Percy Weasley pt 2: Nello Spazio Di Un Abbraccio

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Dedicato a: greta_castellan
Rating: verde

Dell'accaduto non se ne parlò più, e l'anno passò tranquillo come era iniziato, se il fatto di studiare per i G.U.F.O. si può definire tranquillità.

T/n passò l'estate a casa con i suoi genitori e la sua sorella maggiore, pregustando il momento in cui sarebbe andata a casa Weasley per partire tutti insieme verso la Coppa del Mondo di Quidditch.

A t/n la Tana era sempre piaciuta. Per prima cosa era enorme, e sembrava che stesse in piedi un po' per magia. E poi era colorata, disordinata, e aveva il profumo di casa. In più, i Weasley, dal primo all'ultimo, erano le sue persone preferite.

-t/n!- esclamò Molly, aprendole la porta di casa dopo che la ragazza ebbe bussato. La intrappolò in un abbraccio caldo, e t/n potè prendere un respiro di sollievo, sapendo che da quel momento in poi sarebbe stata al sicuro. -ma quanto sei cresciuta! Vieni forza, entra. Arthur e gli altri sono appena tornati da casa di Harry-.

T/n si diresse verso il salotto, dove immaginava fossero riuniti i Weasley, visto che sentiva parlare. Quello che non si aspettava era vedere il signor Weasley che sgridava i gemelli per non si sa che "infrazione delle regole".

-ciao T/n!- esclamò Ron, portando l'attenzione di tutti su di lei. Grande Ron, bella idea.

-ho interrotto qualcosa?- chiesi, sorridendo innocentemente.

-no!- esclamò Fred, sorridendo. -...anzi noi ce ne stavamo andando!- continuò George, e i due si diressero verso le scale.

-dove credete di andare- ringhiò il signor Weasley, prendendoli per il collo delle magliette, -non ho ancora finito con voi due-.

La ragazza passò lo sguardo sui divanetti, dove erano seduti Bill e Charlie, li aveva visti solo una volta durante le feste di Natale dell'anno prima, e Percy.

Percy, con il quale non parlava da quando li aveva salvati. Percy, che da quel momento era stato ancora più silenzioso e distaccato del solito, ora la stava guardando. E Percy pensava che non ci fosse ragazza più bella di t/n.

-quindi...Percy, hai trovato lavoro?- chiese t/n, giusto per fare conversazione.

-nell'Ufficio di Bartemius Crouch- disse, tutto gongolante, -sai, è il Direttore dell'Ufficio di Cooperazione Magica Internazionale, Capo dell'Ufficio Applicazione della Legge sulla magia, Capo delle Forze dell'Ordine Magiche e sa parlare ben...-

-scusa, credo di essermi persa a "Direttore"- confessò t/n, forse troppo influenzata dai gemelli a prendersi gioco di lui. Il volto di Percy si rabbuiò, piegò diligentemente il giornale che stava leggendo, si alzò lentamente e si diresse verso le scale.

-credo che tornerò in camera mia- disse, -devo finire una relazione sullo spessore dei Calderoni-.

-mi sa che se l'è presa- ridacchiò Fred, dando una pacca sulle spalle alla ragazza. -ben fatto amica, ti stiamo insegnando bene-.

-vado un attimo in bagno- mormorò lei, allontanandosi e salendo le scale di casa. Si ricordava vagamente dov'era camera di Percy, ma ci mise comunque qualche minuto a trovarla, come se le scale cambiassero anche lì, oltre che ad Hogwarts.

Quando Percy aprì la porta, dopo che qualcuno ebbe bussato, si aspettava chiunque meno che lei, che con i suoi occhi e i suoi capelli lunghi non lo lasciava in pace nemmeno nei sogni.

-posso?- chiese t/n, mordicchiandosi un labbro.

"Dio, non fare così!" pensò lui, mentre il suo sguardo era incatenato alle sue labbra. Be', che dire, era un ragazzo anche lui, in fin dei conti.

Immagina, puoi. /Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora