George Weasley: Battute D'abbordaggio

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Dedicato a: massimobattisti
Rating: Giallo

-t/c!- esclamano due voci molto simili, e, prima che tu possa fare o dire qualcosa, due ragazzi si siedono ai tuoi lati, e due sorrisi identici si aprono sul viso dei ragazzi nel vedere una delle loro migliori amiche, non che una dei pochi che riesce quasi sempre a schivare i loro scherzi.

-Fred, George, qual buon vento vi porta tra noi poveri mortali?-.

Fred e George Weasley, i Re degli scherzi, ridono divertiti per il modo nel quale ti sei rivolta a loro. Quello che loro hanno ritenuto una semplice battuta in realtà è una specie di ramanzina da parte tua. Ormai al loro settimo anno di scuola hanno deciso di buttarsi nel mondo del lavoro, vendendo illegalmente le merendine e gli scherzi che inventano praticamente ogni giorno. Questo li ha portati piano piano ad allontanarsi da voi, perchè, o in qualche posto sperduto del castello, o circondati da ragazzi più piccoli, non hanno più tempo per i loro amici.

-abbiamo bisogno di te- dice quello alla tua destra, puoi giurare sia George, stuzzicandoti affondando un dito nella tua guancia morbida. Dice di adorare le tue guance.

-devi aiutarci a ruba...- continua Fred, subito interrotto dal gemello.

-...prendere in prestito qualche ingrediente dall'aula di Pozioni. Ci serve il nostro palo preferito-.

-ti preeeego- finiscono in contemporanea.

-no- sbuffi, ferma nelle tue posizioni. Sei stanca di essere presa in considerazione solo quando si tratta di fare il palo. Sei stanca di essere sfruttata. Hai pregato, sperato, che con l'inizio del settimo anno le cose sarebbero cambiate, ma di cambiata era solo l'acconciatura dei gemelli, e  il tempo sempre minore che passano con te. Devi ammetterlo almeno a te stessa, hai sperato che il rapporto che avevi con i gemelli fosse cambiato con l'inizio del vostro settimo e ultimo anno, ma non solo non era migliorato, ma si era addirittura affievolito.

-dai t/c!- si lamenta George, scuotendoti per un braccio. -che ti costa?-.

-mi costa che non lo voglio fare!- esclami, alzandoti per allontanarti da lui. -e non chiamarmi per cognome come se non mi conoscessi, George. Ti ricordo che sono stata io quella che al primo anno ti ha aiutato in Pozioni per non farti prendere uno Scadente. Io che al secondo ho passato due giorni in infermeria con te perchè ti eri rotto il braccio. Io che ho sopportato per anni i tuoi fottuti scherzi solo perchè ero troppo innamorata per dire di no!-.

Angelina, seduta davanti a voi, si mette di colpo le mani sulla bocca spalancata, stupita da quello che hai detto. In effetti, hai parlato un po' troppo.

-...t/n...- sussurra George, mordendosi un labbro dispiaciuto.

-devo andare- mormori, asciugandoti una lacrima fuggitiva e scappando via. Questa volta l'hai combinata proprio grossa.
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Passi la settimana successiva ad evitare tutti i ragazzi di Grifondoro del settimo anno, che siano le tue compagne di stanza o i ragazzi. Ti vergogni troppo per andare a parlare con George, e ti limiti a stare per conto tuo e darti della rincoglionita da sola.

-dai vieni a mangiare almeno- cerca di convincerti Angelina, prendendoti una mano e tirandoti fuori dal letto. -stai deperendo-.

-non ho fame, voglio morire!-

-non fare la Drama Queen, per Godric! Tu ti sei cacciata in questo guaio e tu ci esci! Ed è mai possibile che parli SEMPRE a sproposito?-. Angelina ti tira fuori dal letto con metodi molto poco fini, e ti spedisce in bagno a darti una lavata. Le tue guance leggermente scavate denotato quanto poco hai mangiato in questi giorni.

Quando entrate in Sala Grande già la stragrande maggioranza degli studenti sono seduti, così vedervi entrare è inevitabile. Per il tavolo di Grifondoro corrono sussurri su cosa sia successo tra te e George. Ti avvii a testa bassa lungo il tavolo e, dopo aver accuratamente superato i Weasley, ti siedi con Angelina tra persone che neanche conosci. Ti senti incredibilmente a disagio, e quel poco che mangi ti si rigira nello stomaco come se neanche lui volesse stare a contatto con una senza speranza come te. Stavi per dare una poco convinta forchettata all'arrosto, quando sul tuo piatto si posa un aereoplanino di carta incantato. Ti guardi intorno confusa, ma nessuno sembra prestarti attenzione.

Lo apri stando attenta a non sporcarti con il sughetto.

"21.00, torre di Astronomia. E, t/n, vestiti bene. G.W." Ti sporgi in avanti per individuare George, ma non lo trovi. Probabilmente lui e il gemello sono già tornati in sala Comune. Fai leggere il biglietto ad Angelina, che batte le mani in estasi, e non appena finite di mangiare ti trascina nel vostro dormitorio, assicurandoti che ti avrebbe preparato come se fossi una principessa. Ripeterle che non hai intenzione di andare non ha successo.

Per le 21.00 sei ancora nel vostro dormitorio, indecisa se andare o meno all'appuntamento e in preda al panico. Come avresti potuto sopravvivere ad un rifiuto, dopo avergli urlato in faccia che eri innamorata di lui?

-se non ci vai ti ci mando a furia di fatture- ti minaccia Angelina e, arresa, ti sistemi il vestito c/v (colore vestito) e ti avvii alla torre di Astronomia. Ti era sempre piaciuta quell'aula, ma al momento, con una marea di cuscini a ricoprire il pavimento e qua e là delle candele fluttuanti ti sembra magnifica.

-ti sei dato da fare- constati, facendo girare una chioma di capelli rossi che stava guardando fuori dalla finestra, dritto verso il Lago Nero. Riconosci subito George. Non sai perchè, ma l'hai sempre riconosciuto. Probabilmente perchè il tuo cuore fa un rumore diverso quando sei con lui.

Si mette a ridere, e tu passi gli occhi sui suoi vestiti. La camicia bianca è fin troppo slacciata per i tuoi gusti, e i pantaloni neri lo fanno sembrare ancora più alto di quanto non sia.

-che ne dici se io...-, ti prende la mano e ti fa entrare nella stanza, -te e qualche candela ce ne stiamo soli per una serata? Senza Fred, senza Merendine Marinare o Crostatine Canarine...come ai vecchi tempi-

Ti mordi un labbro imbarazzata. La tentazione di rifiutare e scappare aumenta, la paura di quello che potrebbe succedere si impadronisce di te.

-sai...sei particolarmente carina oggi- sussurra, guardandoti negli occhi. Tu cerchi di rimanere impassibile. -mmmh...ma sei una ragazza troppo seria-, passa lo sguardo dai tuoi occhi alle tue labbra, -posso aiutarti a smettere?-.

-le battute d'abbordaggio non funzionano con me, Weasley- sussurri, grata alla penombra che nasconde il rossore, -dovresti saperlo-.

-so anche che sei innamorata di me, e che se ti chiedessi il permesso di baciarmi non me lo negheresti-

-perchè non mi sfidi?- sussurri. George ti avvolge la vita con un braccio, attaccandoti a sè.

No, no, no, allarme rosso, troppo vicino, troppo vicino, TROPPO VICINO.

Ti guarda le labbra con un sorriso sghembo, poi appoggia le labbra sulle tue in un bacio che di casto non ha proprio niente. Ti senti avvampare, ma vorresti che non finisse mai. Ti alzi in punta di piedi, quanto maledettamente è alto?, e ricambi fino a che le vostre lingue non si trovano e giocano assieme.

-i baci vanno rubati- sussurra lui non appena vi staccate per prendere fiato. -e quale ladro migliore di me?-

-stai zitto e baciami, Weasley-.

Ti prende in braccio con uno slancio, ma solo per sdraiarsi a terra con te sopra. E diciamo che per tutta la notte sei stata troppo impegnata per lamentarti perchè ti chiamava per cognome.

SPAZIO MEEEE
Alloraaaaa, intanto buongiorno e scusate per l'assenza di ieri, ma sono fuori sede e sto tutto il giorno in giro.
Come vanno le vacanze? State preparando Capodanno? Cosa farete? Se volete fatemi sapere nei commenti o in un messaggio privato: sono sempre disponibile a fare due chiacchiere.
Questo immagina su George è veramente banale, lo so me lo dico da sola, e giuro di impegnarmi di più prossimamente. Sono ben accetti suggerimenti e critiche costruttive :)
Mettete una stellina se vi è piaciuto e vi ricordo che è possibile fare una richiesta nel capitolo apposito.
Un bacioooo

Immagina, puoi. /Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora