James Potter: Tentazioni

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Dedicato a: limelightssx

«Quindi funziona veramente la Mappa del Malandrino?» chiese t/n atterrando sul divanetto vicino a James, facendolo sobbalzare e facendogli cadere la pergamena incriminata.

«Chi te l'ha detto?» chiese il ragazzo, guardando perplesso l'altro Caposcuola del Grifondoro oltre lui. Vicino a loro, Peter, un ragazzo bassino dai capelli chiari, si muoveva imbarazzato nel suo posto sulla poltroncina color vermiglio. «Peter» ringhiò.

«Mi ha corrotto!» esclamò lui, nascondendo dietro la schiena un pacchetto dalla forma allungata. «Mi ha dato dei biscotti al cioccolato...al cioccolato James!».

«Spero che ti ci soffochi» borbottò il ragazzo con gli occhiali.

«Quindi? Funziona?» incalzò la ragazza nervosa, dando un pugnetto a James sulla gamba.

«Dipende per cosa ti serve» mormorò lui, sorridendo divertito per l'agitazione di lei. Non era mai stata brava a parlare con i ragazzi.

«...devo vendicami di qualcuno» borbottò t/n con una voce così basso che perfino James, seduto vicino a lei, non riuscì a sentirla.

«Come scusa?»

«Devo vendicarmi di qualcuno» sputò fuori, mordendosi poi il labbro e distogliendo lo sguardo da lui.

«Aaah, questa è bella, una Caposcuola che infrange le regole. E di chi?»

«Non ti interessa» scattò lei, allungando la mano per prendere la pergamena dalle sue mani. James alzò il braccio in alto, fuori dalla sua portata, ridendo divertito.

«Se non mi spieghi non ci sarà nessuna mappa per te, principessa». T/n si morse un labbro, imbarazzata per il nomignolo che il Cercatore di Grifondoro le affibbiava sempre più spesso.

«Be', Alicia Boulevard ha messo in giro un sacco di bugie sul mio conto e io...», t/n sbuffò, alzando gli occhi al cielo, «volevo metterle della polvere di Bulbadox nel pigiama».

«E pensi di riuscire ad entrare nei dormitori del settimo anno di Serpeverde solo con la Mappa?» chiese lui, alzando un sopracciglio.

«Per forza, non so cos'altro posso...»

«Hai tanto da imparare, principessa» affermò lui alzandosi dal divanetto e prendendole la mano. «Per fortuna ci sono io. Vieni».

La portò nel suo dormitorio, di forma circolare e con cinque letti a baldacchino.

«James, per Merlino, che cosa...»

«Ti servirà anche questo» disse lui, prendendo un pezzo di stoffa da sopra il suo baule. T/n aveva visto una cosa del genere solo nei libri.

«Un mantello dell'Invisibilità...è illegale averne uno!» esclamò lei, prendendolo con una mano. La sua mano scomparve, lasciando al suo posto la vista del pavimento.

«Ti pare che io possa fare qualcosa di illegale?» chiese lui ironico. T/n lo guardò con un sopracciglio alzato.

«E me lo presteresti?» chiese lei, dubbiosa. James Potter non faceva mai niente per niente.

«Ad una condizione». Appunto. La ragazza sospirò, soppesando le sue parole. Avrebbe fatto di tutto pur di vedere Alicia umiliata. «Voglio venire anche io. Conoscendoti ti faresti beccare e sequestrare sia mappa che mantello». T/n sospirò sollevata. Quella era una cosa che si poteva fare. Dopotutto, quello bravo negli scherzi era sempre stato lui.

Aspettarono il giovedì dopo, giorno in cui i Caposcuola di Serpeverde avevano la ronda, per attuare il loro piano malefico.

«Mi stai pestando i piedi, t/c!» sibilò James sotto il mantello, una mano occupata a sostenere un angolo della coperta e una stretta al fianco di t/n, per evitare che si allontanasse troppo e uscisse dalla copertura.

«Scusa!» esclamò lei, tentando di stare il più possibile staccato da lui e controllando allo stesso momento la Mappa del Malandrino per evitare spiacevoli incontri.

Stava tutto andando bene, erano perfino riusciti a salire le scale per i dormitori femminili del Serpeverde, quando James la tirò improvvisamente in una nicchia contro il muro, attendendo che un folto gruppo di ragazze scendesse le scale. T/n trattenne il respiro, notando che James era più vicino a lei di quanto non lo era mai stato.

James era un bellissimo ragazzo, non si poteva dire il contrario. Aveva degli occhi magnetici, un sorriso malizioso, un corpo temprato da anni e anni di Quidditch. Era un ragazzo simpatico, carismatico, brillante e divertente. E t/n sapeva di avere un debole per lui. Da quando erano diventati entrambi Caposcuola aveva avuto modo di conoscerlo di più, di aprirsi a lui in una maniera fin troppo spontanea per la sua timidezza. E lui non l'aveva mai tradita.

T/n si morse un labbro, quando si accorse che le labbra di James si erano appoggiate sul suo collo, in un bacio lieve e scottante al tempo stesso.

«Sbaglio, o ti sta piacendo questa situazione?» sussurrò lei, alzando una mano tremante per accarezzargli i capelli disordinati.

«Come potrebbe non piacermi?» sussurrò lui sulla sua pelle, per poi avvolgerle un braccio intorno alla vita e stringerla a sé. «Andiamo, se ne sono andate».

Entrarono nel dormitorio del settimo anno con facilità, e con altrettanta facilità t/n riconobbe i vestiti e il letto della sua rivale in carriera.

«Colloportus» sussurrò James puntando la bacchetta alla porta, compiendo un movimento circolare.

«James, che fai?» chiese t/n cospargendo di polvere urticante il letto e i vestiti di Alicia. «Non c'era bisogno di sigillare la porta, rimarremo qui solo...»

James andò da lei, la prese dai fianchi e la lanciò su un letto vicino, per poi chinarsi su di lei e lasciarle un bacio a fior di labbra. Proprio non era riuscito a resistere. T/n + letti disponibili erano stati una tentazione troppo forte.

«Secondo me rimarremo qui un bel po'» mormorò lui sulle sue labbra, prima di lasciarle tanti baci sempre più profondi.

Sì, alla fine quell'incantesimo era servito davvero.

SPAZIO MEEE

Eccomi, sono tornata! Finalmente non vi ho fatto aspettare duecento ere geologiche prima di pubblicare un altro immagina. Brava meeeee.

Spero vi piaccia :)

Non ho nient'altro da dire se non di lasciare un commento, una stellina e andare a farvi un giro anche sull'altra mia storia :3 Thankss

Un bacioooo

Immagina, puoi. /Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora