lui. Il volto di Percy si rabbuiò, piegò diligentemente il giornale che stava leggendo, si alzò lentamente e si diresse verso le scale.
-credo che tornerò in camera mia- disse, -devo finire una relazione sullo spessore dei Calderoni-.
-mi sa che se l'è presa- ridacchiò Fred, dando una pacca sulle spalle alla ragazza. -ben fatto amica, ti stiamo insegnando bene-.
-vado un attimo in bagno- mormorò lei, allontanandosi e salendo le scale di casa. Si ricordava vagamente dov'era camera di Percy, ma ci mise comunque qualche minuto a trovarla, come se le scale cambiassero anche lì, oltre che ad Hogwarts.
Quando Percy aprì la porta, dopo che qualcuno ebbe bussato, si aspettava chiunque meno che lei, che con i suoi occhi e i suoi capelli lunghi non lo lasciava in pace nemmeno nei sogni.
-posso?- chiese t/n, mordicchiandosi un labbro.
"Dio, non fare così!" pensò lui, mentre il suo sguardo era incatenato alle sue labbra. Be', che dire, era un ragazzo anche lui, in fin dei conti.
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Immagina, puoi. /Harry Potter
FanfictionPer la ragazza che legge al chiaro di una luce elettrica, che vede draghi tra le nuvole, che si sente più viva in mondi dove non è mai stata veramente, che sa che la magia è reale, che sogna. Questo è per te. Il tuo sogno più grande? Ricevere l...